Capitolo 10

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Sul set di About our last life io ed Eric iniziammo a lavorare con la troupe. Si giravano scene dalla mattina alla sera. C'erano moltissime scenografie e location, anche se quella principale era l'appartamento dei due protagonisti. Il set era piuttosto caotico e più di una volta mi sono offerta per dare una mano in qualche modo; per quanto una produzione possa essere importante e famosa, due mani in più, non vengono mai rifiutate. Passavano i giorni ed io mi ritrovavo a fare delle grandi X con la penna sulle scene già registrate e date per buone. Io ed Eric eravamo costantemente nello stesso luogo. Lo guardavo recitare e lo seguivo ovunque, ma i nostri momenti insieme, dove potevamo comunicare, non erano molti; solo durante alcune brevi pause potevamo concederci qualche abbraccio. Ma concentravamo in quel tempo i nostri discorsi sul matrimonio che io stessa stavo organizzando. Qualche volta ero dovuta tornare a New York per dedicare maggiore attenzione ai dettagli delle nozze e la penultima volta anche Eric era venuto con me. A poco più di una settimana dalla fine del film eravamo dovuti tornare insieme a New York per un incontro che il parroco ci aveva chiesto prima delle nozze. È stata proprio in quell'occasione che io ed Eric incollammo insieme, per l'ultima volta, le foto sull'album dei nostri ricordi. Essendo rimasti in città per meno di quarantottore, nel nostro appartamento era rimasto tutto in disordine. Al mio ritorno, dopo la disgrazia, ritrovai le cose com'erano rimaste e poi mia mamma cancellò ogni ultima traccia rimasta di quella sera. Prima che succedesse tutto ciò però, mi trovavo ancora in Nord Carolina quando iniziai a ricevere qualche email che, stranamente, era rivolta a me. Siccome stavo per diventare la moglie dell'ormai conosciuto Eric Kurtz, alcune riviste Al femminile, sentivano di dover nutrire le proprie lettrici con qualche mia intervista. Rifiutai quasi sempre perché, oltre al fatto che quello era stato un periodo più che frenetico, non mi piaceva l'idea di dare la mia privacy in pasto ai pettegolezzi. Accettai solo un'intervista per una testata giornalistica piuttosto conosciuta, People, che mi garantì la massima discrezione.

«Lungo il corso di quest'intervista abbiamo capito che lei, signorina Elizabeth, non ama molto mettersi in mostra», disse educatamente la giornalista che mi stava seduta di fronte. Eravamo in una piccola stanza all'interno della redazione giornalistica che si affacciava su una via trafficata di New York. Quella che mi stava di fronte era una donna afroamericana vestita con un tailleur beige che le donava molto. Teneva i capelli scuri raccolti in uno chignon super laccato, dal quale neanche un singolo capello aveva scampo, poi proseguì con la domanda, «eppure segue Eric in ogni suo impegno da attore, con tanto di sfilate sul red carpet. Questo è un grande sacrificio per una persona che ama stare dietro alle quinte. È stata dura per lei?»

«Nutro profonda stima e rispetto nei confronti di Eric. È un bravissimo attore che ha fatto della propria passione un lavoro ed io per questo lo sostengo, ma lui per me, ancor prima di essere un attore, è pur sempre il mio Eric», risposi accarezzando con la mano il bracciolo in pelle bianca della poltroncina su cui sedevo. La giornalista annotò su carta le mie parole.

«Quindi è una scelta fatta per amore e mi dica, com'è essere la manager del proprio fidanzato se non futuro marito? Immagino che per lei non sia un peso questo lavoro», domandò incrociando le dita scure sul quale giaceva laccato alla perfezione uno smalto nero.

«Per la persona amata si vorrebbe sempre il meglio e questo è quello che cerco di offrirgli con il mio lavoro. Penso che entrambi stiamo vivendo una favola perché abbiamo avuto la fortuna di poter fare, nella vita, quello che abbiamo sempre desiderato. Esserci conosciuti e ora lavorare insieme è stata la ciliegina sulla torta, anche se è stato proprio grazie al nostro lavoro che ci siamo incontrati, frequentati e amati», annuii con la testa per riconfermare ciò che avevo appena detto.

«È davvero magnifico. Lei, Elizabeth, è invidiata da decine di migliaia di fan di Eric. Cosa si prova ad essere al fianco dell'oggetto di desiderio di migliaia di persone? È possessiva con lui?»

Accarezzami nel ventoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora