Baciami fino a domani

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Dedicata a LiriaRouge

Claude prese il polso di Bryce, per bloccarlo. Avevano finito gli allenamenti con la Chaos, avevano nuovamente iniziato un litigio in campo. Erano rimasti soli e Gazelle stava provando ad andarsene, scocciato al litigio stupido e inutile iniziato. Perché era iniziato il litigio? Torch aveva iniziato a provocare l'albino, perché in campo stava attirando lo sguardo di molte ragazze. E Bryce, giustamente, lo stava ignorando. Dovevano allenarsi, non discutere. E fu questo a infastidire il rosso. Odiava essere ignorato, specialmente dall'altro. Si credeva mica superiore a lui? No, al massimo era il contrario! E per questo gli aveva di colpo rubato palla. E il litigio è continuato, sotto gli sguardi rassegnati della squadra. Bryce, da buon capitano, ha liquidato il rosso dicendo poi agli altri di andare a cambiarsi. I due, rimasti soli, avevano discusso un altro po. Ma ormai l'albino si era scocciato, e sapeva che non ne valeva la pena di dar retta al rosso che, però, era di altra opinione. Gazelle abbassò lo sguardo sul proprio polso, leggermente dolorante per la presa forte.
«Lasciami il polso, tulipano rincitrullito. Mi fai male, così.»
«Allora vedi di non andartene così, ghiacciolino! Stiamo ancora parlando!»
«No, io parlo. Tu urli, come un idiota.»
In risposta, Claude strinse maggiormente la presa sul suo polso. Si stava irritando, e non poco. Ma capì di star un po esagerando quando sentì l'altro mugulare di dolore. Lasciò andare il suo polso, notando di averglielo arrossato. Bryce se lo massaggiò.
«Ti avevo detto che mi stavi facendo male, idiota.»
«Oh, ma smettila! Non è niente di che! E sei tu che mi provochi!»
«Ah, davvero? Eppure in campo sembravi tu quello che voleva darmi fastidio con qualche battutina stupida. Come se mi interessasse ottenere attenzioni dalle ragazze, tra l'altro»
«Tu mi stavi ignorando! E vorresti forse dire che ti interessano le attenzioni dei ragazzi?»
«Ti stavo ignorando perché stavi facendo lo stupido, come al solito. E no, non mi interessano questo tipo di attenzioni e basta. A me interessa migliorare, cosa che dovrebbe interessare pure a te»
I due si fissarono un attimo negli occhi, poi Torch fece un sorrisetto divertito.
«Non vuoi questo tipo di attenzioni nemmeno da parte mia?»
Bryce rimase un attimo spiazzato, non riuscì a non arrossire lievemente. Non si aspettava un'uscita simile da parte del rosso e, in parte, si sentì "colto sul fatto". Non che stesse cercando le sue attenzioni in campo, ovvio. Voleva solo allenarsi, quello era vero. Ma effettivamente quel tipo di attenzioni da parte del rosso non gli sarebbero dispiaciute. Ma non pensava che Torch fosse abbastanza intelligente da capirlo e, tutt'ora, non confida nella sua scarsa intelligenza. Aveva tirato a caso, probabilmente. Voleva solo infastidirlo. Ma mentre si faceva tutti questi complessi mentali, si dimenticò di rispondere. Cosa che fece accigliare Claude, che per l'appunto puntava solo a dargli fastidio e non pensava minimamente che quella domanda potesse essere azzeccata.
«Ghiacciolino?» disse confuso il rosso, poi finalmente capì. Ghignò, evidentemente divertito. Bryce si riscosse dai suoi pensieri e distolse lo sguardo.
«Anche se fosse?» rispose alla domanda precedente, con tono freddo e piatto. La verità era che stava morendo di imbarazzo, ma non lo diede a vedere. Torch gli si avvicinò maggiormente, e l'albino non si mosse.
«Aw, se tu non mi ignorassi te le darei anche certe attenzioni~» gli sussurrò Claude all'orecchio, facendogli venire un brivido. Voltò nuovamente lo sguardo verso di lui, per dirgli di star zitto e non dire cazzate, ma non potè. Le parole gli morirono in gola quando si ritrovò il volto di Torch vicino al suo. I loro nasi si sfioravano, Bryce poteva vedere perfettamente tutte le sfumature dei suoi occhi. Claude, dal canto suo, si pentì di essersi avvicinato così tanto. Era sempre rimasto attratto dagli occhi di Gazelle ed ora che poteva vederli così da vicino, si paralizzò. Voleva semplicemente prenderlo in giro, ma non ci riusciva. Era rimasto ipnotizzato da quello sguardo glaciale, tanto da avvicinarsi di più. Quando le loro labbra si sfiorarono, Bryce fece un passo indietro. Ma Claude non lo accettò, lo prese per le braccia e lo tirò a se. Facendo così, le loro labbra si scontrarono quasi bruscamente. Ma era un bacio perfetto per loro, per i loro modo di fare. Andava bene a entrambi. Si staccarono un attimo, poi Claude lo baciò di nuovo. E un'altra volta ancora. Per stringerlo meglio, lo sollevò. A Bryce non diede fastidio, anzi. Allacciò le gambe attorno al suo bacino e poggiò una mano sulla sua guancia. Si baciarono fino a finire il fiato, quando si staccarono si guardarono negli occhi senza sapere cosa dire. Ma una cosa la sapevano, avrebbero voluto baciarsi fino a domani.

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