Come Tutto È Iniziato

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Sono in uno stato di ansia tremenda sono finita in una cella di una nave ma la cosa peggiore è che non è una nave qualunque he ma una nave pirata.... Come sono finita in questa situazione? Bhe tutto a inizió in un pomeriggio di settembre...
Mamma:Muoviti Alexa o faremo tardi.
Dovevamo prendere il treno x Milano Centrale dove avrei preso il treno x Cannes insieme alla mia classe.
Era la prima volta che mi allontanavo da casa, era stato difficile convincere mia mamma a lasciarmi andare, non so per quale motivo ma non ha mai voluto che mi avvicinarsi al mare... E per questo motivo non lo mai visto le vacanze le passavamo o in montagna o in città.
Non so nemmeno io come avevo fatto a convincerla ma ero felicissima non vedevo l'ora di partire.
Stavo controllando per la centesima volta la valigia assicurandomi di aver preso tutto.
Prima di uscire guardai la mia stanza pensando a quanto mi sarebbe mancata.
Le pareti della stanza erano bianche il letto era posizionato vicino alla finestra con le coperte di un blu intenso e sopra il letto dalle parte destra appesa al muro c'era un chiodo dove avevo messo un filo con appese tutte le fote che avevo fatto con le mie migliore amiche... Ah quanto mi sarebbero mancate.... Avrei voluto che venissero anche loro con me.....
Sulle pareti avevo dei poster di Harry Potter (la mia saga preferita
😍) e un foto stampata da intert del mare lo guardavo spesso chiedendomi come fosse dal vivo ho sempre sognato di vederlo da vicino. E finalmente quel momento stava arrivando. Diedi uno sguardo veloce a quelle foto e sorrisi con le lacrime agli occhi.
Alexa:ci vediamo quando torno.
Così mi giraii pronta a partire. Mi chiusi la porta alle spalle e scesi di corsa le scale, e così facendo la mia valigia rotoló giù arrivando così prima di me. Per fortuna non si aprì e tiraii un sospiro di sollievo.la mia solita goffaggine semrpe nei momenti meno opportuni!
Mamma:Che stai combinando cosè questo rumore.!!
Urlo mia madre dall' ingresso della porta.
Alexa:niente. Arrivo.
Così mi precipitaii furoi casa e caricammo la valigia nel bagagliaio della auto.
In meno di 2 ore arrivammo a Milano Centrale, perché riuscimmo a prendere il treno in tempo e arrivammo in orario.
Una volta lì dopo aver trovato la mia classe stavo x andare da loro quando mia madre mi prende dal braccio.
Mamma:stai lontana dal mare il più possibile e chiaro?
Alexa:si mamma non ti preoccupare.
Non mi aveva mai detto il motivo per qui dovevo starci lontano glielo aveva cheisto paracchie volte ma non mi aveva mia risposto anzi sì incazzava sempre quando glielo domandavo così decisi di lasciar perdere... E lo stesso valeva per mio padre non sapevo chi fosse.... Non mi ha detto mai nulla lui.... Non so se è vivo se è morto.... E questo non è giusto, sono semrpe stata arrabbaita con lei per questo a quale figlia gli è stato negato l'opportunutà di conoscere suo padre? Bhe nessuna.... Potevo sopportare di tutto ormai ho 17 anni cioè.... Non sopportavo tutti questi misteri.. Così mi promisi un giorno che la avrei affrontata e le avrei domandato di mio padre ma quel girono non avrei accettato un "sei troppo piccola per saperlo" o "rassegnati all idea di non avere un padre" si lo me lo diceva spesso... Be pensai che anche se non me lo avrebbe detto lo avrei scoperto da sola.
Come cognome ho preso quello di mia madre Jones, Alexa Jones
Ma in quel momento poco mi importava, non vedevo l ora di raggiungere i mie amici e iniziare quella che per me era un avventura così salutai mia mamma dandole un bacio sulla guancia e mi unii agli altri.
Alexa:Ciaoo.
Teo:ma guarda chi si vede.
Alexa:semrpe simpatico..
Anna:pemsavamo che non saresti venuta.
Teo:parla x te.
Roberta:no e vero lo pensavamo tutti.
Alexa:bhe l'importante è che sono qui no?
Tutti annuirono.
Teo:il treno dovrebbe arrivare tra poco. Ansia?
