Part 2

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Jimin non si sforza nemmeno di sistemare il casino che è la sua camera ora come ora, l'unico suo pensiero e farsi una dannata doccia.

Il giorno precedente è stato qualcosa di incredibile. A pensarci bene Jimin è indeciso se stringere la mano alla propria mente per la creatività ed incentiva o strangolarla nel sonno perché, andiamo, Min Fottuto Yoongi?

Con uno sbuffo annoiato dai propri pensieri apre la porta della camera -non notando e dunque completamente ignaro di non averla effettivamente sbloccata prima- e si affaccia a controllare che il corridoio sia vuoto. Una volta appurato che in giro non ci sia nessuno, seppur domenica, ed aver occhieggiato ambedue le porte dei bagni, indeciso se prendersi il suo tempo e rilassarsi in una vasca oppure fare qualcosa di veloce in una doccia e tornare in camera il prima possibile. Ma come fosse ovvio la vasca è la vincitrice; insomma, volete mettere spendere i migliori trenta minuti della vostra vita dentro dell'acqua bollente, circondati da fiori e profumi leggeri con una doccia veloce? In ogni caso, una volta accertato che la porta del bagno scelto sia aperta e dunque inutilizzato, il piccolo Jimin afferra di corsa il cambio per dirigersi di gran fretta nella stanza nel quale spenderà i prossimi 40 minuti minimo, e chiudercisi dentro.

Bene, questa è andata.

Dopo essersi spogliato della camicia da notte ed averla appallottolata, ficcata e sepolta ben bene dentro la cesta delle robe da lavare, si china sulla vasca per aprire il rubinetto dell'acqua calda e lasciare che questa si riempa fino ad altezza desiderata.

Una volta piena, fischiettando, Jimin si dirige verso il mobiletto a fianco del lavandino, aprendone le ante e cercando i suoi sali e fiori da bagno.

Sguazzare tra delicati fiori lo fa sentire carino e Jimin ama sentirsi carino, come avrete ben capito.

E proprio perché Jimin ama sentirsi carino che rimane chiuso in quel bagno per il totale di un'ora circa, quarto d'ora in più quarto d'ora in meno.

Una volta indossato un paio pulito di pantaloncini -questa volta quelli che tanto si abbinano ai suoi capelli color pesca— ed una semplice maglia bianca Jimin apre la porta del bagno, pronto a tornare in camera sua e "finire" quel saggio che ha come scadenza la settimana prossima e che lui molto pateticamente non ha nemmeno ancora iniziato. Bravo lui.

O almeno quello era l'intento.

Intento sfumato quando senza nemmeno rendersene conto la sua faccia collide direttamente con qualcosa di abbastanza duro, coperto da un tessuto nero che puzza di fumo e letto. E non gli ci vuole molto a realizzare di essersi appena scontrato con quello che è Min Yoongi in tutta la sua -puzzolente- gloria da rinchiuso in casa.

Per quanto Jimin voglia dare libero arbitrio alla sua lingua velenosa ed attaccare il gamberetto che gli blocca la strada, lo sguardo sul viso di questo lo porta ad ammutolirsi, mordendosi la lingua per rimanere in silenzio. Ed il maggiore tra i due lo nota, eccome se lo nota, e Jimin certo non perde il ghigno compiaciuto sul viso di quest'ultimo.

Fottuto Min Yoongi.

Con un tono strozzato e molto molto sottomesso l'unica cosa che il rosa fa è biascicare

"Hyung potresti spostarti? Dovrei tornare in camera mia.."

Jimin per poco non soffoca grazie nella sua stessa saliva quando i suoi occhi incontrano quelli del menta perché è chiaro, lo si vede, è tutto scritto lì: Min Yoongi sa ed il rosa non sa bene cosa il più grande dei due sappia, ma la cosa non gli piace.

Per nulla.

Ma una cosa che certo non gli dispiace è il tocco gentile seppur duro delle dita fredde di Min Yoongi contro la sua guancia. Un semplice e leggero strofina delle nocche mentre parole che Jimin non riesce ad interpretare lasciano la bocca di rose del maggiore.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 31, 2020 ⏰

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