Capitolo 8

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Filippo

Siamo in giro per Trento. Sono quasi le 11 ma c'è ancora quella brezza piacevole che caratterizza la città. Fortunatamente è uscito anche il sole, e fa risaltare i capelli rossi della ragazza che cammina al mio fianco. Non le ho lasciato la mano, la tengo ben salda con la mia, come se avessi paura che scappasse da un momento all'altro. È bellissimo parlare con lei, è una ragazza intelligente, sensibile e che sa ascoltare. Ogni tanto esce dalla sua compostezza con qualche battuta e ridiamo insieme. Una risata bellissima per una persona bellissima. L'idea di Simone alla fine si è rivelata vincente. Ha avuto decisamente l'effetto desiderato. Sta andando tutto per il meglio finché non entriamo in quell'argomento.
E:" l'ultima relazione che hai avuto?"
Un senso di tristezza si fa spazio dentro di me e il sorriso che avevo svanisce.
E:" scusa non dovevo, in fondo non ci conosciamo ancora bene e in più sono cose personali. Quindi non ti preoccupare se non te la senti di rispondere, lo capisco. Tranquillo"
F:" è che..."
E:" davvero non preoccuparti"
Con il pollice fa dei cerchi immaginari sulla mia mano.
F:" mi sono lasciato 6 mesi fa. La ferita è ancora aperta e fa ancora un po' male. Ma devo andare avanti"
Cerco di farmi forza sorridendo. Poi proseguo.
F:" si chiamava Ana. Stavamo insieme da 5 anni"
E:" e lei com'era?"
La sua immagine si fa viva nella mia mente e sorrido ricordandola.
F:" lei era bellissima, aveva lunghi capelli color cioccolato e due occhioni neri da cerbiatta. Era il mio tutto, avevamo fatto progetti, vivevamo già insieme da 3 anni e tutto andava benissimo. Non avrei potuto chiedere di meglio. Io l'amavo con tutto me stesso ed ero sicuro che anche lei amasse me alla stessa maniera. Ero pronto a fare il passo successivo: volevo sposarla e volevo diventare padre. Ma..."
Una fitta al cuore.
E:" ma? Cosa è successo?"
F:" vieni sediamoci un po'"
Indico una panchina poco distante da noi.
Lei annuisce e ci sediamo.
Le nostre mani che sono state fin ora strette, si sono lasciate.
F:" ma un giorno successe l'inevitabile. Tornai a casa e vidi che stava piangendo. Appena mi vide mi tirò una specie di penna, non so come descriverlo. Lo presi in mano e mi accorsi che era un test di gravidanza. Felicissimo iniziai a piangere dalla gioia, mi avvicinai per abbracciarla ma lei mi allontanò. Mi diceva che ero uno stronzo, che pensavo solo a me e che le avevo rovinato la vita. Diceva che non era ancora pronta a diventare madre, a rinunciare alla sua vita, alle serate con le amiche in discoteca. Cercavo in tutti i modi di tranquillizzarla, di farle capire che era nostro figlio, che era il frutto del nostro amore. Credevo di averla convinta, ma qualche giorno dopo, tornai a casa e vidi che stava radunando le sue cose. Mi stava lasciando e quando chiesi come avremo fatto con il bambino, mi rispose che non c'era da preoccuparsi."
Cerco di rimanere forte, ma una lacrima mi tradisce.
Prendo la mano di Erika e la stringo forte.
F:" aveva abortito, solo perché non voleva avere un figlio con me"
E:" vieni qui"
Apre le braccia e mi invita ad entrarci. La stringo forte a me, lei mi accarezza la nuca e mi da dei baci sul collo"
E:" mi dispiace davvero tanto"