Disse guardandomi. Stavo letteralmente morendo di ansia e dalla felicità che stavo provando. Per la prima volta potevo dire di sentirmi libera.
Alexa:e così evidente?
Teo:no..se non ti conoscessi così bene.
Alexa lo abbracció. Lei è Teo di conoscevano da qua do erano piccoli in quanto vicini di casa e nel tempo avevano costruito un legame speciale.
Rimasero abbracciati fino a quando non arrivó il treno.
Elisa:ma guarda i due fidanzatini, volete salire sul treno o preferite restare qui ad ammirarlo metro se ne va.
Elisa la solita antipatica era gelosa di Alexa e ce la aveva con lei perché in prima superiore era stata innmaroata di Teo ma lui la aveva rifiutata anche se le avevo detto più volte che fra me e Teo non c'era di più che un legame di amicizia e fratellanza anche se adesso le cose ernao cambiate sia per lei che per lui ma ancora non se ne rendevano conto.
Così salirono sul treno in seconda classe Elisa cefcó di mettersi vicino a Teo spimtonamdola ma non ci riuscì perché Teo la spinse a sua volta facendola involontariamente cadere.
Alexa:Teo!!!
Tro:nom volevo che cadesse....
Alexa lo guardó prima seriamente e poi fece un sorriso per poi raggiungere i loro amici.
In classe erano in 11 non erano tanti e loro avevano fatto amicizia con tutti tranne ovviamente Elisa ma lei era antipatica anche algi altri la sua unica musica era Sofia una ragazza timida che non parlava mai e in Elisa aveva torvato un sostegno lei sapeva della cotta della mica x Teo e pensava che io non cemtrassi nulla ma non voleva contraddire la sua amica così stette dalla sua parte.
Alexa:Roberta posso stare al finestrino?
Elia:ecco la solita.
Mi giro verso di lui e gli faccio una linguaccia.
Elia e il migore amico di Teo ed è anche mio amico anche se a volte è insopportabile e più di una volta lo avrei ucciso. Sopratutto quel giorno che a scuola dovevano andare in gita e Elia si vendicó del fatto che avevo rifiutato di stare vicino a lui in pullman per he volevo stare con Teo e mi ha chiusa in bagno così resai lì non so per quante ore. Solo quando furono saliti sul pulmna di accorsero che non c'ero così ma ormai era terdi perché erano già partiti... Ma per fortuna verso le due quando tutti stavano uscendo e il bidello Marco stava andando a pulire il bagno mi ha sentito urlare e mi ha tirato fuori. Il giorno dopo Elia non si è presentato a scuola perché se lo avrebbe fatto lo avrei sistemato per le feste.
Roberta sapendo che amavo stare al finestrino e che se stavo dall'altra parte mi veniva mal di testa si è spostata e abjaimo fatto comabio di posto.
Anna:raga volete giocare a merda?
Teo e Elia:Siiii.
Roberta :si, è tu?
Disse guardandomi.
Alexa:volentieri se qualcuno mi spiegasse come si gioca.
Elia:non hai mai giocato a merda?
Alexa:no non ci ho mai giocato. E allora?
Elia:tutti sanno giocare a merda.
Roberta:inevrità io ho imparato giusto ieri.
Alexa:sentito. Quindi sta zitto. Mi potete spiegare come si gioca?
Teo:si certo allora si divide il mazzo di carte in rosse e bianche e si danno 4 carte e ognuno di noi deve passare una carta fino a quando non ha tutte le carte uguali, cioè devono avere lo stesso segno tipo un 3 di fuori un due di fiori e un quattro di fiori. E uan volta che si hanno tutte le carte uguali devi mettere la mano in centro e dire Merda prima Delfi altri il primo che dice fa punti.
Alexa che is era un po' persa nella spiegazione annui un po' incerta.
Roberta :tranwuilla vedrai che facendo la prima partita poi ti sarà più facile.
Così iniziamo a giocare.
Mi ritrovai con un 5 di cuori in mano e un 6 sempre di cuori e poi un due di fiori e uno di picche io ero vicina a Roberta davanti ame c'era Elia e di fianco a lui Teo e Anna sedutain braccio a Roberta la quale faceva fatica a muoversi.
Anna:devi passarmi una carta.
Alexa:o si certo.
