(Bro) Kagami Taiga x (Sis) Reader - ◘FAME◘

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Anime: Kuroko no Basket (Kagami Taiga)

Nota autrice: 
Non so di preciso dove Kuroko no Basket sia ambientato, quindi ho messo a Tokyo^^'

◘FAME◘

Genere: horror con kinder sorpresa

(NARRATRICE ESTERNA)

I cieli della grande città si stavano coprendo di dense nuvole che di buono non avevano. E in lontananza si sentirono i primi tuoni. Nel giro di tre quarti d'ora cominciò a cadere un po' di pioggia, sino a diventare un vero e proprio temporale. 
I lampi illuminavano anche le aree di periferia più buie di Tokyo, i tuoni scuotevano la terra e il vento era tagliente, andando a muovere violentemente le cime degli alberi, creando quel caratteristico fruscio.

Kagami Taiga, steso sul suo letto, venne d'improvviso svegliato da un colpo violento contro la tapparella di camera sua, in quel momento alle sue spalle. Con un grugnito infastidito, si voltò e guardò quelle piccole fessure che lasciavano passare la luce dei fulmini. 
-Che cavolo...- borbottò, alzandosi pigramente per andare a controllare. Non appena alzò quel che bastò per vedere fuori, rimase colpito dalla situazione: il lampione davanti casa sua gli permise di vedere pezzi di rami e foglie sparsi sulla strada, un tombino che, a quanto pare, ha straripato, e una pericolosa inclinazione della pioggia causata dal vento. 
-Che tempaccio!!- esclamò sottovoce, abbassando la tapparella. Guardò l'orologio: erano quasi le due di notte. Si grattò la testa, sbadigliò e decise di andare in bagno.
"Speriamo passi in fretta." pensò, mentre si lavava le mani. Mentre si trovava in corridoio, diretto nella sua stanza, un rumore sordo lo fece voltare verso le scale, dietro di sé. Dando la colpa al temporale, proseguì il suo stanco cammino. Stava per chiudere la porta, quando sentì un sinistro cigolio, che gli fece drizzare i capelli. Aveva sentito, dalla sua pazza sorellina Kagami (T/N), che nelle notti di forti temporali alcuni spiriti maligni uscirebbero dalle tenebre per divorare le persone nel sonno. Ma lui sapeva benissimo che sua sorella è piuttosto fissata con le leggende, così non ci diede tanto peso. Mentre stava chiudendo, di nuovo, la porta, sentì di nuovo quel cigolio. 
"Non mi faccio spaventare, io!!" pensò, digrignando i denti e, armatosi di un grosso libro preso dalla sua scrivania, decise di andare a controllare.
Recentemente, c'erano stati dei furti nelle case attorno, quindi si convinse che fossero i ladri.
Scendendo lentamente le scale, cercò in tutti i modi di non pensare agli spettri, ma i cigolii ripetuti e l'ululare del vento lo fecero sobbalzare spesso. 
Aprì la porta del soggiorno. Niente. 
Aprì la porta del bagno. Niente. 
Aprì la porta della cantina. Niente. 
Provò ad aprire la porta d'ingresso, magari i rumori provenivano da fuori, ma quello che ottenne fu una parrucca di foglie e una serie di schiaffi dal vento e dalla pioggia. Bagnato come un pulcino, decise di andarsi ad asciugare ma, proprio quando stava per aprire la porta del bagno, ecco che un mugugno femminile lo fece voltare molto lentamente e con gli occhi sbarrati verso la cucina. Tenendo ben saldo il libro, aprì lentamente la porta della cucina ed entrò.
Una volta dentro, vide una luce azzurrina che illuminava debolmente la saletta da pranzo, proveniente dall'angolo cottura. D'un tratto un'ombra si allungò, muovendosi leggermente davanti alla lucina. Col cuore a mille e i sudori, Taiga tenne alto il libro, pronto a difendersi nel caso di un attacco. Purtroppo la paura lo convinse dell'esistenza dei fantasmi, quindi pensò che un libro sulle diverse specie di piante d'Europa fosse praticamente inutile contro un essere fatto di ectoplasma.
Cominciò a sentire dei suoni sinistri, lo stesso che emettono le scarpe quando si cammina sul fango.
Una volta davanti alla luce, vide una figura davanti al frigo aperto. Si preparò a caricare un colpo, quando la figura si voltò, mostrando i grandi occhi (C/O) di una ragazza.
-(T/N)!!!! Che ci fai qui?!- esclamò Taiga, guardando sua sorella con un nervetto pulsante sulla tempia e il respiro affannoso. 
-Ehi, fratellone! Vuoi? Ma sei tutto bagnato! Che hai combinato?- gli chiese la giovane, porgendogli il barattolo di cioccolata. La bocca della ragazza era sporca e aveva leggere occhiaie. 
-Pensavo fossero i ladri?!- esclamò l'altro.
-O i fantasmi?- disse (T/N), guardandolo con uno sguardo assai inquietante. 
-Aaaah! Smettila, lo sai che non ci credo.- disse Taiga, incrociando le braccia. Sua sorella di 12 aveva appena avuto il suo primo ciclo, quindi stava sperimentando la prima fame famelica che caratterizza principalmente quei 5 giorni. 
-Datti una ripulita e fila a letto, dai!- le disse, mettendo via il barattolo ("Riddamelo!") e chiudendo il frigo.
-Ma ho fame...- brontolò, mentre veniva spinta su per le scale.
-Eeeeh, dormendo ti passa.- le disse.
-Sei un uomo, non puoi capire.- gli disse, guardandolo col broncio.
-A letto!- le disse, prendendola in braccio come fosse una bambina.
Un volta in camera, (T/N) si addormentò subito. Taiga la guardò con un sorriso, scosse la testa e chiuse la porta.

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