Correvo nel bosco. Non vedevo nulla era tardi e la luce della luna non riusciva a trapelare tra le foglie degli alberi. L'umidità e la nebbia mi bagnavano i vestiti, e l'unico rumore che sentivo erano le foglie che scrocchiavano sotto i miei piedi, ed il mio respiro. Non so bene dove stessi correndo ma dovevo andarmene da quella stanza. Inciampai in un sasso e caddi a terra colpendo con la testa su un tronco.
《Ragazzi qui c'é una ragazza!》
Sentii delle voci ma erano troppo ovattate per capire anche solo il sesso della persona che le aveva pronunciate. Sentivo gli occhi pesanti, volevo chiuderli e lasciarmi andare. E così feci.
Mi svegliai non sapendo dov'ero.
Mi guardai le braccia, non avevo nessun ematoma, ma la pelle era più pallida del solito. Alzando lo sguardo capii.《Ah ti sei svegliata.》
Una ragazza era seduta accanto al mio letto con i gomiti vicino alle mie gambe, sembrava molto stanca, aveva le occhiaie e dei lucidi occhi color nocciola, e lunghi capelli ricci tutti arruffati che le cadevano dalle spalle8.
《Scusa potrei sapere dove sono?》
In quel momento entrò un ragazzo dalla porta, con due caffè in mano. Era mediamente alto, aveva i capelli biondi e occhi verde scuro. Si appoggiò allo stipite della porta e disse.
《Sei in ospedale. Ti abbiamo trovato stamattina nel bosco, eravamo andati a fare una passeggiata ma... Tu l'hai interrotta.》
Iniziai a ricordare. La stanza, gli alberi, il dolore alla gamba per essere inciampata e... il sonno.
《Dove siamo adesso?!》
Dissi in fretta provando ad alzarmi.
《Hey che cazzo fai? Non vedi la tua gamba destra? Così rischi di farti più male di quanto tu non te ne sia già fatta.》
Disse il ragazzo, adesso più tranquillo, sedendosi sul mio letto dalla parte opposta alla ragazza, alla cui passò il caffè.
《Perché voi siete ancora qua?》
《Uff. Ecco. É stata kim a trovarti. Ha insistito a restare con te perché vuole che diventi sua "amica".》
《Kim?》
《É la ragazza affianco a te. E io sono...》
《DOV'È?!?!》
Di colpo entrò un ragazzo correndo e sbattendo la porta. Seguito da un cane. Sembrava un Collie, era nero e bianco e appena entrato nella stanza si fiondò su di me e mi leccò tutta la faccia.
Il ragazzo appena entrato invece appoggiò le mani sulle ginocchia per riprendere fiato. Poi si spostò dietro la ragazza di nome kim le prese le spalle e disse.《Allora sei davvero sveglia.》
《Si idiota. Credi che io scherzi su cose del genere!?》
《Scusa scusa... Hai ragione...》
si scusò il ragazzo più alto.
《quando potrò uscire da qui?》
《appena la tua gamba si rimetterà in sesto.》
