In questi capitoli racconterò la presunta morte di Gray, ragion per cui la storia è scritta (momentaneamente) nel passato.
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Ho nostalgia
Nostalgia del sogno che aspira d'esser reale perché quel che è reale si tramuta in incubo
ho nostalgia
ma non di quel che ho avuto
e poi ho perso
ma di quel che potevo avere
e non ho avuto
di quel che avrei voluto vivere
e non ho vissuto
nel frattempo vivo, ricordo e aspetto
come brace incandescente
sotto la griglia cenere
di un focolare spento.
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Ricordo bene quel giorno, eravamo piazzati in una locanda per la prima notte in missione.
La missione dei 100 anni, finalmente era nostra. Potevamo partire per un'avventura senza equali che ci avrebbe lasciato emozioni altrettanto uniche ed inenarrabili, o almeno questo è quello che prosperi difronte a una partenza così impegnativa.
A rigor di logica, sapevo che saremmo andati in contro a difficoltà eminenti, ma ero sicuro che sarebbe andato tutto al meglio.
Eppure, quel dì, una strana sensazione mi attanagliava lo stomaco insistentemente. Mi ricordava vagamente quello che provai sull'isola di Tenrou nel combattimento contro Gildarts.
Paura? Che fosse stata davvero paura quella?
Perché proprio in quel momento, difronte ad un'esperienza che avrebbe lasciato qualcosa a tutti noi?
«Nastu, tutto ok?»
Mi domandò Lucy notando la mia espressione deflorata in volto.
«Yo Lucy, buongiorno. Perché me lo chiedi?»
Esclamai con un sorriso più che finto.
«Uhmm ho visto solo che avevi quella strana espressione in volto e mi sono preoccupata, tutto qua.»
Esclamò ricambiando il mio sorriso e prendendo un pentolino per poi prepararsi del tè.
«Stavo solo pensando..»
Mormorai picchiettando le dita sul tavolo e con una mano a sorreggermi la testa.
«I fiammiferi non pensano.»
Una voce estranea s'intromise nella discussione e una forte scarica di adrenalina mi oltrepassò per tutto il corpo.
Gray
«Perché i mutandoni si?»
Girai la testa nella sua direzione rispondendo al fuoco.
«Non iniziate voi due e Gray, be', tu vatti a mettere dei pantaloni!»
Esordì la bionda, nel mentre versava il contenuto dal pentolino in una tazza.
«Cos-io ho i pantalon-EH?! QUANDO È SUCCESSO?!»
Corse immediatamente a mettersi degli indumenti, mentre Lucy si portava una mano alla fronte in totale rassegnazione.
«Non cambierete mai..»
Borbottò tra un sorso e l'altro.
Era tutto così tranquillo quando la porta si spalancò di colpo, facendoci saltare in aria dallo spavento.
Dalla porta apparve una Erza versione contadina con due bustoni grondanti di terra.
«HO TROVATO DELLE FRAGOLE!»
Esclamò, e potei scorgere due cuoricini al posto delle iridi.
«Già»
Sospirò la maga degli spiriti stellari, ricongiungendosi al discorso di prima.
«Juviiiiiii»
Si sentì urlare e immediatamente vedemmo scendere dalle scale a chiocciola Juvia completamente rossa in volto e con le mani a sostenersi le guance.
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Arigatō •Gratsu•
FanfictionQuel giorno fu il più brutto della mia intera esistenza,lo vidi morire. Il suo cuore cagionò il suo ultimo battito,a quel punto divenne più freddo di quanto non lo fosse già ed il suo ultimo esalar d'aria lacerò il velo di una notte di tribolazione...
