In questa notte, la Luna piena, rossa come un rubino, regna su questo cielo tempestato da miliardi di diamanti lucenti; e sotto questo capolavoro della natura, ci sono io, solo, sulla fresca e rilassante sabbia, ad ascoltare le onde del mare infrangersi dolcemente sulla riva, un alternarsi di suoni e silenzi, come la mia tristezza e la mia felicità, sono in continua lotta, un giorno una e il giorno dopo l’altra; in questo giorno, la mia onda di tristezza si è infranta su di me come le onde di un mare in tempesta si infrangono sullo scafo di una barca; una sensazione troppo grande e troppo dolorosa da sopportare, anche i ricordi più stupidi feriscono la mia anima, che, come una fragile barchetta in mezzo ad una tempesta, va alla deriva, piano piano e le mie emozioni positive naufragano.
Io, sotto questa Luna rosso sangue, come un capitano appena prima che la barca affondi, tento con l’ultimo mezzo che mi resta per cercare di salvare la mia anima; non so di preciso cosa mi spinga a farlo ma non vedo soluzioni, vedo solo un tentativo di salvezza; prendo il mio coltello dalla tasca e appoggio la punta sul braccio, mi faccio coraggio e con un po’ di forza incido la vena e inizio a seguire il suo corso lungo tutto il braccio, il dolore mi rende libero, finché le forze iniziano a mancare e un fiume rosso esce dalle mie vene, cado a terra, pieno di dolore e rimorso, i miei occhi si chiudono, ormai, è troppo tardi.