Capitolo 2.
Nicol e Andrea da quel giorno diventarono amici, amici di avventura, di gioco, di vita. Loro si definivano così , ma agli occhi degli altri non sembrava così, avevano capito che c'era qualcosa i più tra di loro e che nei loro occhi c'era quella magia e sintonia. Ma nonostante tutti questi pensieri altrui a Nicol e Andrea non importava nulla, continuarono a parlare, scherzare ridere, come se il mondo non li toccasse come se tutto era superfluo e che l'unica cosa che aveva senso, in quel momento erano solo loro due. Poi una sera qualcosa cambiò... Nicol decise di comune accordo insieme a sua cugina di andar da lei per sprofondarsi insieme sul divano e tra popcorn e coca – cola vedere il loro film preferito, si vero troppo spassionato, sdolcinato solito film d'adolescenti, quelli strappalacrime. Calando sera Nicol si incamminò verso casa di sua cugina ma il telefono squillò, era Andrea e il suo cuore sbalzò dalla felicità, rispose.
A "hey , dove sei?"
N "hey, sto andando da mia cugina, dimmi ?"
A "ehm..."
Nicol un po' imbarazzata si sentiva, che Andrea voleva chiederle qualcosa, così cercando di mettere da parte l'imbarazzo gli disse...
N "dai Andrea cosa devi dirmi ? mi metti ansia così!"
A "ma no suvvia, in realtà volevo che stasera la passassi con me..."
N "mmm, sicuro ? ( il suo cuore batteva così forte nonostante il "sicuro", lei non aspettava altro che quella chiamata.)"
A "Si, allora ti va o mi stacchi la chiamata?"
N "certo che mi va, solo un secondo che avviso mia cugina."
A "5 minuti e sono da te."
N "va bene, ti aspetto."
Attaccarono , Nicol eccitata all' idea che Andrea pochi minuti e sarebbe stato sotto casa sua , chiamò sua cugina disdicendo il loro appuntamento, la cugina capì che si parlasse di Andrea le disse di star tranquilla e godersi la serata, staccata la chiamata Nicol camminava agitata sul cornicione del marciapiede, per lei tutto stava prendendo una forma diversa e in Andrea non ci vedeva più un semplice amico.
Arrivò lui, bello come sempre, con il suo short grigio e la maglia nera e le sue adorate blazer.
Essendo entrambi appena quindicenni lui la passò a prendere con la sua amata bicicletta, appena la vide le disse
A -sei diversamente bella stasera...!-
N -(arrossendo) Grazie.-
A -figurati e ciò che penso, che dici Sali ? ti fidi ? o temi che ti farò cadere ?-
Nicol lo guardò perplessa ...
A -perché mi guardi così, non vieni ?-
Lei sfoggiando un sorrisone ....
N -ma ovvio che salgo, tanto se mi fai cadere o solo ci provi, tiro anche te così cadiamo insieme...-
A -va bene signorina salga su...-
Nicol salì sul retro della bici e Andrea iniziò a pedalare e in un attimo si sentirono liberi così liberi da poter comandare il mondo.
Agli occhi di Nicol non sembrava una semplice e stupida bicicletta, ma essendo sempre la solita sognatrice e come se lei stesse su di un cavallo con il suo Andrea che nei suo sogni prendeva il posto del suo principe perfetto quello che l'avrebbe protetta da tutto senza paura di nulla.
Andrea portò Nicol in un grosso parco, lei si guardava intorno non capendo perché erano li,
Andrea frenò e Nicol scese e chiese...
N -che ci facciamo qua ?-
A -ora vedrai...-
Andrea dal cestino della bicicletta tirò fuori un telo immenso e lo mise sull'erba...
A -che dici di sdraiarti, darmi la mano e guardare insieme le stelle?-
Nicol incredula a ciò che stava vivendo neanche rispose si sedette e fece segno con la mano ad Andrea di sedersi affianco a lei, Andrea senza neanche pensarci si fiondò al suo fianco e così si sdraiano con un tuffo all' indietro e passarono li la serata tra il guardare le stelle e rivelarsi l'uno a l'altro, cose semplici che rendevano quel momento unico.
Parlando, parlando non si resero conto dell'ora e guardando l'orologio che segnava la mezza, presero la bici per rientrare. Finalmente il suo principe riaccompagnò la sua principessa al castello. Arrivarono a casa di Nicol , scese dalla bici e ringraziò Andrea della bella serata passata insieme, lui non rispose ma le rivolse un sorriso e un cenno di testa. Mentre lei si voltava per arrivare al cancello Andrea la prese per un braccio e tirandola a se le diede un' abbraccio così forte quasi da farle spezzare il fiato ed un bacio sulle labbra e dolcemente le sussurrò buonanotte. Lei rimase imbambolata e non fece nulla riuscì solo ad accennare un leggero sorriso per poi voltarsi e salire , salendo il suo cuore e la sua testa rimasero lì in quel bacio rubato e in quelle braccia che per lei stavano diventando casa, si mise a letto e cercava di dormire ma proprio non ci riusciva al che trovò il coraggio di mandare un messaggio ad Andrea...
N " sei a casa?"
A " appena arrivato, tranquilla sono sano e salvo"
N " Grazie di tutto Davvero"
A " Grazie a te e scusa se mi son fermato solo ad un bacio e che se solo avessi iniziato giuro non avrei smesso più. Sei importante."
Nicol non credeva a ciò che leggeva eppure qualcuno l'aveva notata e le stava dicendo che era importante e lei iniziò a crederci per davvero.
N " anche tu sei importante, buonanotte"
A " buonanotte piccola a domani"
Nicol decise di chiudere lì la conversazione, girarsi su di un lato e addormentarsi per poi svegliarsi e sperare che non era solo un sogno quello che stava vivendo...
YOU ARE READING
Poker Love
Romancel'amore come il poker è un vero e proprio azzardo nella vita di tutti,spesso fondendosi creano dei legami indissolubili che possono vivere in eterno nonostante tutto quello che il destino ci riserva. Nicol questo lo sa bene, ognuno nella sua vita ve...