54 ore dalla morte

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Passa mezz' ora mia madre mi chiama e mi dice che devo uscire dall' aeroporto.
<<Te ne stai già andando via>> mi chiede Jacob prendendomi la mano, anche a me mi dispiace che me né devo andare è spero tanto che questa non sia l' ultima volta che lo vedo..
<<Scusa ma mia madre e venuta a prendermi.. sè vuoi ci possiamo scambiare i numeri di telefono così ci organizziamo per rivederci>>le dico con voce un po' triste, ci incominciamo a scambiare i numeri di telefono.
<<Heey piccola non mi dai un bacio ora che te né stai andando
via?>>anche lui è un po' triste quindi ci bacciamo è lui mi ri afferra di nuovo il culo questa volta più forte rispetto a prima è mi lascia il segno della sua mano, è tre succhiotti nel collo dopo di che ci salutiamo.
Prendo le mie valige e mi incomincio ad avviare verso l' uscita incomincio ha vedere la macchina blu elettrico parcheggiata fuori, saluto mia madre con le lacrime a gli occhi.  Passano cinque minuti incominciamo a mettere le valige dentro il cofano e saliamo dentro per avviarci verso casa per tutto il tragitto non facciamo altro che parlare di quello che ci è successo dopodiché le parlo di Jacob è lei mi dice che non vede l'ora di conoscerlo ma che per ora non possiamo dire niente a mia sorella perché lei non crede nel amore a prima vista. Non faccio altro che pensare a lui è a quello che abbiamo detto in aerio, ma soprattutto a quello che abbiamo fatto quando mi ha preso le mie valige perché quella è stata la prima volta che qualcuno mi toccava di cui io ero veramente innamorata. Arriviamo a casa e all' entrata c'è un pacco enorme più grande di me, mia madre mi dice che quella era la solpresa che mi aspettava, apro con un coltello il pacco è dentro c'era un cane già cresciuto con il pelo morbido bianco, mia madre mi dice che non ha un nome è quindi glielo dobbiamo dare.
<<La chiamerò Luna>> le dico come la voglio chiamare.,
<<È un bell' nome>>esclama mia madre, incomincio a togliermi il giubbotto, è incomincio a sistemare la mia roba nell' armadio, dopo di che mi affaccio alla finestra,  prendo la mia macchina fotografica è incomincio a fare qualche foto all' vicinato , è all' paesaggio, dopo di che vedo il mio vicino che è Jacob lavando la sua machina senza maglietta è decido di farle delle foto senza farmi vedere. Passa una ventina di minuti è vedo quello che presumo sia suo padre litigare con quello che le abita di fianco per il volume della musica troppo alto è quindi decido di fare anche a loro un paio di foto.
Poi poso la mia fotocamera nella scrivania e mi vado a fare una doccia bella calda dopo di che rimango un altro po' nella vasca per rilassarmi, e in pratica ci sto dà un ora quandi decido di ascuigarmi, mettermi qualche crema è vestirmi è prendere il mio telefono. Scendo le scale per andare a fare compagnia a mia madre...

è incominciato dà un gioco di sguardiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora