Fate come gli alberi: cambiate le foglie e conservate le radici. Quindi, cambiate le vostre idee ma conservate i vostri principi.
Ho vissuto tutta la mia vita nel quartiere popolare di Ostia Nord di Rona. Non é una zona bellissima, ci sono tanti palazzi grigi, gente che spaccia, Kebabbari e ogni 10 km qualche pizzeria. Ecco. É qui dove sono cresciuta.
Mi sono diplomata da poco, ma nonostante questo é difficile trovare lavoro. In una zona cosi soprattutto.
La maggior parte dei ragazzi inizia a mischiarsi con la criminalitá giá da piccoli, mentre per le ragazze...beh hai due scelte o rimani incinta a 13 anni e sforni 5 figli da 4 padri diversi o ti rimbocchi le maniche e cerchi di uscire da questo buco fatto di fumo,inquinamento e erbacce.Ho trovato lavoro in centro in un negozio di abbigliamento. Ogni mattina mi tocca alzarmi alle 5 per poter arrivare in orario. Prendo due autobus e poi la metro. La sera fa veramente paura, ma ormai ci conosciamo tutti e per me anche lo spaccino alla metro o gli zingari del campo sono diventati amici. La mia migliore amica, Emily, lei vive in quel campo. Siamo migliori amiche sin dall'asilo. Si perché i nostri centri scolastici sono un miscuglio di tutto. In una prima elementare o in una terza media si é in grado di trovare di tutto dallo zingaro al figlio dello strozzino.
Alle superiori ho deciso di cambiare aria e mi sono iscritta a un'istituto tecnico che si trova a Mentana, un paese alle porte di Roma. Il tragitto era ancora più lungo. Sveglia alle 4 e ritorno a casa alle 21. Cosi tutti giorni.
Mi trovavo bene tranne che per il fatto di provare invidia verso le mie compagne. Tutte cosi pulite, piene di bei vestiti, gioielli, capelli n ordine e case meravigliose. Io invece?
Classica ragazza della periferia.
Capelli sempre di un colore diverso, abbigliamento trash,tatuaggio sul polso e piercing all'orecchio.
Non fraintendetemi ci andavo veramente molto d'accordo e loro mi trattavano bene, ma quando si trattava di certi argomenti potevo percepire pena nei loro occhi.Dopo il diploma molte si sono iscritte all'universitá o si sono trasferite all'estero. Poi ci sono io.
Rimasta nella solita periferia.
Solita vita. Solita merda.Volevo qualcosa per me. Un riscatto sociale. Riuscire ad aprire la mia catena di negozi. Sapevo che non sarebbe stato facile, ma ce l'avrei fatta.
Molte ragazze della zona avevano iniziato a girare con vestiti costosi e andare in vacanza in posti davvero belli.
Mi chiedevo come facessero...
Un giorno , Emilia, la mia vicina, mi confidò che erano delle Sugar babies." che vuol dire?" le chiedo stupita e incuriosita
" bambine di zucchero...sono come delle escort di lusso. Per un'uscita o una vacanza ricevono fino a 10.000€"
Rimango stupefatta. Non ci credo.
Ma se questa é l'unica soluzione...
Il mio lavoro in negozio paga bene,ma non cosi bene da poter aprirne uno mio.Trovo un sito online che ti permette di incontrare donne e uomini facoltosi.
Metto le mie credenziali.
Foto.Guardo l'orologio " 23:30"
Tra poche ore devo andare a lavoro perciò decido di andare a dormire e aspettare la mattina per vedere cosa succede.Ore 5:00
Quella dannata sveglia non la smette di suonare...ahhhhh
Mi alzo, mi preparo e salgo sul bus.
In quel momento mi ricordo del sito.
Accendo internet e vedo che ho un messaggio." vuoi essere la mia sugar baby?"
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My Sugar mommy
General FictionLuana é cresciuta in un ambiente fatto di crimini e povertá. Non conosce il mondo oltre le mura del suo quartiere a Roma. Tutto cambia quando un giorno riceve un messaggio su instagram da parte di una signora " posso essere la tua sugar mommy?"