PERSO

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Gennaio e Febbario 2020.

Eh già, mi arrampico sulle mie poche certezze.

Libero, da cosa? Da chi?
Se qui è tutta una grande cella.

La gente vede la paura come un ostacolo, un grande stop.
Io la vedo come un grande tuffo per imparare a nuotare.

Se per caso dovessi tornare, la porta per te è sempre aperta, forse il cuore no.

Ammetto i miei sbagli,
ma scusami se sono fatto cosi e non ti vado bene.

Si tocca il fondo a volte per avere la giusta spinta per tornare in alto.

Non c'è cosa migliore di ricominciare da me stesso.

Ehm...non so cosa dirti,
cosa scriverti,
ho paura che questo capitolo con te sia finito e ho molta paura di girare pagina stavolta.
Ci stiamo allontanando, lo so, ti capisco,
ma se io non sto con te adesso,
ho paura di non rivederti più, rivederti con gli occhi di una volta.
Lei mi ha aggiustato le giornate,
mi ha fatto cambiare,
mi ha fatto sorridere con i suoi modi di fare, il suo modo di ridere e poi il suo profumo, difficile da dimenticare.
Il mondo è pieno di svolte,
svolte negative molte volte.
Potrei perdermi in queste strade, senza te, senza la mia guida.
Non saprei più di cosa scrivere senza te, senza quel "noi" che si stava creando.
È stato bello.
Il tuo infedele scrittore, ciao.

Ed eccoci qua in un mondo di plastica,
con emozioni di plastica,
tette di plastica e vite di plastica.

Non mi resta che camminare,
piangere, ridere e bere.
Camminare e perdermi in un altro sorriso, in altri occhi, in altre braccia.
Per ora cammino, piango e bevo.

Sento questa melodia in corpo,
mi sale dalle vene e arriva al cervello e al cuore.
Ho solo voglia ballare, non pensare, non pensare a te, a quello che sarà, a quello che verrà e fanculo tutto.
Ballo e sono felice ora, quindi fanculo al domani.

In un mondo animale dove ognuno cerca di calpestare l'altro, ci resta solo l'amore, qualche sorriso e la speranza.

Maledetto vento che spazzi via tutto, ma cavolo i pensieri no.
Vorrei chiudere gli occhi e non vederti più,
vorrei non pensare più al tuo odore,
mi è difficile, anzi per ora impossibile.

Tornai a casa e non mangiai.
L'amore mi mangiò pure lo stomaco.

Anche dai sogni che facevo la notte ero deluso.

Sapevo che sarebbe arrivato questo momento.
Hai paura, lo so.
Sto cercando di dare il meglio per non farti stare male, per farti stare a tuo agio.
È difficile, ma ci sto provando.
Non riesco a lasciarti andare come le altre ragazze perché c'è qualcosa in te che mi ha colpito, qualcosa che ancora devo capire.
Sto cercando di diventare una persona migliore solo per te ed è difficile, ma non impossibile.
Non sono incazzato, né triste,
non sono stanco, né deluso.
Ti sto dando tutto il tempo che ho a disposizione.
Il tuo infedele scrittore, ciao.

A volte mi dà più risposte l'alcol che le persone.

Portami nelle città dove le ragazze sono tutte carine, l'alcol costa poco e lei è lì ad aspettarmi.

Che poi ci metti impegno per farti capire, per farti amare, per dare una mano alla gente, ma poi fai degli errori e sono tutti pronti a pugnalarti.

Che dire di lei,
toccò il mio cuore con una forte delicatezza e se ne andò con un rumoroso silenzio assordante.

Non so o forse si,
vorrei o forse no,
ti voglio o forse no, ma ti prego resta, resta ancora un po'.

Mi chiedo a volte come fate a vivere con una costante paura senza nemmeno provare a fare qualcosa, sarebbe una vita vissuta al 50%.

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