Non era la prima volta che Oswald si addormentava sul bancone del suo nuovo locale dopo una sbornia. L'Iceberg Lounge, questo era il nome del locale, la quale attrazione principale era un enorme blocco di ghiaccio, che veniva posto al centro della stanza ogni sera, nel quale si trovava Ed; congelato la dentro, nessuno sapeva se era coscente o meno, ma di sicuro non sarebbe potuto scappare.
Ivy entrò chiamando piano il nome di Pinguino, ma appena lo vide seduto su uno dei tanti sgabelli col busto piegato sul bancone corse da lui. "Pengy svegliati...psst..Pengy!" Lo scosse leggermente per le spalle e sentì un lamento da parte dell'uomo che alzò di poco la testa "Chi è?..Ivy...Che vuoi? Lasciami in pace..." detto questo riabbassò la testa poggiandola sulle braccia che teneva anch'esse incrociate appoggiate sul piano urtando una delle bottiglie per via di un leggero movimento. Ivy fermò la bottiglia dalla caduta e poi buttò indietro la testa emettendo un verso di frustazione "Oswald stai uno schifo! Non ne posso più, ogni sera, appena finita la festa vieni qui e ti bevi non so quante bottiglie di Alcool, mi stai facendo preoccupare scemo" li passò una mano tra i soffici capelli corvini accarezzandoglieli dolcemente, sapeva cosa provava.
Oswald si mise dritto con la schiena e la guardò in modo infastidito "Sbaglio o prima ti ho forse detto di lasciarmi in pace!?" Ivy roteò gli occhi e sbuffò dirigendosi verso l'uscita "Dopo non disturbarti per ringraziarmi mi raccomando". Oswald rimase per un attimo perplesso "Ringraziarti? E per cos-" un tonfo proveniente dalla stanza dove era tenuto il blocco di ghiaccio al freddo prima e dopo le feste attirò l'attenzione di entrambi. Oswald scese dallo sgabello zoppicando verso la porta della stanza barcollando un po', poi la spalancò di colpo e sgranò gli occhi. Ivy non si era avvicinata, era rimasta fuori con un sorriso rilassato in volto, contò nella mente fino a tre e...."IVYY!!!!!". Oswald chiamò la ragazza puntando un dito verso il corpo completamente fradicio e infreddolito fermo per terra. "Ivy tu mi devi delle spiegazioni, ora! E dopodiche faremo un bel discorsetto io e te!". La ragazza si fermò un attimo pensado a come iniziare il discorso mentre Oswald la guardava estremamente arrabbiato e irrequieto; ma proprio quando stava per iniziare venne interrotta da un lamento da parte di Ed. Oswald si girò di scatto verso Edward, disteso per terra praticamente paralizzato dalla testa ai piedi, che stava provando a muovere qualche dito della mano "aah....che male...ma dove mi trovo? Non ci vedo niente i miei occhiali sono tutti appannati...maledizione fa un freddo, sono fradicio!". Oswald contemplò Edward che si lamentava parlando da solo e sussurò a Ivy di muoversi e prendere una coperta, dopodichè si mise in ginocchio sporgendosi sul volto di Ed notando che gli occhiali si stavano piano piano spannando. Edward assottigliò lo sguardo e alla vista di Oswald ebbe un sussulto "Oswald!!! Oswald ti prego non farmi niente! Mi dispiace, non farmi del male!!" Stava riiniziando piano piano a riacquistare i movimenti ma ancora non poteva alzarsi da terra. Oswald lo guardava tra un misto di malinconia e divertimento "Bentornato...vecchio amico". Ivy tornò di corsa con la coperta "Eccomi!! Riesce a muoversi?" "Non ancora" Oswald sospirò e guardò Ivy "Ma che ti è saltato in mente razza di idiota!? Adesso dobbiamo metterlo davanti al camino..." "rischierebbe di morire! Lo shock dal freddo al caldo così di colpo potrebbero ucciderlo" "Non dire sciocchezze, ci hai messo due secoli a prendere una maledetta coperta, sta bene, adesso aiutami". Entrambi presero Ed per le gambe e le braccia mettendolo sul divano sdraiato, l'unica posizione in cui riusciva a stare, davanti al fuoco. Non ci volle molto che Ed riuscì nuovamente a muoversi e si coprì con la coperta tremando leggermente. "O-oswald perchè?...perchè dopo che ho provato per la terza volta a ucciderti mi hai liberato?" "Non ti ho liberato io...è stata Ivy" lanciò un' occhiattaccia alla ragazza per poi tornare a guardare Ed "e probabilmente dovrei anche...ri..ringraziarla.....si quello...." Ivy sorrise sentendo quelle parole. Ed lo guardava disorientato e confuso "Ma dopo tutto quello che ho fatto..Oswald io-" Oswald fece un muovimento con la mano per dirli di tacere e lo interruppe "Ed...abbiamo fatto entrambi parecchi sbagli...come quello di innamorarsi di una donna conosciuta da un'ora neanche, uccidere la stessa donna per gelosia...pensare ai proprio bisogni prima di quelli della persona amata...sparare al proprio migliore amico e...congelarti in un blocco di ghiaccio.." Edward lo osservò stupito "È colpa mia....per me la nostra amicizia ha davvero significato qualcosa e...e io....no lascia stare.." "No dimmi Ed" "È che...dopo che tu eri, o meglio, ti credevo morto, non ero più lo stesso e ho anche fatto uso di...droghe" Oswald fece una smorfia e sgranò gli occhi "Droghe!?" "Per vederti...allucinazioni autoindotte...tu mi mancavi.." dirlo a voce alta faceva ancora più strano di quanto lo fosse gia farne uso "Per vedermi!? Ed ma sei impazzito!?" "Probabile.....". Oswald sospirò prendendosi il ponte del naso tra il pollice e l'indice e lo guardò negli occhi "lasciamo stare...su questo ci torneremo più tardi..." guardò il fuoco davanti a se e poi prese un grande respiro facendosi coraggio "mi dispiace, per tutto, per non essere stato un buon amico e per averti privato della felicità, ho pensato solo a me stesso" Ivy rise "Che novità" Oswald la guardò male e poi guardò Ed "quindi si...mi dispiace...ti andrebbe di..ricominciare da capo? Dato che io ecco...ehm..Ti amo". Edward era ancora parecchio confuso, le ossa li facevano parecchio male, tutte quelle parole lo stavano mettendo in confusione ed era ancora bagnato e infreddolito "Quindi non mi vuoi uccidere?". Oswald sogghignò alzandosi dal divano, si mise davanti al fuoco dando le spalle a Ed e ridacchiò tra se e se per poi girarsi a guardarlo "Esatto, ma tu non fare in modo che io me ne penta, okay?"
STAI LEGGENDO
~Memories~||Nygmobblepot [One Shot]
Fanfic"Perchè non mi uccidi e basta Oswald?" "Con te ho consentito all'amore di indebolirmi, e voglio averti accanto in ogni istante per ricordarmi di non commettere più lo stesso sbaglio." Quel blocco si ghiaccio lo stava tormentando, non lo aveva reso...