Operazione percabeth

l'OPERAZIONE PERCABETH giunge alla fine

Pov Percy

Il cuore mi si fermò in petto, Annabeth perse il colore dalle guance e si raddrizzò, mio malgrado, allontanandosi un po'

"Che?" chiesi stordito, lei sorrise "Devi baciare Annabeth, e non quei baci a stampo veloci, te lo diremo noi quando vi potrete staccare" io arrossii come un pomodoro

Annabeth cercò di balbettare qualcosa "Ma Talia, i baci non si dovrebbero dare a obbligo o verità"replicò lei, ma io sapevo che era una battaglia persa, quella ragazza era più cocciuta di Annabeth

"è un obbligo" enunciò "Muovetevi voi due"

Io accennai a un sorriso e mi avvicinai a lei "Speriamo di non essere terribile" scherzai io cercando di spazzare via la tensione, lei annuì.

Mi avvicinai ancora di più e le presi il volto fra le mani, scostandole una ciocca di capelli e allora la baciai.

Un turbinio di emozioni si fece strada dentro di me, sentii le sue labbra morbide contro le mie, potevo percepire gli sguardi degli altri ma non mi importava niente, ero solo io con la mia Ragazza Saggia.

La sentii ricambiare e avvicinarsi a me, io feci scendere le mani sulla sua vita, unendo il suo corpo al mio, le sue mani sul mio petto per poi allacciarsi dietro il mio collo giocando teneramente con i miei capelli.

Sentii dei passi furtivi e i sospiri delle figlie di Afrodite, la porta si chiuse e capii che eravamo soli.

Approfondii il bacio schiudendo le labbra e si trasformò in un bacio passionale e ardente, nulla di paragonabile al bacio nel labirinto. In quel bacio capii che Annabeth mi amava.

Le mie mani le sfioravano la schiena e la sollevai leggermente mettendola sulle mie gambe, le sue mani si staccarono dai miei capelli e si posarono sul mio viso dandomi una sensazione di calore.

Dopo molto tempo ci staccammo un po' affannati, le diedi un'occhiata e arrossii di imbarazzo a vederla così vicino a me.

Lei appoggiò la schiena sul mio petto adagiando la testa sulla mia spalla, i suoi occhi mi scrutavano dolcemente, vidi comparire sul suo viso un timido sorriso.

Le sue mani sfioravano le mie guance e i miei zigomi mettendomi i brividi, presi a giocare con i suoi ricci e la osservai sorridendo

"Annabeth, io ti amo" le confessai timidamente abbassando il capo, lei sorrise e appoggiò il suo viso contro il mio

"Anche io ti amo Testa d'Alghe" mi sussurrò e io poggiai dolcemente le mie labbra sulle sue.

"OPERAZIONE PERCABETH RIUSCITA!" sentii gridare i semidei e questi irruppero nella stanza, Talia, Clarisse e Grover erano i più contenti, tutti festeggiavano e io sbuffai

"Finalmente" gridarono a una voce sola, io sorrisi imbarazzato e trascinai via Annabeth per il polso portandola in spiaggia.

Ignorai completamente il fatto che fosse notte e che ci fosse il coprifuoco, Annabeth correva accanto a me con un gran sorriso che mi contagiò, ci sdraiammo sulla spiaggia sentendo il rumore delle onde che si infrangeva sugli scogli, guardammo insieme le stelle.

Notai la costellazione della cacciatrice, in ricordo di Zoe che era morta per salvare Annabeth e Artemide

"Annabeth, sei bellissima" le sussurrai voltandomi verso di lei, questa sorrise e poggiò la testa sul mio petto mentre l'avvolgevo in un abbraccio.

"Testa D'Alghe, sei un idiota carino" ammise lei e io sorrisi pensando che il mio fascino aveva fatto centro.

Annabeth alzò la testa e mi diede un bacio sulle labbra.

Le mie palpebre si fecero pesanti e mi addormentai abbracciato ad Annabeth sentendomi la persona più felice al mondo.

Il giorno dopo sentii qualcuno scrollarmi e aprii gli occhi, notai Annabeth, sveglia, seduta accanto a me, bellissima con i capelli biondi sciolti che ricordavano l'oro.

Mi rivolse un fugace sorriso e tornò a fissare qualcuno.

Alzai lo sguardo e vidi una ragazza punk che mi guardava con un'occhiata mista a compassione, dolcezza e un pizzico di rabbia.

"Oh, voi due siete in un mare di guai" dichiarò Talia.

Siamo giunti alla fine della storia, spero che vi sia piaciuta. Ovviamente la citazione finale va al nostro caro amico Frank, lui è imbattibile. CIAO A TUTTI 

Debora