Cap.18

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La Camaro era rivoltata sul ciglio della strada, i vetri dei finestrini erano sparsi intorno in minuscole schegge ma un dettaglio saltava all'occhio più dell'enorme quantità di sangue vicino lo sportello del guidatore, piccole schegge di ghiaccio che si stavano sciogliendo.

Derek stava correndo per la riserva, mancava poco alla casa di Stiles, la donna l'aveva attaccato di sorpresa, non aveva percepito la sua presenza e se l'era ritrovata all'improvviso davanti, nonostante lui avesse frenato, lei aveva gelato la strada, facendolo deragliare e capovolgere l'auto.

Per quanto avesse voluto affrontarla sapeva che non era capace di farlo da solo, perciò aveva deciso di scappare appena possibile e di raggiungere la casa dello sceriffo.

Affaticato dalla ferita sul fianco, il tragitto sembrava più lungo di quanto fosse in realtà, il cellulare era rimasto nell'auto, non aveva avuto il tempo di cercarlo, non appena il suo udito aveva percepito un chiacchiericcio di ragazzi, aveva tirato un sospiro di sollievo, era il gruppo di Scott che litigava su un episodio di una serie.

Uscito dalla riserva, la casa era difronte a lui, sorrise ma l'attimo di gioia durò poco, la donna dei ghiacci era davanti a lui e con un gesto della mano lo scaraventò sulla porta dell'ingresso che si frantumò all'impatto con il corpo del lupo.

Dentro la casa tutti si misero sulla difesa, Lydia e Stiles andarono a soccorrere Derek, che svenne per la ferita che continuava a perdere sangue.

- E' stato bello giocare con voi ma adesso è arrivato il momento di fare seriamente. –

Peter Hale era uscito dalla casa e con un sorriso si rivolse alla donna – Ho sempre amato le donne con un carattere forte ma ahimè questa volta devo ammettere che tu non sei proprio il mio tipo, sei molto bella ma un po' troppo fredda per i miei gusti. –

La Yuki-Onna si mise a ridere, - Devo ammettere che venire in questa città si è rivelato davvero divertente, per secoli ho vagato in cerca di una vendetta, ho torturato e ucciso molti uomini, ho torturato le loro anime fino a disintegrarle, ma mai avrei creduto che un mucchio di ragazzini che giocano a fare gli eroi mi avrebbero fatto divertire così tanto. –

La creatura fece qualche passo verso Peter che cercava di restare immobile nonostante la raffica di vento aumentasse ad ogni passo di lei – Mi fa piacere che la nostra compagnia è stata di suo gradimento, torna pure a trovarci quando vuole, possibilmente senza omicidi. – Gli occhi azzurri dell'uomo fecero fermare il forte vento, in un frammento di secondo la donna era davanti al suo viso.

- I tuoi occhi sono azzurri ma il tuo cuore è più nero del mio, non mi servi. – Scaraventò l'Hale dall'altro lato della strada.

Derek riaprì gli occhi, aveva riconosciuto il profumo di Stiles, infatti era al suo fianco e premeva un asciugamano sulla sua ferita.

- Stiles, dov'è Deaton? – Aveva poggiato la sua mano su quella del ragazzo.

- È partito qualche giorno fa, diceva che aveva ricevuto delle notizie e doveva verificare che erano vere. –

- Spero faccia uno dei suoi ingressi perché non sono sicuro che resisteremo molto a lungo. – Sospirò prima di provare ad alzarsi ma il dolore lo fece cadere a terra nuovamente.

- Prima che tu volassi dentro casa, Peter aveva ricevuto un messaggio da lui dove scriveva che era tornato in città. – Stiles tornò a premere sulla ferita, il sangue era diminuito, il corpo del licantropo la stava guarendo.

Scott e Isaac si precipitarono fuori per bloccare la donna, anche se sapevano che sarebbe stata inutile, dovevano comunque fare qualcosa per evitare che prendesse il loro amico Derek.

A cold world in eternal dreamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora