parte 4

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MARTEDI
ALISSA POV

Sono le 13:20, mia madre è andata a fare la spesa e mi ha chiesto di badare a mia sorella. Sono in camera con lei,  e stiamo sdraiate sul letto a farci le coccole.
Mariasole: " chicca ma perché ci sono le valigie vicino la porta?" Chiede con una voce dolcissima.
Io: " perché chicca deve partire per una vacanza, però ti giuro che torno presto si tratta di un po' di giorni." Dico, non facendole capire che in realtà sto andando da mio padre perché mia anzi nostra madre è il suo nuovo compagno non mi vogliono.
Mariasole: "sbrigati però perché poi io dormo sola" dice ancora dolce.
Io annuisco con un sorriso.
Decido di chiamare mio padre ora che Mariasole è andata in camera sua.

Io: pronto papà
Papà: hey piccola tutto bene?
Io: sisi tutto bene, ho preparato già tutto.
Papà: vabbene a che ora hai il treno?
Io: alle otto e mezza
Papà: vabbene allora chiamami quando sei arrivata a Milano, così ti mando il mio autista.
Io: ok, a stasera
Fine chiamata

7:15
Sto mettendo le valigie dentro il portabagagli del taxi, ovviamente il tassista mi sta aiutando data la mia statura è quella delle valigie. Mia madre e mia sorella sono sull'uscio della porta, messa l'ultima valigia dentro mi dirigo verso di loro e mia madre mi dice a voce bassa "ti verrò a trovare te lo prometto" senza farlo sentire a Mariasole, io annuisco e l'abbraccio molto forte e poi abbraccio mia sorella che piange disperata.

Sono seduta dietro sull'auto che guardò fuori il finestrino, la mia Roma, i palazzi rovinati, i ragazzi che iniziano a radunarsi per le strade. A risvegliarmi da questi pensieri è la suoneria del mio telefono.
Chiamata da BELLAMIA
Jess: " Oi tutto bene?"
Io: " si.. sto andando alla stazione"
Jess: " io sono qui poi dimmi il binario"
Io: " come sei li?"
Jess: " si , non ce la facevo a lasciarti senza darti l'ultimo abbraccio"
Io: "jess non devi veramente"
Jess: "ma dai scherzi, cazzo sei la mia migliore amica, dai ci vediamo tra un po'"
Annuisco e attacco

È veramente incredibile Jessica sa sempre farmi sorprese che possono sembrare banali ma che per me valgono un mondo.
Poco dopo arriviamo alla stazione e mando un messaggio a Jessica del binario dove sarei dovuta andare. Prendo le valige e mi dirigo li.
Appena sono in mezzo a tanta gente trovo la mia migliore amica che corre verso di me piangendo per la mia partenza e abbracciandomi subito dopo.
Io: " hey andrà tutto bene, vedi che a natale ti faccio venire da me e passiamo tutte le festività insieme, te lo prometto" le dico facendomi cadere una lacrima sul volto

Jess: " dimmi che non mi rimpiazzerai mai con nessuna, dimmelo" dice prendendomi il viso tra le mani

Io: " Jessica, tu sei unica. Certo mi farò altre amiche questo è ovvio ma una come te o meglio di te non esisterà mai, e no, non ti rimpiazzerò mai con nessun'altra" le dico sorridendogli dolcemente

Jess: " ti voglio bene e ora vai che il capotreno sta fischiando" dice abbracciandomi un ultima volta
Mi dirigo verso l'interno del treno e appena mi siedo vedo Jessica ridere e salutarmi.
Poco dopo vedo un volto familiare dirigersi verso i sedili che mi sono vicini e quando realizzo mi sorge un sorriso sulle labbra.
È Luca.
Luca: "vedo che alla fine ci incontriamo sempre" dice sghignazzando

Io: " già, e vedo che tu non riesci a starmi lontano"

Luca: " si può essere , ma questo è il mio posto c'è scritto qui" dice mostrandomi il biglietto
Io rido seguita da lui.

Le ore passarono in fretta e quando mi sveglia pensai che fosse stato meglio non svegliarmi per il piacere.
Sono sul petto di Luca mentre lui mi accarezza la guancia con una mano e l'altra la tiene sul mio fianco.
Luca: " dobbiamo scendere siamo arrivati"

Io: " già.." dico con un tono triste sapendo che non avrei più rivisto Luca. D'altronde noi non siamo nulla però quando sono con lui sento un'emozione indescrivibile è come se il resto delle cose sparisse e io mi ritrovo solo con lui.

Luca: " che succede" domanda cercando il mio sguardo che è rivolto verso il basso

Io: " nulla"

Luca: " dimmi che c'è", dice tirandomi per il braccio mentre mi alzavo
Sospiro ma faccio uno di quei sospiri veramente lunghi e mi butto.
Io: " è che io e te sicuramente non ci vedremmo più, tu hai i tuoi amici le tue tipe bellissime che ti fai ogni giorno, e pensare che non posso vederti neanche per un secondo mi fa male, a te non ti interesserà nulla perché sono una semplice fan, ma io quando sto con te sento le farfalle nello stomaco e mi sento bene. Dico tutto d'un fiato. Ma tu sei una cogliona dico fra me e me.

Luca: "ascolta, tuo padre dove abita?" Mi chiede mentre ci dirigiamo verso l'uscita del treno

Io: "via Alessandro Magno ma perché?"

Luca: " ma no nulla così era per uscire da quella conversazione imbarazzante" dice continuando a camminare verso l'uscita della stazione.
Io lo guardò con molta tristezza dopo quello che ha detto però dai su, alla fine neanche ci consociamo che mi potevo aspettare.
Appena vedo l'auto che ha mandato mio padre saluto Luca.

Luca: " ci si vede allora, magari il destino ci farà incontrare in qualche supermercato stavolta" dice ridendo

Io: " non fare il cretino, dai allora ciao"  dico facendo notare molto la tristezza che invade la mia faccia a Luca.
Mi giro e neanche il tempo di fare un passo che mi ritrovo avvolta tra le braccia di Luca.

Luca: " ti voglio bene" dice baciandomi la testa.
Oh mio Dio Luca D'orso che dice ti voglio bene ahahah non lo potevo immaginare.
Io le rispondo solamente con un sorriso affettuoso e con un cenno di manco mentre mi dirigo verso la macchina

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