Secondo giorno di liceo, "7 chiamate perse da Spencer" ,il mio telefono aveva già iniziato a squillare prima della sveglia. Richiamai Spencer, mi disse che suo padre, lo sceriffo della contea, aveva trovato dei sospettati riguardo il caso di ieri. Io ero ancora un po' addormentata, ero anche in ritardo per la prima lezione, "oh no, Page! Devo sbrigarmi". Arrivata a chimica, puntualissima, l'unico posto rimasto era quello accanto a Page, che coincidenza...
Durante il test Page continuava a parlarmi, mi raccontava di "banshee", "kitsune", "coyote mannari"; ma io volevo provare a prendere anche solo una B.
In caffetteria incontrai Spencer che voleva raccontarmi tutto sul caso, ma io avevo bisogno di parlare con Page.
"Alfa, beta e omega" disse, "greco?" risposi, "no, i lupi mannari possono essere di questi tre "livelli", gli omega non si fanno notare,cercano un branco; i beta sono i seguaci degli alfa, sono agili e forti; infine gli alfa, gli alfa sono la potenza, sono i capi branco" , disse Page, questo è il triscele.
"Io sono un beta, vero?", Page ammonì con il capo. "Io sono una banshee, sono in grado di prevedere la morte, o sentire sensazioni che nessuno può ricevere"disse Page, "Una Kitsune è la volpe, astuta, porta con se una spada ed è in grado di difendersi da sola"continuò.
Rimasi un po' stupita,"ma come sono diventata un licantropo?" le chiesi, "lo sei se hai ricevuto il morso, o se la tua famiglia lo era". Da lì capì tutto... "Driiin" la campanella, le orecchie iniziarono a farmi malissimo, ogni volta dovevo scappare da qualche parte per ripararmi le orecchie. Page consapevole di quello che stava succedendo mi segui', strinse la mia mano e le sue vene diventarono nere, tra le vene passava il mio dolore... Mi accorsi che il dolore pian piano spariva, Page lo stava assorbendo. Alla fine delle lezioni serali sarei dovuta stare con Spencer, dovevo anche raccontarle tutto. Tornando verso casa, al bordo della strada trovai un ragazzino che piangeva, mi interessai e gli chiesi che succedeva, non diceva una parola, come se non bastasse mi chiamò Page, voleva sapere il da farsi per quella sera, dopo le chiesi di venire. Lei notò che gli occhi del ragazzino erano diversi dalla normalità, come se volessero parlare, agi' senza pensare nè dirmelo, guardò dritto negli occhi il ragazzino, strinse la sua mano e urlò, quasi da riuscire a spaccare i vetri, era un urlo intenso, penso che se non avrei coperto le orecchie sarebbe riuscito a sfondare i miei timpani. Con quell'urlo era riuscita ad entrare nei ricordi del ragazzino, entrambi rimasero con la testa in su' per circa due minuti, Page inclinò il capo verso quello del ragazzino, e tramite gli occhi riusci' a staccare il contatto con lui. Anche lei nonostante tutto rimase turbata, mi aspettavo avesse capito tutto, invece no, c'era qualcosa di nuovo anche per lei nei ricordi. Si trovava in auto con sua sorella e il suo ragazzo, "sembra come se mancasse qualcosa però", disse Page; le chiesi di andare avanti; in macchina sembrava tutto normale, erano andati via dal Luna Park, "nei ricordi del ragazzino si vede come sfocato" disse sempre lei, "manca qualcosa" riprese. Da che era in macchina si vede tutto sfocato e poi si ritrova al bordo della strada a camminare in cerca di aiuto, la sorella e il ragazzo erano scomparsi. Mi era subito tornato in mente il libro che mi aveva prestato la prof.Orent, aveva qualcosa in comune, qualcosa riguardo la perdita della memoria... Ah ecco, c'è l'ho; "è inutile, non pensare che centrerà con la psicologia, è paranormale, beh inoltre come Brook Hills..." disse Page con ottimismo. Il ragazzino piangeva e mentre Page pensava, io mi avvicinai e cercai di tranquillizzarlo, appena misi la mano sulla spalla del ragazzino sentì al tatto una cicatrice, era un Triscele, propio come il mio sul polso. Lui sapeva qualcos'altro che neanche la sua memoria era stata in grado di metabolizzare, cos'era successo?
Portammo il ragazz... "mi chiamo Peter, non mi chiamare più ragazzino" disse Peter, arrivammo fino alla centrale di polizia dove c'era lo Sceriffo Duncan, che ovviamente mi chiese di Spencer, nonostante non fossi con lei... "Spencer è da Thomas" inventai, "chi è Thomas scusa?"chiese lo sceriffo Duncan. Da lì intuì che ovviamente non ne avevano parlato... Thomas era arrivato da poco in biblioteca, di solito ci stava sempre la stessa gente. Essendo nuovo per un periodo non avrebbe parlato con nessuno, ma legò subito con lei, ma sicuramente quella sera non era con Spencer... Non avevo la minima idea di dove fosse. "Di cosa hai bisogno Beth?" chiese lo Sceriffo, "Ho trovato questo ragazzino sul marciapiede e..." lo Sceriffo incominció a guardarmi come se fossi diventata matta, mi girai e... "dov'è finito Peter?". Il ragazzino era scomparso, questa fu la conferma che sapeva qualcosa in più di noi.

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Brook Hills
Hombres LoboBeth era una studentessa di liceo che viveva a Brook Hills, la sua vita cambia drasticamente quando scopre fatti ambigui sulla sua famiglia.