Cap. 7

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Quando Stiles riaprì gli occhi la prima cosa che vide fu un piede di Scott sulla sua faccia, li richiuse per qualche momento per fare mente locale di dove si trovasse e del perché aveva i piedi del suo migliore amico sul suo volto, ogni volta che richiamava le immagini della serata, un mal di testa si faceva sentire, perciò decise che era inutile provare a ricordare e di alzarsi per andare in bagno e prendere qualche aspirina. Alzarsi senza svegliare il suo migliore amico era facile, nemmeno la fine del mondo lo avrebbe svegliato, il problema era stato alzarsi senza cadere a terra.

Lentamente raggiunse il bagno e andò dritto al mobile delle medicine, mentre prendeva il flacone dell'aspirina si guardò allo specchio per un momento, la sua faccia era davvero uno schifo, ma almeno la servita era servita davvero a qualcosa, per qualche ora aveva dormito e non aveva visto nessuno e pensato a niente se non a divertirsi.

La doccia aveva lavato via la stanchezza causata dalla sbornia, era nuovamente diventato lucido e abbastanza sveglio per scendere a preparare la colazione, solo il profumo del cibo avrebbe svegliato Scott e avrebbe avuto molto fame.

Al centro della cucina ad aspettarlo c'era il lupo che non sembrava molto felice di rivedere il suo padrone, sembrava quasi che stesse per iniziare con una ramanzina. – Anche tu inizi ad essere geloso? – Stiles era davvero preoccupato per aver ferito i sentimenti dell'animale. – Ti chiedo scusa se ultimamente sembra che ti abbia trascurato, non accadrà più. – Derek non sembrava convinto, le scuse non bastavano. – Per dimostrarti che non ti ho dimenticato ieri, vado a prendere il mangiar che ho comprato ieri sera prima di dimenticarmi perfino come mi chiamo. – Vedere le orecchie muoversi alla parola "mangiare" per Stiles fu come essere perdonato. Divertito dal comportamento dell'animale, raggiunse subito la macchina per prendere il sacco di croccantini, voleva davvero farsi perdonare.

Quando rientrò in casa trovò l'animale sdraiato davanti alla ciotola, non trovarlo al centro della cucina arrabbiato era la conferma che lo aveva perdonato? Stiles sperò di sì non si fece attendere, versò subito una quantità abbondante di cibo e gli augurò buon appetito.

Il profumo del grasso di pancetta che bruciava, fu per Scott una sveglia molto efficiente perché Stiles se lo ritrovò seduto in cucina senza che se ne accorgesse.

- Quando si tratta di mangiare diventi un ninja, non ti ho visto entrare e nemmeno ho sentito che spostavi la sedia per sederti. – Commentò Stiles mentre gli porgeva il piatto pieno di cibo.

- Solo quando a cucinare sei tu. –

- Ti rendi conto che a insegnarmi a cucinare è stata tua madre sì? La mia cucina e la sua sono le stessa cosa. – Sorseggiò un po' di caffè calda dalla sua tazza con il logo di Batman.

- E tu l'hai superata! Preferisco la tua cucina alla sua. – Si sporse per prendere l'ultimo pezzo di pancetta rimasto.

- Ho notato che l'armadio dei liquori è aperto, ieri abbiamo continuato qua la festa? –

- Hai voluto continuarla qua. – Il cambiamento del volto di Scott non passò inosservato a Stiles e sapeva cosa comportava questo.

- Non mi va di parlarne al momento. – Preferì anticiparlo. – Non è che non voglio parlartene è che non so nemmeno io cosa mi stia succedendo. –

- Capisco. – Rispose l'amico con un sorrido dolce. – Aspetterò pazientemente che tu sia pronto. – Finito di parlare si diresse verso il lupo. – Vedo che ti sono piaciuti i croccantini che ho fatto comprare al tuo padrone. – Gli fece qualche carezza prima di alzarsi e di andare a vestirsi. – Mi devi riportare a casa, non posso presentarmi con i vestiti di ieri a lavoro. –

A cold world in eternal dreamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora