pianto *storia*

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Entro in casa, sento un leggero rumore nel bagno,come se qualcuno stesse singhiozzando. Vado verso la porta busso  ma  non sento più niente  entro e non vedo nulla, decido di chiudere la porta e  mi ci siedo vicino aspettando che sento di nuovo quel singhizzio. All'improvviso sento dei passi leggeri come se qualcuno stesse sulle mezze punte per non farsi sentire, dopo non li sento più come se si fosse fermato e poi un tonfo, c'era qualcuno che si era seduto vicino alla porta dove sto io. Sento urla e il rumore di una lama che cade, vedo sangue uscire da sotto la porta e dopo un po' sento piangere, un pianto forte. Passa un po' di tempo e all'improvviso non sento più nulla tranne una maniglia che si apre ed esce di lì una ragazza più o meno adolescente con le braccia fasciate una maglia lunga per cercare di coprire le fasce e il sangue secco sul pantalone, non riesco a vederla di faccia. Ha corso subito ma mi sono alzata e le ho afferrato il braccio sentivo il sangue scorrere quindi la lasciai lei si girò e di colpo cadde a terra, caddi insieme a lei perché mi aveva tirato con se, la guardai e  notai dei lineamenti del suo volto molto famigliari, spostai i suoi lunghi capelli e capì tutto. Quella ragazzina ero io la vecchia me che era scappata di casa. Quando si riprese si spaventò e con una voce flebile mi chiese "perché mi stai aiutando? e perché siamo uguali?" Gli dissi tutto dall'inizio fino alla fine, lei si mise a piangere silenziosamente, mi faceva paura la sua espressione perché era spenta senza emozioni. Lei mi disse di essere rinchiusa in un brutto sogno dopo la sua morte. E poi capì tutto. Ero io quel brutto sogno. Ed ero morta.

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