4 - Fiamme nella notte

91 3 3
                                    


La locanda di Ghiandera era vuota, nella sala comune l'unica luce veniva dalle fiamme nel focolare. Brius era seduto a un tavolaccio e guardava la sagoma a un banchetto vicino alla porta. Il cappuccio sollevato era una macchia scura, l'elsa della spada e il pettorale di Durargento erano arrossati dalla luce del fuoco.

Quando attaccheranno?, pensò sorseggiando un boccale di linfa speziata. In che modo?
Udì un fruscio di vesti e dopo un istante Leisa fu al suo fianco, emergendo dalla cucina.
«Posso sedermi?» domandò la scoiattolina asciugandosi le dita nel grembiule.
«Sarebbe meglio se tu ti nascondessi in cantina» rispose lui, che però le offrì una sedia. «Ma sono contento che tu sia qui.»
Lei sedette guardandolo coi suoi grandi occhi scuri, le mani strette nel grembiule.
Brius deglutì a vuoto e si affrettò ad aggiungere: «Voglio dire... l'attesa, sai... parlare con qualcuno aiuta.»
I baffi di lei si piegarono verso il basso e la coda si mosse dietro la sedia.
«Ah, sì, certo. L'attesa.» intrecciò le dita sul tavolo.
Per alcuni istanti si udì soltanto lo scoppiettio delle fiamme. Poi un ramo si spezzò con uno schiocco, alzando scintille nel buio.
«Cioè, intendevo...» iniziò a dire Brius.
«Stavo pensando che...» cominciò nello stesso momento Leisa.
I due scoiattoli tacquero insieme e insieme si concessero una breve risata.
«Dopo di te» concesse lui.
Lei fece un gesto cortese con la testa.

«Stavo pensando che devi essere molto valoroso ad aiutare un Difensore e a fermarti qui da noi per farlo. Rischi tanto» disse piano, con gli occhi animati da una luce calda.
«Oh... io...» balbettò Brius. «Insomma, faccio quello che mi sembra giusto»
Lei si strinse nelle spalle.
«I nostri avventori hanno capito che qualcosa non andava. Che ci sarebbero stati guai» proseguì lei. «Ma nessuno si è offerto di fermarsi ad aiutarci. Tu invece non hai alcuna esitazione.»
«È meglio così. Per loro.»
«Sì, forse. Ma sai... Mi ricorda la storia di come mio padre ha ricevuto questa locanda, quand'era giovane. Ai tempi dell'assedio di Altetorri. Sai... la guerra con le Donnole.»
Brius sapeva tutto di quel terribile conflitto. Anche suo padre vi aveva combattuto. Le Donnole erano nemici spietati, la guerra era stata sanguinosa e terribile.
Chiuse il pugno e lo picchiò piano, due volte, sul tavolo. Battere la noce, era il nome di quel gesto di scongiuro. Brius sperò che portasse fortuna, ne avrebbero avuto bisogno. Leisa fece altrettanto. La figura vicino alla porta rimase immobile.

«Sai... a quel tempo c'erano dei nemici nei paraggi. Mio padre tornava a casa dopo esser stato ferito in battaglia, eppure si fermò ad aiutare l'oste. Finì che rimase a lavorare qui e... s'innamorò di mia madre.»
Brius si ritrovò gli occhi della scoiattolina nei propri. Deglutì a vuoto, con la gola secca e la coda che si agitava.
«Io... io devo andare ad Altetorri» ammise con dispiacere.
Leisa annuì piano, visibilmente delusa.
Lui cercò in fretta qualcosa da dirle. Ma uno schianto fuori dalla porta lo interruppe. Un bagliore rosso illuminò la notte.
Un attimo dopo si alzarono i versi impauriti di Tallie e del corvo.
«Gli uccelli!» esclamò Brius alzandosi in piedi. «Hanno dato fuoco alla stalla!»

La stalla era in fiamme. Tallie tirava la capezza, zampettando sulla sabbia e sbattendo le ali. Il corvo di Galios, ora con l'ala pulita e bendata, si allontanava a piccoli saltelli. Le fiamme erano dentro la costruzione, alte, ruggenti. Divoravano le pareti di legno e le scorte di erbe nelle mangiatoie dei quadrupedi.
Brius non aveva tempo da perdere, lanciò solo un'occhiata di rammarico alle sacche da sella con tutta la sua roba e i finimenti di Tallie, ancora appesi al trespolo, poi sguainò la daga e tagliò la corda che legava la sua tortora. L'uccello, finalmente libero, si affrettò a seguire il corvo, uscendo dal retro della stalla.
Il giovane Corteccia si voltò per tornare nella locanda quando una figura zoppicante gli tagliò la strada.

«È il momento di pagare, impiccione» disse il nuovo venuto sguainando la spada e gettandosi all'attacco.
«Non mi avrai!» rispose Brius parando con la daga. Arretrò e passò la corta arma nella sinistra, per poi sguainare il fioretto. Alle sue spalle le fiamme ruggivano e il calore gli fece sudare la coda. Si lanciò in avanti a propria volta e le lame si incontrarono nella penombra arrossata dal fuoco. Lampi e barbagli si alzarono contro il divampare delle fiamme.
Il nemico era veloce e forte, ma la sua tecnica lasciava molto a desiderare.
Gli basta però tenermi qui dentro per farmi arrostire
, realizzò Brius. E mentre io sono qui dentro...
Il caldo era insopportabile, le fiamme crepitavano e già si udivano gli scricchiolii del legno divorato dal fuoco. Presto il tetto sarebbe crollato.
Brius ebbe un'idea e arretrò, si voltò e corse fino al trespolo di Tallie. Una trave incendiata gli cadde davanti e lui la superò con un balzo. Il fuoco ruggì al suo passaggio, scottandogli le zampe.
«Ah!» esclamò il nemico. «Hai scelto di risparmiarmi la fatica di farti fuori? Dove sei?»
Bene, non mi vede!

Con un forcone Brius raccolse la sella di Tallie, con le sacche già divorate dalle fiamme. Era pesante e il fuoco rendeva l'operazione difficile ma si fece forza. Doveva farcela.
Gridando corse in avanti, saltò di nuovo la trave e si ritrovò di fronte lo scoiattolo nemico che strabuzzò gli occhi vedendosi arrivare contro la grossa sella incendiata. La punta del fioretto non sarebbe bastata a fermare quel pericolo. Lasciò cadere le armi, si voltò e si diede alla fuga.
Brius abbandonò l'arma improvvisata e scattò all'inseguimento.
L'altro zoppicava e venne raggiunto in fretta. Brius lo afferrò per le zampe e lo fece cadere. Gli fu addosso e lo tramortì.
Dietro di lui, la stalla incendiata crollò su se stessa in una pioggia di scintille. Il corvo e Tallie, al riparo nei pressi di un cespuglio, agitarono le ali.
Fu allora che sentì l'urlo di Leisa.

Continua...


Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Brius Corteccia - Agguato a GhianderaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora