Azzurro, intorno a me è tutto azzurro. Sento gli occhi pesanti, apro le palpebre e subito le richiudo, non riesco a tenere gli occhi aperti per più di un secondo. Provo ad alzarmi, ma il piano sotto di me è troppo morbido, quasi inesistente. Riesco a mettermi a gattoni, sotto di me vedo qualcosa di bianco. Non ce la faccio, mi sdraio di nuovo e rotolo su un fianco, il mio braccio finisce nel vuoto, lo sento che pende verso il basso e non c'è niente. Provo a rimettermi a sedere, riesco ad arrivare a stare a gambe incrociate. Gli occhi sono ancora pesanti, ma riesco a vedermi le mani, e addosso. Ho le mani rosse, fredde e indosso ho una specie di tunica bianca. Attorno a me è tutto azzurro, di un azzurro rilassante, troppo. Alzo la testa, vedo qualcos altro di bianco, è simile ad una nuvola. È una nuvola. I miei occhi si aprono del tutto, quella sensazione di calma immensa scompare e pervade un'ansia insostenibile. Sono su una nuvola. Ma da lontano sento una risata, familiare e bellissima. La seguo, mi attira a sé. La nuvola su cui sono sembra così piccola, ma così immensa. Se la guardo è davvero minuscola, due passi e potrei cadere, ma se inizio a camminare non finisco più. Cammino tantissimo, mi sento spaesata, non c'è niente attorno a me, sento solo quella risata che si fa più forte. Ad un tratto un portone maestoso in legno. Non so cosa sia, ma è accostato, entro. Dietro non c'è niente, semplicemente la nuvola continua, ma infondo c'è un'ombra, una sagoma. Cerco di correre, ma più corro più si allontana. Rallento, la raggiungo con il fiatone. Lo vedo di spalle, è Lui. Non ha niente indosso. Sembra un Dio, è come se tutto ciò che ho intorno fosse creato da lui. Gli tocco una spalla, si volta. Mi perdo in quegli occhi, in quel sorriso senza tempo o età, ma c'è qualcosa di strano, qualcosa che disturba la mia serenità. I suoi occhi diventano neri, mi salta al collo. Azzurro, intorno a me è tutto azzurro.
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"me"
SpiritualAvvolte mi perdo, è come un grande regno dietro ad una piccola siepe. Mi piace perdermi qua, mi sento così estranea ma così a casa, d'altronde è la mia mente.