Sono Anabeth e sono una ragazza di 22 anni che é ammalata di tumore da cinque, all'inizio erano delle metastasi ai reni che poi si sono estese allo stomaco, sono al quarto stadio. Mi avevano dato poco tempo da vivere, ma miracolosamente grazie ad una medicina sperimentale il tumore ha smesso di diffondersi e ora sono in una situazione di stallo. Dicono che sono un miracolo e che vivo grazie a questo esperimento. Da quel momento ho paura dell'oblio e che, quando sarò morta, nessuno si ricorderà di me a parte che ero stata una vittima della morte più atroce... quella che ti mangia da dentro piano piano. Abito in un paesino in Oklaoma e vivo in una villetta in mezzo alla campagna assieme a mio padre. Mia madre morì sei anni fa per un tumore ai polmoni, da quel momento mio papà non si è più ripreso, poi mi sono ammalata anche io e il mondo gli è caduto tutto addosso. Da quando ho il cancro lui cerca in tutte le maniere di portarmi nelle migliori cliniche del paese, oltre che spendere tantissimi soldi per farmi stare "bene", così almeno diceva papà. Frequento giurisprudenza perché vorrei diventare avvocato come mia madre e magari andare a lavorare a Washington Dc. Non pensavo che durante la mia piccola vita mi sarei innamorata follemente di un ragazzo che non aveva nulla a che fare con me.