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Non me ne resi conto ma probabilmente era iniziato anche prima del mio compleanno quindi avevo messo via ad una cosa che sapevo sarebbe finita.
Il 10 Febbraio andai a ballare con dei ragazzi che avevo conosciuto da poco ma con me c'erano le mie due migliori amiche, quella sera ci venne a prendere il ragazzo di una loro amica, un ragazzo che a dir tutta sincerità non guardai nemmeno, un ragazzo che non attirò per niente la mia attenzione. Ma era proprio quel ragazzo che nei giorni precedenti a quel sabato appariva sempre nei miei visualizzati alle storie senza che mi seguisse nemmeno, ovviamente non poteva, era fidanzato con un'amica delle mie due migliori amiche, un intreccio infinito direi.
Non riuscivo a capire il perché ogni giorno, ogni santissimo giorno era sempre li tra i miei visualizzati, senza fare un bel nulla, ma più di un tanto decisi di non applicarmi proprio perché sapevo che era fidanzato, tanto che arrivai a quel punto di non pensarci più.
Ma ormai si sa come funziona, più non pensi ad una cosa e più e li che non va via, dopo quasi un mese si può dire lo rividi, era in uno dei posti che io ero solita a frequentare ma che non mi aspettavo di incontrare proprio lui anche perché era l'8 Marzo, quindi festa della donna, e la mia idea era quella di trovare solamente persone di sesso femminile ed invece no, lui era li, su quelle scale che mi fissava in continuazione, e non nego che l'occhio lo buttavo anche io, perché guardandolo bene era il prototipo di ragazzo adatto a me, ma poi pensavo a chi era legato e quindi ogni pensiero veniva accantonato.
Mi ricordo benissimo l'attimo in cui si avvicinò a me, mi accarezzò la pancia velocemente e guardandomi diritto negli occhi mi disse:"Non ti ricordi di me vero?" e io sorrisi a quelle parole e gli risposi che mi ricordavo bene chi era e lui con quel suo sorriso furbetto e con quei suoi modi di fare quella sera seppe attirare tutta la mia attenzione, appena ci ritrovavamo vicini anche involontariamente mi ripeteva in continuazione quanto fossi bella e sembra stupido ma per un attimo ci credetti veramente.
Sembrava assurdo ma quella serata tutto ci portava a stare vicini, a stare insieme, una delle amiche con la quale ero aveva bevuto un po troppo e quindi non riusciva a camminare senza barcollare, nemmeno a farlo apposta passò lui già in auto che ci diede un passaggio fino alla nostra, durante il tragitto non faceva altro che guardarmi e dire vicino a una delle amiche più importanti per me, quella con la quale sono cresciuta che lui era uscito pazzo per me e che controllava sempre il mio profilo, ovviamente la mia amica senza pensarci due volte gli disse che era inutile che visualizzava le mie storie se poi non mi contattava e lui disse che non era facile come sembrava, e io senza battere ciglio dissi che a questo punto era anche inutile che visualizzasse le mie storie, quel discorso fu interrotto perché arrivammo alla nostra auto e quindi scendemmo dalla sua auto per metterci nella nostra, lo salutai con un semplice ciao e qualche sorriso in più.
Nemmeno dopo 10 minuti che ci eravamo messi in macchina mi arrivò un messaggio su instagram ed era proprio lui, da quella sera iniziò la mia condanna.
Perché condanna? Perché sapevo che sarebbe stata una cosa che non poteva mai appoggiare nessuno, specialmente le mie due migliori amiche, perché c'era in ballo una ragazza che volevano bene ed io non sapevo nemmeno cosa fare, perché per una parte mi rendevo conto che stavo sbagliando, mi rendevo conto che avevo puntato un ragazzo che non avrebbe portato nulla di buono, ma era più forte di me, quel ragazzo mi faceva stare bene, mi faceva ridere come non facevo dal un bel po, quel ragazzo che mi dava tutte le attenzioni di questo mondo.
Ci parlavo h24 senza sosta, a raccontarci qualsiasi cosa ma nonostante ciò lui si accorse che comunque io ero frenata e lui mi assicurò che non c'era nulla di cui frenarsi visto che quella storia era ormai stata chiusa, ma entrambi sapevamo che questo non significava nulla, perché sapevamo bene che se sarebbe uscito fuori che io e lui parlavamo o altro ci saremmo messi contro parecchie persone.

