Fotografia scattata dall'autore della poesia.
Titolo: Phoenicia ovvero la Fenice (e la Via Lattea sulla quale cammino)
Cara infanzia, non lasciarmi andare
Ancora del tuo latte mi rimane il sapore
Sulle cime nevose già spente ormai
Passato lo spettro del nefasto calorePurpurea la terra sulla quale calpesto
Racconta storie di fughe e conquiste
Tra levante e ponente,
un grande impasto
Sul suolo antico splendore è rimastoMa erbe acerbe non si son più viste
Attorno a me pallore e silenzio
Di un popolo a cui manca acqua e vento
Permane l'ulivo, stanco e scontentoE tuttora le ferite fomentano il dolore
E si fan sentire avarizia e onore
Danzano sulle ceneri i custodi del fuoco
La guerra per loro è un grande affarePrincipi oscuri sono alle porte
Da te pretendono vita e morte
Avvolto in catene, tradito dalla gente
Lasciarti non posso,
mio splendido diamanteMa ancora io sogno la luna crescente
Presto tornerà la limpida sorgente
Qui il tricolore è sempre presente
Ma ardono i cuori per la dama d'OrienteIl tuo sangue invano non è stato versato
Neve e melograno, pacifico e rinato
Grandezza tua biblica, di certo non casuale
Il Cedro del Levante resterà immortaleTratta dalle mie raccolte di Wattpad "Onde sonore" e "Viaggio nel profondo dell'anima".
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Bouffées D'Art Au cceur noir
RandomUn ambiente intimo, aperto all'intero pubblico di Wattpad, entro il quale poter vivere stimoli e spunti, conoscere il lavoro degli altri e grazie ad esso, crescere in quanto autori. Esso vuole rispondere alla continua richiesta da parte di moltepli...