Ottavo Capitolo

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Quella mattina mi svegliai con un mal di testa infernale. Avevo passato la notte a fissare il soffitto e rimurginare mille pensieri nella mia testa, così non riuscii a dormire molto. Decisi di rimanere a casa senza farmi troppi problemi visto che mio padre non era in casa per farmi la solita ramanzina. In più non mi andava di assistere alle lezioni di quella strega e di ascoltare la sua voce fastidiosa che mi aveva messo nei casini. Se non avesse scelto me ed Harry, non ci sarebbe stato alcun bisogno di vederci nel pomeriggio per fare quello stupido tema e di conseguenza non avrei più pensato a lui. Sfortunatamente non era così. il suo viso che si faceva spazio fra i miei pensieri e non mi dava pace, ma in qualche modo riuscii a riprendere sonno e ad addormentarmi.

Il campanello mi sveglió facendomi sobbalzare e sgranare gli occhi. Guardai la sveglia sopra il comodino accanto al mio letto, ancora mezza addormentata. L'orologio segnava le 14.45. Non potevo aver dormito tanto.
Saltai giù dal letto precipitando mi al piano di sotto ad aprire la porta. Di fronte a me Harry.
Indossava dei pantaloni neri attillati, una maglietta a mezze maniche e un cappotto dello stesso colore, cappello e occhiali da sole.
Il nero non era mai stato uno dei miei colori preferito, mi ricordava tanto i funerali, ma devo ammettere che gli dava un aria misteriosa e intrigante.

-" Pensavo di incontrarti a scuola- disse rivolgendomi uno dei suoi sorrisi mozzafiato- Vedo che hai preferito rimanere a casa a dormire fino a tardi"
Disse senza poter trattenere una fragorosa risata.

Mi ero completamente dimenticata di avere ancora addosso il mio pigiamone rosa con i fiorellini colorati e un tupé improvvisato e assai disordinato.
Odiavo presentarmi alla gente in quelle condizioni, di chiunque si trattassi, tanto che nemmeno Liam mi aveva mai vista conciata in quel modo. Come se non bastasse il mio trucco era ormai sbiadito, anche se non credo potessi essere peggio del giorno precedente nella macchina di Harry, visto che avevo tanto l'aria di un panda. Ad ogni modo arrossii per la vergogna e, invitandolo ad entrare facendogli cenno con la mano dissi

-"Vado a rendermi presentabile.."

-"Presentabile? - disse accomodandosi sulla poltrona accanto al camino con molta disinvoltura e senza che lo avessi invitato a farlo- Penso che tu sia bellissima così"

Una strana sensazione mi pervase e il mio stomaco iniziava ad essere in subbuglio, tanto che credetti di avere qualche problema.. Intimo.
-"Ti ricordo che sono felicemente fidanzata"

Mi ero ripromessa di non cedere alla sua sconfinata bellezza e gentilezza, ma chissà perché quella frase uscì dalla mia bocca con molta incertezza, forse, lasciando trasparire qualcosa.

Harry mi guardó sospetto.
-" Va tutto bene con Liam? Mi dispiace di averti creato problemi con lui"

Cosa? Chi si credeva di essere? Il mondo non girava attorno a lui.
-"Non hai creato nessun problema. Ora se non ti dispiace vado a darmi una sistemata. Aspettami qui"

Lo lasciai solo nel salotto e salii frettolosamente le scale per entrare in camera mia. Il mio primo pensiero fu quello di cercare immediatamente qualcosa di carino da mettermi.
Si, avrei dovuto tirare fuori qualcosa dall'armadio e indossarlo ma ci misi più del previsto.
La tentazione di apparire sexy ai suoi occhi era indomabile.
Così optai per un abitino corto e color cipria, molto scollato e attillato. Lasciai i capelli sciolti per avere un'aria più "ribelle" e misi un pó di mascara e di rossetto.
Non sapevo cosa diamine stessi facendo ma ero convinta di lasciarlo a bocca aperta. La reazione che suscitai non fu quella che mi aspettavo però.

-"Vai da qualche parte?" Disse Harry vedendomi scendere dalle scale.
-"Cosa? No. Mi sono semplicemente.. Sistemata"
Dissi con aria piuttosto sconvolta. Credo che nessun ragazzo vedendomi fasciata da un abito del genere avesse mai avuto questa reazione così poco soddisfacente ai miei occhi. Insomma, mi aspettavo che cadesse ai miei piedi. Bhe, mi sbagliavo.

-"Io credo che stessi meglio prima- disse con tono calmo e disteso- Voglio dire, non che adesso non stia bene, ma forse sei un pó troppo..- si prese qualche momento come per trovare le parole giuste per poi concludere la sua frase con- provocante"

Era esattamente il risultato che desideravo ottenere ma evidentemente non quello che si aspettava lui.
Rimasi in silenzio a fissarlo per qualche secondo. Non sapevo cosa rispondere, così mi indirizzai verso la cucina e gli offrii qualcosa da bere.

Non stava andando come mi aspettavo.
Una volta aver chiacchierato un pó e aver bevuto un pó di succo ci avviammo in camera mia dove il mio portatile ci stava aspettando per scrivere quel benedetto tema.

-"Che ne pensi di fare qualcosa di diverso?" Disse con entusiasmo.
Ammetto che in un primo momento fraintesi ciò a cui si riferiva o almeno speravo che fosse così.
-"Che intendi dire?" Feci un pó maliziosamente
Harry colse immediatamente il senso di quella mia espressione e mi sorrise.
-"Ti ricordo che sei felicemente fidanzata" disse con una vocina irritante ripetendo quello che avevo detto a lui qualche minuto prima.
Abbassai lo sguardo. -"Infatti.."

Sorrise di nuovo.
-"Mi riferivo al tema. Potremmo fare qualcos'altro, magari scrivere una poesia. Sicuramente sono più bravo in quello"

Un ragazzo che scrive poesie. Non ci avevo mai pensato ma sembrava una cosa carina.

-"Mia madre scriveva poesie"
Dicemmo all'unisono scoppiando a ridere una volta essercene tesi conto.
Mi guardó negli occhi, dolcemente ma in modo insistente e mi sentii a disagio, come se stesse entrando con il solo sguardo dentro di me. Abbassai il mio.
Era la prima volta che un ragazzo mi fissava negli occhi così invece che rimanere come ipnotizzato dalla mia scollatura seppur abbondantemente profonda del mio vestitino o meglio, della mia maglietta.
Arrossii.
-"Ti imbarazzo?" Mi disse timidamente.
-"Mettiamoci a lavoro"
Gli rivolsi un sorriso e accesi il computer

Ciao ragazze, fatemi sapere come sto andando e se volete che continui. Commentate e datemi qualche consiglio per migliorare, un bacio!! 💗💗

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