Così le passai il due di pichhe e lei velocemente passo la carta a a Teo e lui lanpassó a Elia che la passó a me. Stavo iniziando a capire il gioco. Aveva ragione Roberta giocando la prima partita iniziavo a capire melgio.
Adesso avevo in mano il 5 di cuori un 6 di cuori e un 4 di cuori e appena sollevati la carta che Elia mi aveva passato notai dia vere un 7 di cuori così misi velocemente la mia mano al centro pronta a gridare merda ma Teo fu più veloce mettendo la sua mano sopra la mia è urlo Merda. Così poi am seguito tutti gli altri hanno urlato merda.
Così la prima manche fu vinta da Teo. E continuano a giocare così per tuto il viaggio. Nel treno risuonavano le nostre voci e le nostre risate.
Elia:ragazzi siamo arrivati.
Appena Elia lo disse tutti ci precipitano a guardare fuori eravamo appena entrati nella stazione di Cannes e guardando furoi dal finestrino ci rendemmo conto del tempo CH era passato. Furoi era già tutto buoi ma la stazione era illuminata dalle luci. Era bellissima.
Roberta:pronte?
Anna annui e io in quel momento mi ricordai che doavveamo essere divisi in case famiglia.... Ahahah aiuto....
Alexa:cavolo e vero.... Le famiglie...
Anna:non domri che te eri scordata.
Alexa arrosti un poco e Roberta le mise una mano sulla spalla.
Roberta:almeno saremo insieme.
Anna:già nxhe se ci dovesse capitare una famiglia orribile dove lui è un mostro che picchia la moglie o lei e cattiva e ci tratta male, almeno saremo insime no?
Alexa e Roby:Annaaa!!!
Anna e quel tipo di ragazza che pensa sempre al peggio e sarcastica e non ha paura di dire quello pensa e cosa mi Piave di lei anche se avvolte ne farei a meno di conoscere il suo pensiero..
Una volta scesi dal treno ci dirigemmo davanti all'ingresso della stazione e li trovammo tantissime persone che a quanto smebrava ci stavano apsettando..
Io Anna e Roberta ci tenevamo per ma o x stonerci a vicenda tutte etre stavamo tremando. Mente i ragazzi bhe anche loro erano in ansia ma non lo davano a vedere...
Un signore con in mano dei folgi si è fatto avanti e ha iniziato a chiamare i nsotri cognomi.
Il primo congome a essere chiamato fu quello di Theo e quindi Elias perché eravamo già stai divisi in gruppi quindi bastava chiamare una persona sola senza dover chiamare tuto il gruppo.
Teo prima di andare mi si avvicinò e mi diede un abbraccio dandomi la buonatte. Io ricambiai per quanto potevo visto che Anna è Roberta non mi lasciavano la mano.
Le a ultime a essere chiamate fummo noi. E appena mi chiamó mi temarono le gambe ma mi feci forza ci lasciammo la mano per ecupare la valigia e il signore ci affidó a una signora con i capllei bianchia bianchi non tinti bianchi naturali anche se non era così vecchia semsbrva sui 40 o 30 appena ci vide ci salutó e si presentò ovviamente in francese ma per fortuna con noi c'era Roberta lei era nata in Francia e quindi non aveva problemi. La signora si chiamava Clara o come la chiamavamo noi la nostra madre francese.
Prendemmo il pulman e una volta arrivate lì mangiamo con ksotra sorpresa la pizza e poi ci portó verso le nostre stanze che con nsotrw sfortuna c'era una stanza con dui letti e una con uno e così ci mettmeó un po' a decidere chi sarebbe stata da sola. Alla fine Anna è Roberta stettero insieme e io mi presi l'altra stanza bhe che dire avevo una stanza tutta per me.
Come stanza era davvero grande c'era la TV appoggiata a un mobiletto, c'era una armadio e con sotto tanti cassetti e c'era un altro armadio più piccolo con uno specchio. Al muro c'erano due poster uno di Harry Potter che mi fece subito sentire a mia agio e vicino al letto c'era un teschio che mi ricordava il simbolo dei pirati.
Il letto era abbastanza grande per due persone la coperta era azzurrina e molto soffice. Appoggiai la valigia a terra e dopo averla aperte mi misi in pigiama e mi buttai a letto.
Quella notte pensavo di non risucre ad addormentarmi ma appena toccai il cuscino mi addormentati di botto.

Alexa JonesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora