Io Fantasma || Short Story

Io Fantasma

A ghost beside you

I'm too far gone to bring me back to life

Do you ever dream to disappear

Drift away into the atmosphere

Complicated things aren't wrong or right

Anix – Defender

***

Avevo paura. Paura che dopo quello che avevo fatto non ci fosse niente. Il vuoto più assoluto, inimmaginabile, insostenibile, infinito. Poi ho capito che temere il nulla non aveva senso, perché il vuoto non è qualcosa che si può provare. Il vuoto non è qualcosa. E non c'è qualcosa nel vuoto, o non sarebbe vuoto, perché conterrebbe qualcosa.

È un concetto semplice, eppure ho avuto bisogno di morire, per capirlo.

Non ho mai creduto ai fantasmi, alle anime, agli spiriti... eppure ora non saprei come altro definirmi.

Pensavo che dopo quello che avevo fatto ti avrei incontrata di nuovo, oppure che nel vuoto avrei dimenticato quanto mi mancavi. E invece non sono riuscito a fuggire da questo mondo schifoso, non ti ho trovata, da nessuna parte, e ora non posso nemmeno usare lo stesso trucchetto per cercarti altrove. Non posso nemmeno tornare indietro. Non posso uccidermi due volte.

È come se fossi da troppo tempo intrappolato in un sogno. Passo la maggior parte del tempo in quella che era la mia camera da letto, e posso girare per la casa vuota, ma non posso neanche sfogliare un libro.

Mamma non ha più toccato questo posto. Non ha mai nemmeno bussato alla porta. Non l'ho ancora vista, in effetti.

La camera non ha accumulato neanche un granello di polvere. Rimane solo quella sospesa nell'aria del pomeriggio in cui ho deciso che non potevo più aspettare. È come se il tempo si fosse fermato.

È da tanto che non vedo o parlo con nessuno. L'orologio è fermo.

Non riesco a dormire, e non posso vedere nello specchio quanto il mio aspetto debba essere spaventoso, ma sono sicuro che lo sia.

La piccola lametta di metallo è ancora sul bordo della vasca da bagno, ancora piena, ma l'acqua è cristallina, e anche la lametta è pulita, luccicante e invitante.

Non era così che avevo immaginato la morte, quando l'ho presa tra le mani l'ultima volta.

Poi arriva dal nulla. La grande luce di cui tutti parlano, di quel bianco dorato, che illumina ogni cosa. Tuttavia, non provo nessun tipo di mistica attrazione verso di essa. Non sono io a entrarvi, è lei a raggiungermi, a illuminare ogni angolo della mia stanza ferma nel sole del tramonto, a far risplendere ogni granello di polvere immobile.

E poi ricomincia, un suono familiare. Era da molto che non lo sentivo. Da molto che non sentivo nulla.

Ha lo stesso timbro e lo stesso effetto di una sveglia, di strapparmi dal mondo dei sogni, ma questa volta non mi dispiace. È un bip ripetitivo, fastidioso, che ho tanto desiderato di non udire mai più, mentre ora è l'unico suono che sento e che voglio sentire, perché è diverso dalla monotonia di questi giorni, che forse sono state settimane, forse mesi. O magari ore.

Ora vedo un soffitto bianco. Schifoso. È tutto ciò che mi basta per capire che sono di nuovo nel mio mondo. Può essere solo quello dell'ospedale.

Abbasso lo sguardo per scoprire che il mio polso sinistro è stato fasciato.

Qualcuno mi ha impedito di raggiungerti, amore mio. Qualcuno mi ha impedito di dimenticarti.

Poco male. Non credo ai fantasmi. E ora so di avere un'altra occasione.

Aspettami.

***

Note sulla storia:

Questa one shot nasce nel lontano 2017, quando facevo parte di un gruppo di scrittura creativa. Non è stata strutturata con calma, ma scritta di getto (il contrario di ciò che sono solita fare con le mie saghe lunghe e piene di gente che muore).

Questo non significa che questa storia non significa niente, per me - è infatti l'unica storia breve delle cinque che avevo pubblicato qui nel 2020 a essere sopravvissuta oltre il 2022.

Penso che possa per certi versi essere considerata un prototipo di All That Could Have Been, in quanto a temi.

Quindi, se non l'avete già letta, vi invito a dare un'occhiata anche a quella, e dirmi cosa ne pensate. ^^

Grazie per aver letto! Se questa storia ti è piaciuta, lascia un commento o una stellina per aiutare questa storia a crescere e questa autrice a sorridere. ♥

F. D. Flames