𝗖𝗮𝗽𝗶𝘁𝗼𝗹𝗼 𝗜

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«È davvero bello

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«È davvero bello. Il mio amato»

Nari guardò il volto perlaceo della ragazzina, le sue iridi fissavano con uno sguardo adorante un giovane uomo in divisa militare, che parlava con il primogenito dei Jeon. I due non erano molto distanti dal chiosco in cui si trovavano lei, la splendida Bomi e la taciturna Kumiko. L'oggetto dello venerazione della fanciulla era, senza alcun dubbio, un'opera d'arte che poteva rivaleggiare con quel depravato di Jeongguk. I capelli color cioccolato del giovane soldato, se colpiti dal sole, apparivano più chiari. Nari si chiese, con un pizzico di malizia, se vi fosse una relazione intima tra quei due. Dopo il suo secondo giorno di servizio gli innocenti occhi di Nari non avevano visto più oscenità, anche perché era finita a lavorare al servizio di Bomi, come sua seconda cameriera personale e Nari era estremamente contenta del suo incarico. Stare lontana da coloro che avrebbero potuto abusare di lei rimaneva la sua priorità.

Lo sguardo di Nari si spostò su Bomi, la quale aveva sospirato leggermente. Lo sguardo sognante della sua padroncina fece sorridere leggermente Nari: Bomi era così innocente e delicata da suscitare in lei solo il desiderio di poterla proteggere dal male. La dodicenne dai capelli corvini avrebbe rapidamente cambiato idea su suo fratello, se avesse saputo che si dilettava nell'arte del piacere con uomini. Nari si era domandata spesso se le altre cameriere considerassero disgustoso l'erede dei Jeon. Il giovane aveva ereditato l'aspetto della madre, la risolutezza del padre, ma per il resto era un diavolo pieno di voglie.

«Voglio andare a salutare Taehyung-sama»

Nari annuì, mentre Kumiko afferrò il parasole color panna della giovanissima Bomi e glielo porse. La ragazzina sorrise gioiosamente, uscì dal chiosco saltellando, facendo svolazzare la sua gonna color neve. Nari sorrise divertita, osservando Bomi da dietro, stando a due metri di distanza da lei insieme a Kumiko.

«Ti noterà» Sussurrò Kumiko, facendo voltare la ragazza più giovane. A chi si riferiva? Al loro padrone oppure all'ospite dalla bellezza non comune? Nari scosse la testa: lei era una serva, inoltre non era nemmeno molto bella, di conseguenza non doveva temere nessun tipo di fastidioso interesse da parte dei padroni. La diciassettenne osservò il volto pallido della sua collega, Nari vide nei suoi occhi solo odio, un odio bruciante ed era rivolto all'ospite. Più tardi le avrebbe chiesto il motivo, anche se era certa che Kumiko non le avrebbe risposto. Da vicino, Taehyung-sama, era sicuramente più affascinante e bello. Gli occhi scuri, più piccoli, di quelli di Jeongguk fissavano con allegria il volto tondo di Bomi. Perché Kumiko lo odiava? Era solo apparenza quella gentilezza?

Nari non poteva sentire la loro conversazione dalla sua posizione, ma si irrigidì quando i due giovani posarono i loro sguardi verso di loro. Per un secondo credette, con grande ansia, che stessero fissando lei, ma quando percepì al suo fianco un movimento comprese che si trattasse di Kumiko. Nari sgranò gli occhi nel vedere che la cameriera si era allontanata da lei, lasciandola da sola con la loro padrona. Se non fosse stato per la presenza di Bomi, Nari avrebbe sicuramente raggiunto la ventenne.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 30, 2020 ⏰

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