Elisa

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Quando Elisa si svegliò il sole iniziava già a sorgere. Era in ritardo.

Si alzò e si vestí in fretta, con gli abiti per l"impresa.

L'impresa. E cosí il temuto giorno era arrivato. Era una tradizione della sua città. Quando compivano sedici anni i ragazzi e le ragazze dovevano affrontare una sfida. Una semplice sfida. Sopravvivere. Venivano create coppie di ragazzi che, aiutandosi a vicenda, dovevano sopravvivere alla Sfida. Lei era finita in coppia con Tobias. "Mica male" pensò, e sorrise.

Afferrò i pantaloni in cotone e la maglia blu della divisa per la gara e andò in cucina. La madre era china sul bollitore del the. Aveva pianto. Elisa si sedette e iniziò a sgranocchiare nervosamente dei biscotti. L' orologio della cucina batté le sette. Era ora. "Quelli del ministero dovrebbero arrivare da un momento all'altro, sei pronta? " chiese sua madre.

Elisa non rispose. No che non lo era.

Il campanello suonò. La madre non riuscí a trattenersi e scoppiò a piangere. La ragazza  la abbracciò. "É ora" disse uno degli uomini alla porta.

Elisa si sciolse dall'abbraccio e lo seguí fuori. Sul vialetto di casa sua era parcheggiata un'auto di lusso. La sua bellezza stonava con le case vecchie e diroccate che la circondavano.

I tre uomini guardarono Elisa e, con un cenno, la invitarono a salire. Lei obbedí. Non poteva fare altrimenti. Appena si fu seduta l'auto partí, allontanandola, forse per sempre, da sua madre e dalla sua casa.

On the wings of a dragonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora