Elena e Andrea erano quasi arrivati nel paesino, durante tutto il tragitto i due cantarono a squarciagola ridendo come pazzi. Appena Andrea vide che erano quasi arrivati abbassò leggermente la musica :- Scusa se te lo chiedo solo ora, prima di andare in hotel posso passare dai miei zii a salutarli?- chiese lui :-Ma certo- rispose la ragazza :- Non li vedo da almeno cinque anni, chissà come sarà cresciuto mio cugino!- esclamò Andrea :- Quanti anni dovrebbe avere ora?- chiese Elena un po' annoiata :- Credo quattordici o quindici- rispose lui, Elena prese il telefono e non rispose. Dopo qualche minuto, Andrea parcheggiò e scese insieme alla ragazza, suonò il campanello che portava i nomi "Di Rosa-Rovini" e aspettò risposta. Il portone si aprì e i due ragazzi vennero accolti dalla zia di Andrea :- Ciao zia!- disse lui :- Ciao gioia, come mai da queste parti?- chiese la donna :- Sono qui per lavoro insieme alla mia...collega, Elena- replicò il ragazzo :- Salve, piacere- disse lei leggermente imbarazzata :- Venite che vi offro un caffè- disse la padrona di casa :- No zia, tranquilla, siamo belli carichi già così- rispose il ragazzo ansioso di andare in hotel :- Dormirete in albergo?- chiese la zia :- Credo di sì- rispose :- No, no, no. Voi dormirete qui, così stai un po' con Mauro, non vi vedete da tanto- disse la madre di Mauro sorridendo. Andrea non sapeva che fare, guardò Elena per ricevere una risposta che capì essere positiva :- Oh certo zia, ti ringrazio molto- concluse.
Per Mauro il giorno non era iniziato nel migliore dei modi, e aveva il presentimento che sarebbe andato anche peggio :- Il piano è molto semplice carissimi. Lo chiamerò operazione Maometto perché se Maometto non va alla montagna, la montagna andrà da Maometto. Io sono la montagna, Maometto è la casa di Benedetta e voi due siete le spie segrete che devono distrarmi la coppietta. Tutto chiaro?- disse Gino gasato :-No- dissero gli altri due in coro :-Okay, mi spiego meglio. Io vado a casa di Benedetta, vedo se c'è qualcosa di strano e nel mentre voi due uscite con quei due e non li fate avvicinare alla mia posizione- semplificò il ragazzo :- Benissimo, ma almeno lo sai deve sia casa di Benedetta?- chiese Mauro che continuava ad avere un brutto presentimento :- No, ed è qui che entra in gioco Gaia. Da brava psicopatica ha seguito Benedetta fino a casa e quindi sa dove abita- spiegò Gino :- Allora, lei abita in via Verdi, nella...seconda casa a destra...forse era la terza. Una delle due- disse Gaia :- Una delle due? Seriamente? Che memoria di merda! Vabbè cercherò una soluzione. Ci vediamo dopo, vado a mangiare- esclamò Gino. Mauro continuava a non essere convinto :- Senti, a volte è meglio lasciar perdere- esclamò :- In che senso?- chiese Gaia confusa :- Beh, questa storia è troppo strana, potremo frenare la curiosità e semplicemente lasciare che Gabriele si frequenti con Benedetta, anche se potrebbe...che ne so, mangiarlo- disse Mauro rassegnato :- Hai altro da fare?- disse Gaia, Mauro non rispose e la guardò col sopracciglio alzato :- Allora di cosa ti lamenti, hai trovato una cosa da fare in un paese come questo, è una cosa più unica che rara- disse la ragazza ridendo, Mauro non era ancora tranquillo ma sorrise lo stesso :- Dai hai ragione, facciamo finta che io mi stia fidando di Gino e che non sono convito che andrà tutto a fanculo- esclamò lui poi si alzò, si sgranchì e se ne andò salutando Gaia con la mano. Mauro passò tutto il tragitto a pensare un modo per evitare di entrare a far parte di quel piano assurdo ma in effetti Gaia aveva ragione, nel paesino dove abitavano era la cosa più emozionante da fare in quel periodo. Una volta a casa si trovo spiazzato :- Andre? E tu che ci fai qui?- disse Mauro stupito :- Ciao Mauro, sei gigantesco rispetto a l'ultima che ti ho visto. Comunque sono qui per lavoro insieme ad Elena e starò qui per qualche giorno- disse Andrea contento. Mauro, conoscendo il lavoro del cugino, si incuriosì :- Strano vedere giornalisti in questo paesino- disse ridendo :- A proposito hai sentito parlare di gatti scomparsi?- chiese Elena :- In effetti l'ho sentito dire da qualche anziano, davvero strano- disse lui :- e dove abita questo anziano?- continuò la giornalista con insistenza :- In via Verdi...- Mauro si ricordò del piano di Gino :- Però potreste andarci domani- continuò lui cercando di riparare la situazione :- Perché?- chiese Elena insospettita :- Perché non sono sicuro di aver sentito quell'anziano parlare di gatti, potreste andare a casa del mio amico Gino, ha un gatto, potreste avvertirlo. Abita vicino al parco- disse il ragazzo cercando di rimanere più calmo possibile :- Grazie del consiglio- rispose la ragazza sorridendo.
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Paziente 13
General FictionGabriele, Gaia, Gino e Mauro conoscono la misteriosa Benedetta che sconvolgerà la loro noiosa estate e grazie anche alla reporter Elena scoprono un segreto che li catapulterà in un'avventura al di sopra della loro immaginazione. Niente è mai come se...