Capitolo 3

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È più facile dire "Il mio dente fa male" che dire "Il mio cuore è spezzato".
- C.S. Lewis

In quei giorni mi sentivo pensieroso, mi sentivo solo in una stanza troppo grande per me, persino fuori luogo, come se fossi veramente qualcuno di sbagliato.

Mi sentivo a pezzi, la mia mente stava cadendo in un baratro oscuro.

Pensai alla ragazza di ieri, ero così preso, seppur non conoscendola e dall'ispirazione iniziai a scrivere...

"Voglio entrare nel paradiso
E scoprire se è fatto di zucchero
Voglio entrare dentro di te
E scoprire un nuovo mondo
Perché sei fatta di zucchero

Puoi crederci?
Non dirmi niente e baciami
Portami fuori
Oh, tesoro, queste pareti sono calde
Questa stanza è fatta apposta per me, si

Sei il cielo meraviglioso di agosto
Con tramonti pazzeschi
E mille sfumature
Pelle candida sotto le mie dita
Chiamami in quel modo,
Chiamami amore ancora una volta,
Solo una,
Voglio scoprire chi sono

Sono qui sdraiato
Sei su di me questa notte
Ho bisogno di te e dei tuoi baci per sopravvivere"

Ero estasiato dalla sua bellezza, così rara e raggiante, ormai senza saperlo ero suo.

Posai il MacBook sul letto e lasciai perdere la canzone, la lasciai in quel modo, senza correggerla, senza rileggerla. Non riuscivo a scrivere molto e alla fine quello che scrivevo non mi ispirava,

Mi sentivo come se fossi obbligato a scrivere, visto che ormai ero allo scadere del tempo e avevo solamente scritto tre canzoni.

Ero rinchiuso nella mia stanza da ore, mi sentivo intrappolato, mi sentivo obbligato a fare qualcosa che non volevo, non in quel momento; così sbuffai e dopo essermi alzato mi diressi verso la porta, in cerca di quella ragazza, in cerca della sua bellezza, aprii la porta e vidi un signore davanti alla mia porta.

‹‹Oh, Signor Styles, stavo giusto per bussare, questa busta è per lei.›› Disse consegnandomi una lettera, ero super ansioso, forse era semplicemente una lettera di una fan, non sapevo del perché io mi sentivo così agitato, lo ringraziai e ancora una volta mi ritrovai nella mia stanza d'albergo, solo.

Ero così solo.

Sospirai ancora una volta e mi sedetti sul letto, avevo le mani che mi tremavano, mi sentivo misteriosamente agitato.

La aprii e lessi con attenzione.

"Per una conoscenza che andrà a buon fine, ti lascio il mio numero. Harry Styles hai catturato il mio sguardo e la mia mente, spero tu mi scriva presto."

Sotto c'era scritto il suo numero, il foglio non era firmato, pensai subito alla ragazza di ieri. Ma non c'era la sua firma come nello scorso bigliettino, pensai subito ad una fan, ma non seppi il perché non riuscivo a non distaccare il pensiero che fosse lei.

Mi passai una sul viso e presi il mio cellulare, non sapevo cosa fare, mi sentivo così spaventato, preoccupato che non fosse lei, avevo paura che fosse una fan, avevo una paura atroce.

Scrissi velocemente un messaggio, forse dovevo semplicemente dire chi fossi, in tal caso poi avrei cambiato subito numero di telefono.

"Ciao, ho ricevuto un tuo messaggio, spero davvero che tu non sia una fan, ma che sia la ragazza del bigliettino di ieri, non so ancora il tuo nome, se non la tua iniziale, vorrei che ti firmassi con essa per sapere se sei tu o meno.

Watermelon Sugar | H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora