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Una mattina d'autunno, il vento soffiava cosi forte da far sbattere le porte e le finestre di casa. In quella giornata mi svegliai con una porta che sbatteva e un profumo di vecchio,non era una giornata come le altre. Sentii mia mamma che mi chiamava e feci finta di niente. Poco tempo dopo andai da lei come ogni mattina e successivamente mi recai a scuola con la mia amica. Finite le lezioni tornai a casa come sempre. Arrivata davanti casa mi accorsi che mancava la macchina di mia madre, ma decisi di entrare. Sul tavolo c'era un biglietto con scritto "sono fuori città" ed era strano che mia mamma era andata fuori città, anche perché non aveva un lavoro e poi la città più vicina era a 100 miglia. Quindi decisi di chiamarla ma rispose la segreteria telefonica e da lì iniziai a preoccuparmi. Le mandai 100 messaggi ma niente, sembrava svanita nel nulla e a quel punto chiamai papà.Nemmeno lui rispose ma mi mandò un messaggio con scritto :<<Non posso rispondere sono ad una riunione...Arrivo tardi>>. Me ne andai in camera, ma arrivata li', sentii un brivido freddo in tutto il corpo,come se qualcuno mi stesse guardando. Mi vidi intorno ma non c'era nessuno... Decisi allora di guardare dalla piccola finestrella che c'era nella mia camera, da quella finestrella che si voltava dalla parte del bosco,ma anche li' non c'era nessuno. Vidi solo una piccola pozza di colore rosso ma non mi preoccupai. Pensavo che qualche compagno si stesse prendendo gioco di me. Passò un po di tempo, ma le tracce della mamma non si vedevano e allora provai a richiamarla, anche perché si era fatta una certa ora. Nessuno rispose, decisi di attendere che lei mi mandasse un messaggio ma il messaggio arrivò da un numero sconosciuto. Decisi di evitarlo ,ma dopo altri messaggi pensai che fosse la mamma a contattarmi con il telefono di una sua amica ,perché forse le si era spento il telefono, ma no ,il mio pensiero era errato, non era lei,era un estraneo,ho iniziato a sospettare, di quello strano numero,perché,mi aveva scritto nel giorno dell scomparsa di mia madre,subito mi allarmai,presumendo che l'avesse rapita,a quel punto lì iniziai a domandarle,di lei,di cosa le avesse fatto,lui non rispose.Mi arrivo un altro messaggio e stavolta era lei, mia mamma,lei mi chiedeva come stessi, ma senti una porta sbattere,sicuramente non era il vento,si era calmato,ma era qualcuno,inizia a dirli tutto a mamma,dei strani messaggi e chiamate,lei mi disse che forse era mio padre,ma poi mi ricordai quello che aveva detto,che veniva tardi,sentivo il suo respiro sempre più affaticato,come se avesse corso fino a qui,è stato li che ho capito che non era mio padre,lui aveva una macchina,non avrebbe mai corso fino a qui,dissi tutto alla mamma,le rispose ordinandomi di nascondermi da qualche parte,perché lei sarebbe stata qui tra pochi minuti,aveva avuto un problema,era capitata davanti ad un incidente,non senti più il respiro pesante allora decisi di uscire dal nascondiglio e affacciarmi dalla finestrella per vedere se fosse arrivata la mamma,affacciandomi non vidi la mamma ma un ombra scura che mi fissava,decisi di riscrivere alla mamma,ma lei non rispose,decisi di scrivere a papà,lui rispose dicendo di ,non smetterlo di guardarlo,lo smisi di guardare un attimo per leggere il messaggio e lui non c'era più,risenti una porta sbattere ,e subito lo scrissi a mio padre dicendoli tutto,mi disse di uscire di casa,e subito un altro messaggio,dallo sconosciuto chiedendomi se avessi paura,io li risposi con no,e li chiesi cosa volesse da me,e che mia mamma stava arrivando lui mi rispose "la vedi non arriverà mai a casa", perché era morta,dicendomi che non riusciva ad arrivare perché l'incidente davanti a lei,era quello che aveva fatto lei stessa,li iniziai a capire perché non fosse a casa,scrissi a mio padre chiedendole se fosse vero,lui mi diede la conferma,e mi disse che stava arrivando,lo sconosciuto mi ricontatò dicendo che,scapperebbe prima che mio padre e la polizia fosse a casa mia,io le risposi che se lo fissavo non si poteva muovere,ecco mio padre è arrivato lo sento dalla stanza,dove i miei occhi sono fissi su quell'ombra nera,anche se mio padre era li,lo sconosciuto mi scrisse"tuo padre deve pagare per quello che ha fatto"io non sapevo di cosa stesse parlando e li e lo chiesi,mi disse "avevo una figlia che tuo padre ammazzò senza scrupoli" io pensavo che mi volesse ammazzare,li e lo chiesi ma la risposta fu NO,allora cosa ci faceva qui,gli domandai lui rispose "per lui,ovvio no",io li scrissi spaventata"lo ammazzerai?",lui non rispose subito alla mia ma scrisse"non siamo più soli" sentivo l'ansia salire addosso,e delle urla che provenivano dal piano di sotto,era strano perché la creatura nera era lì,sotto il mio sguardo attendo non si poteva muovere,allora chi c'era di sotto con il corpo di mio padre,decisi di fargli un ulteriore domanda che mi frullava in mente"Perché non te ne vai? mio padre è morto,ormai la tua missione è stata svolta.",lui rispose"Perché ti sto distraendo, dall'assassino che sta strisciando,adesso dietro di te",non lo vidi più mi girai e lo vidi con un coltello in mano pieno di sangue,che scendeva a occe sul pavimento in un attimo non si seppe più nulla di me.

⚠️Se sei arrivato fino a qui vole dire che non hai avuto pauro di aprire questa storia, be mo dispiace dirti che le cose che ho scritto(sopratutto quella cose che vedi il mio spirito) non e vero e tutta fantasia. Mi dispiace tante. (Anche se non si poteva credere a una storia cosi brutta)























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