F:" ci sono rimasto malissimo. Ha distrutto ciò che avevamo creato, ha distrutto una vita. Solo perché non mi amava più. O forse non mi ha mai amato"
Si stacca da me e mi solleva il mento con due dita
E:" non credo che dovresti dubitare di questo. Ti ha amato di sicuro, siete stati insieme 5 anni. Per quale motivo sennò sarebbe stata così tanto tempo con te?"
Quanto vorrei dirle la verità. Quanto vorrei dirle chi sono veramente e cosa faccio nella vita. Mentire ad Erika è terribile. Ma salterebbe tutto e potrebbe accadere tutto quando di nuovo.
F:" si hai ragione"
Mi struscio gli occhi scacciando via tutte le lacrime.
F:" ti va un gelato?"
E:" alle 10 di mattina?"
F:" perché no?"
E:"ok vada per un gelato"
Entriamo nella gelateria nella piazza e ordiniamo.
F:" non avevo dubbi che fossi un tipo da cioccolato e crema. Così banale"
E:" banale io? Tu invece con fragola e limone?"
Ribatte lei. Infila un dito nel cioccolato, me lo struscia sul naso e inizia a correre.
F:" ma dai sei scorretta!"
La rincorro e iniziamo a ridere come matti.
F:" però adesso parliamo di te"
E:" credo sappia tutto di me"
F:" vita sentimentale?"
E:" diciamo che ha più vita sentimentale un procione di me"
F:" dai una bella ragazza come te ha problemi a cercare un fidanzato?"
E:" mettiamola così le parole Erika e fidanzato nella stessa frase non vanno d'accordo. Non sono mai stata fidanzata o innamorata. Però non ne vado molto fiera, insomma ho 23 anni e non ho mai provato emozioni tanto forti per un ragazzo. Non ho mai provato quel sentirmi protetta tra le braccia di qualcuno, quel sentirmi completa, quel senso di felicità che provi quando vedi la persona che ami. Non ho mai portato un ragazzo in casa, i miei genitori stanno iniziando a pensare che nemmeno mi piacciano gli uomini"
Dice ridendo. Ma c'è dell'amarezza nella risata.
F:" e quindi hai deciso di iscriverti su un sito d'incontri..."
E:" in realtà non proprio, è una lunga storia"
Ammette ridendo.
E:" però chissà, magari potrebbe essere la soluzione a tutti i miei problemi"
Ci fermiamo l'uno davanti all'altro e lei afferra la mia mano.
F:" e se fossi io la soluzione?"
Mi guarda negli occhi e si avvicina. Chiudo gli occhi e aspetto che le sue labbra tocchino le mie. Sento il suo respiro e i nostri nasi si sfiorano. Però all'improvviso si allontana.
E:" scusami" dice abbassando lo sguardo e lasciando la mia mano.
È visibilmente imbarazzata.
F:" ei tranquilla va tutto bene" le alzo il mento e le riprendo la mano. Le lascio un bacio sul dorso.
Lei sorride. Ho notato che lo fa soprattutto quando non sa cosa dire.
E:" adesso si è fatto tardi, dovrei tornare a casa che Sere mi aspetta. Se stasera non hai niente da fare possiamo vederci per un aperitivo"
F:" certo perché no?"
E:" perfetto allora ci sentiamo più tardi" mi da un bacio sulla guancia e mi saluta. La guardo allontanarsi quando mi richiama.
E:" puoi chiedere anche a Simone se vuole venire"
F:" pensavo odiassi gli atleti come lui"
Le rispondo ridendo.
E:" lo faccio per te tesoro"
Mi butta un bacio e se ne va. La adoro. Che sia lei la persona che stavo cercando?

SONO TORNATA. MI SCUSO PER L'ASSENZA, NONOSTANTE SIA A CASA DA 30 GIORNI SONO SUPER INDAFFARATA. ECCOCI CON IL CAPITOLO 8, CHE NE PENSATE?
FATEMI SAPERE NEI COMMENTI. CI VEDIAMO ALLA PROSSIMA, PROMETTO CHE PUBBLICHERÒ PRESTISSIMO🤞
XOXO😘
CAMILLA

Io, Lui e LOVOODove le storie prendono vita. Scoprilo ora