Non so nemmeno io perché mi facevo stare bene questa cosa, perché nonostante sapessi che era tutto sbagliato per me in quel momento era l'unica cosa giusta.
Il 16 Marzo ci fu un primo bacio, un bacio rubato, un bacio dato di nascosto, ma un bacio che mise solamente fine a tutte le mie debolezze, perché in quel preciso istante quel muro che tanto credevo di essermi costruita crollò in un solo istante, un bacio che mise da parte tutti i miei pensieri negativi e mi portò solamente la voglia di conoscere pienamente quella persona, ma quella situazione che io credevo giusta mi portò solamente pensieri negativi, paure, tristezza e tutte le cose negative, perché per quanto mi rendesse felice non me la stavo vivendo come volevo io, me la stavo vivendo veramente male e quindi iniziarono i primi litigi, litigi che ci portavano a non parlare per giorni,settimane fino a non parlarci per mesi. Perché tutto portava a pensare che lui era legato a quella ragazza nonostante il suo negarlo, e per quanto potessi negarlo faceva male forse anche più del dovuto, passarono due mesi, due mesi senza sentirlo, senza vederlo, e nonostante volevo negarlo a me mancava.
In quei due mesi ripresi da dovevo avevo cominciato e ricominciai di nuovo da me stessa, vivevo la mia vita di ogni giorno ma sarei falsa se dicessi che ogni tanto non ci pensavo, ma la domanda che mi potevo in continuazione era: "Come è possibile che una persona in così poco tempo ti abbia dato così tanto da ricordare?" , ma quando poi ti metti lì, da sola con i tuoi pensieri capisci che non significa nulla da quanto tempo conosci una persona, ma vale quello che ti lascia dentro.
Ma decisi di non pensarci più perché probabilmente non era destino che io e quella persona potessimo stare insieme. Ma mi continuavo a domandare perché nella mia vita continuasse ad andare tutto male, che niente e dico proprio niente almeno per una volta andasse come dicevo io, sembrava tanto che qualcuno li su giocava contro di me, che per qualche assurda circostanza non mi andava mai nulla nel verso giusto.
Ripresi la mia vita di tutti giorni, lavoro, casa, amici e tutto ciò che mi faceva bene e sembrava andare tutto bene, ma si sa che la notte gioca brutti scherzi e i pensieri iniziano a girare e finiscono sempre nel posto sbagliato.

Il 13 giugno caddi, lo cercai con un semplice messaggio di auguri, ma finii li dopo i suoi ringraziamenti, almeno così credevo, ma invece non andò così, continuò a scrivermi nei giorni precedenti anche con cose stupide ma le mie risposte erano fredde ed istantanee, fino ad un certo punto perché dopo esattamente due giorni ci ritrovammo a parlare tutta la giornata tra messaggi, chiamate e video chiamate, tutto ciò nel giorno del matrimonio di mio fratello, un giorno importante anche per me, ma sembrava non importarmi perché lo passai interamente con il telefono tra le mani a parlare proprio con lui e stesso quella sera decidemmo di andare a mare insieme il giorno dopo come se in poche ore tutto il passato fosse sparito, come se tutti i pensieri, tutte le parole e tutti gli atteggiamenti che avevamo avuto in questi mesi si fossero cancellati con delle semplici parole.
Così nonostante il mio non dormire da diversi giorni per i preparativi del matrimonio il 16 GIUGNO mi alzai alle otto del mattino, indossai velocemente un costume e scesi ad aspettarlo e come già avevo immaginato nell'attimo in cui lo vidi sparirono tutti i pensieri negativi e tutte le paranoie che avevo, quel giorno ricominciammo da zero solamente io e lui senza fregarcene del mondo intero.
Passammo un intera giornata insieme, a parlare, a divertirci e a ridere come solamente noi sapevamo fare e sapevamo benissimo che quello era solamente l'inizio perché li potevamo veramente dire che eravamo felici.
Dal quel giorno passavamo ogni giorno insieme, h24 senza separarci mai, stavamo bene, non ci mancava veramente nulla, lui di sua spontanea volontà volle conoscere la mia famiglia e così un venerdì sera salì a casa mia e da quel momento non c'era giorno in cui lui non era a casa mia, la cosa più stupenda è che lui si sentiva a casa sua quando stava con me e la mia famiglia ed io non potevo chiedere altro, perché finalmente sapevo di essere felice e di amare quella persona più di me stessa. Lo amavo talmente tanto che feci una pazzia che mai avrei pensato di fare, mi andai a tatuare il numero SEDICI con un cuore rosso sul polso, senza che lui sapesse niente, volevo fargli una piccola sorpresa e ci riuscii perché il suo sguardo quando vide quel tatuaggio valeva più di ogni singola parola, mi strinse forte a lui che in quel momento capii che a me non mancava più nulla.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 11, 2020 ⏰

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