¿Él Siente Lo Mismo?

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Palermo P.O.V

<Andrés io...> avvicinai le mie labbra roventi alle sue, era il momento di fare il grande passo, quello che non ebbi mai avuto il coraggio di fare.
Senza pensarci molto lo tirai a me per la cravatta e mi unì a lui in un rovente bacio, sentivo il suo corpo entrare in empatia con il mio, il mio cuore batteva all'impazzata... volevo soltanto lui in quel momento così magico. Sentì le sue forti mani stringermi le cosce e il mio corpo scaraventarsi nel letto, Andrés era immerso nell'erotismo più totale, non lo avevo mai visto così... era ancora più sexy da questo punto di vista.
Mi sentì in dovere di dare una mano ma appena cercai di togliergli i pantaloni lui mi bloccò subito le mani e con la sua solita voce roca mi disse:
<Sono io che domino ora, te devi solo... subire>
così dicendo si slegò la cintura di cuoio e me la avvolse ai polsi. Io ero scioccato dalla mascolinità che emanava in quel momento e quindi restai zitto, impassibile a così tanta autorità.
Era come ritrovarsi in un sogno, uno dei miei tanti sogni che faccio la notte, per cui mi sveglio di soprassalto, sudato e irritato dal fatto che "non succederà mai".
Andrés affondò le sue morbide labbra sul mio collo lasciandomi dei leggeri lividi rossastri, lentamente scese sul mio petto fino ad arrivare alla vita, sapevo quello che stava per succedere ma...

non riuscivo a scollarmi dalla testa un solo pensiero "lui...sta provando lo stesso?"

Berlino P.O.V

La mia piccola preda era distesa sul letto, spoglia di ogni suo scudo e di ogni sua debolezza... Martìn, ti stavo leggendo come un libro aperto, ormai avevo capito da dove veniva quella foga che mettevi nella rapina, il perché tu mi avessi seguito fino a qui in Italia senza nemmeno fiatare...come hai fatto a sopportare tutto ciò? Il mio matrimonio, mio fratello, il fatto che vedessi altre donne? Nonostante tutto questo hai continuato a starmi affianco come un cane obbediente e io non avevo capito nulla... sono spaventato caro Marìn, ho paura veramente di ferirti... troppa paura.
Sai che non potrà funzionare? Che io... io tra poco morirò, a questo ci hai pensato Mi Amor?
Mi sentivo svenire, sentivo tutto l'odio per me stesso salire e inebriarmi il corpo ma non potevo rovinare questo momento, era troppo importante per me... per noi.
Mi feci coraggio e iniziai a fargli piacere, prima mi avventai sul suo collo lasciandogli dei baci profondi, poi scesi lentamente fino ad arrivare al bacino, alzai lo sguardo e lo vidi... aveva le guance paonazze e i capelli ancora bagnati... sembrava una rosa appena sbocciata, l'odore era quello.
<Mi Amor... sei finalmente felice?> dissi a bassa voce
<C-cosa...?> non mi serviva una risposta, prima che finisse la frase avevo già incominciato... perché stavo facendo tutto questo? Mi sentivo forse in debito? Oppure... no, non può essere! Mi sono sempre piaciute le donne ma la vista di Martìn mi fa un altro effetto, sento il respiro affannato e spesso perdo il controllo...

Ma un pensiero proprio non riuscivo a togliermelo dalla testa
"lui...sta provando lo stesso?"

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 18, 2020 ⏰

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