Casa Blythe
-Diana sei sicura che mi perdonerà?-
-ma certo è Gilbert Blythe!-
-va bene se lo dici tu-
Bussarono alla porta
-ciao Diana, Anna, vi serve qualcosa?-
-dai Anna puoi farcela-
-ehm no, ecco ..io..ehm cioè..volevo..volevo scusarmi per sta mattina... non avrei dovuto romperti la lavagna in testa..è solo che..ecco.. sai non mi piace il soprannome "Carotina" o "pel di carota" sai odio i miei capelli e quindi..beh.. a volte agisco in modo impulsivo e niente,.. cioè..uff non so se hai capito ma per farla breve mi dispiace scusa per sta mattina. Puoi perdonarmi?-
-ehm si. Va bene Anna ti perdono, ma non sareste dovute venire fino a qui, fa freddo, volete entrare?-
-in verità..-
-si certo che vogliamo-
-Diana ma cosa fai? Sei pazza?-
-dai Anna non si rifiutano queste cose😉-
-va bene se lo dici tu-
Ore dopo
-è stato un piacere, ma devo andare o Marilla si preoccuperà e solo io so che succede, se si arrabbia- dissi con una leggere risata
-si anche io devo andare grazie mille Gilbert. A domani-
-si grazie Gilbert- mi avvicinai e lo abbracciai, solo dopo mi resi conto di quello che avevo fatto e mi staccai come se scottata. Ero diventata talmente rossa, che sembrava fossi furiosa di rabbia ma invece ero solo imbarazzata. Uscì dalla stanza e Diana mi segui a ruota capendo il mio imbarazzo. Non so neanche perché l'ho fatto, mi è venuto spontaneo. Mannaggia a me che faccio le cose prima di pensare.
Il giorno dopo a scuola
Arriviamo tutti ma quando entriamo non ce ancora nessuno, così ci mettiamo a parlare tra di noi, e iniziai a notare che Gilbert Blythe mi stava guardando, non so se sia una buona cosa, ma spero che le altre non lo notino, o succederà un casino. Dopo un po' prendo un diario che mi aveva regalato Matthew ieri dopo essere tornato da Charlotte Town.
Avevo un vuoto in mente, cosa che non mi è mai successa. Ma quando mi girai e vidi Gilbert guardarmi, mi venne un idea! Scriverò delle lettere che non spedirò mai su tutti quanti. Comincia con quella di Gilbert Blythe.
Non so se siamo amici, ma dopo averti rotto una lavagna in testa, mi stai più simpatico, prima pensavo fossi come gli altri ragazzi che volevano solo prendermi in giro, ma mi avevano detto che tu eri diverso. All'inizio gli davo torto ma ora inizio a credere che avevano ragione, sei anche molto carino. Ma non posso parlarti perché le ragazze non me lo permettono. Per Gilbert Blythe da Anna Shirley-Cuthbert.
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A&G
RomanceLa storia è basta sulla serie tv Anne with An E, io la riscrivo con cose leggermente diverse. Ma è sempre quella.