capitolo 2

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Hideki Jimin

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Hideki Jimin

Appena sveglio, Jimin non poté non sorridere alla vista dell'angelo addormentato. Erano ormai anni che non dormiva abbracciato con qualcuno. I suoi genitori erano sempre in viaggio a causa del loro lavoro, e parlando di amicizia... beh, nessuno si interessava veramente a lui.

Si staccò dalla presa di Hideki cercando in tutti i modi di non svegliarlo, ma quest'ultimo mugugnò aprendo gli occhi e sorridendo leggermente. "Buongiorno" disse con una voce che fece arrossire l'umano. "Buongiorno, Hideki" rispose Jimin.

[...]

Appena finito di prepararsi uscirono di casa.

"Ma quindi" iniziò a parlare il ragazzo "Gli altri non ti possono vedere, giusto?". Hideki annuì.

"È meglio che tu non parli con me quando stai in pubblico, ti prenderanno per pazzo." rispose ridacchiando. Jimin fece spallucce "Non che mi interessi." e Hideki, appena sentì le parole dell'umano, non poté non sorridere dalla dolcezza di quest'ultimo.

[...]

Arrivò la ricreazione. L'unica materia che piaceva a Jimin.

"Finalmente" disse prendendo il suo panino.

"Che mangi?" chiese Hideki svolazzando per la classe. "Per caso sei cieco?" disse mostrando il suo panino. L'angelo si avvicinò e diede un morso.

"Esagerato! Guarda quanto ne hai preso!"

Per i suoi compagni quella scena era assolutamente inquietante. Insomma... un ragazzo che morde il proprio panino per poi dare la colpa ad un altro ragazzo che non esisteva manco, beh... era sicuramente da pazzi.

"Ma l'hai visto?" sussurrano alcuni suoi compagni.

"Poverino" continuarono "Come si è ridotto".

"Sarà causato dal troppo stress per tutti quei ragazzi che si sfogano con lui"

Jimin alle loro parole non ci faceva caso, non gli importava più di tanto. Hideki, a differenza sua invece, si stava innervosendo; ma essendo un angelo doveva avere pazienza e doveva sottostare alle loro parole. "Scusa" disse a Jimin, sedendosi davanti all'umano.

"Per?" chiese quest'ultimo alzando un sopracciglio.

"Aish, smettila" sospirò grattandosi la testa. "Smettila di parlarmi in pubblico, ti creerai problemi."

"Ti sembra che me ne importi qualcosa?" chiese dando un altro morso al suo panino.

"No- ma a me importa eccome" disse facendo un'espressione dolce e preoccupata allo stesso momento. "E va bene" rispose Jimin, finendo quella che era la sua merenda. "Lo faccio soltanto perché a te interessa". Hideki annuì sorridendo.

[...]

Hideki  Yoongi

Yoongi era amico di Hoseok, e in quanto suo amico sapeva tutto di tutti.

Jung Hoseok era conosciuto da molti in quell'istituto. Le persone ci facevano amicizia volentieri. Spettegolavano di chiunque ci fosse e, ovviamente, quest'ultimo andava a parlarne con Yoongi.

In quegli ultimi giorni si parlava soltanto di Jimin. Jimin di qua, Jimin di là...

Yoongi ne stava avendo abbastanza.

Perché poi chi tappava la bocca ad Hoseok? Nessuno. Ecco chi.

"Ma la vuoi smettere?" chiese il maggiore, avendone abbastanza "Non so manco chi sia sto povero cristiano. Adesso mi resta che tu mi dica quanto ce l'abbia lungo."

"Uh, lo vuoi veramente sapere?" chiese Hoseok guardandolo stranito.

"No!" sospirò "Era un modo di dire, coglione."

"Okay, ma resta il fatto lu-"

"HOSEOK BASTA." urlò facendosi sentire dai vicini. "SE PARLA DA SOLO NON SONO CAZZI NOSTRI. VIVI E LASCIA VIVERE."

"Yoongi-"

"NO HOSEOK, NO. SE VUOI PARLARE DI LUI FALLO PURE, MA NON IN MIA PRESENZA." e appena finì, uscì sbattendo la porta della casa del suo amico.

[...]

Hideki  Jimin

Hideki non aveva aperto bocca era paralizzato. Non sapeva cosa e come rispondere alla domanda dell'umano.

A Jimin fu spiegato il motivo per il quale il giorno precedente si fosse mostrato, ma quest'ultimo gli fece una domanda alquanto strana.

"E se mi dovessi innamorare di te?"

"U-uh?" chiese facendo finta di non averlo sentito.

"Ho chiesto: e se mi dovessi innamorare di te... cosa accadrebbe?" richiese giocando con una penna.

"Questo... questo non lo so. Perché chiedi? Ti sei innamorato?"

"Io? Nah. Ci metto anni ad innamorarmi, puoi stare tranquillo" disse sorridendo.

Jimin l'aveva chiesto per sicurezza. Non era sicuro di voler essere aiutato a trovare l'anima gemella. Non voleva innamorarsi, soprattutto ora che aveva Hideki con sé.

Era curioso di cosa potesse accadere una volta innamorato di un angelo, ma sentita la risposta di quest'ultimo... Jimin pensò che non potesse mai sapere la risposta.

Hideki, diversamente, sapeva benissimo cosa poteva e cosa non poteva dire in quanto angelo. Poteva benissimo rispondere all'umano. Poteva benissimo raccontargli di cosa e di quali terribili catastrofi sarebbero capitati ad un umano ed un angelo se si fossero innamorati; ma vedendo la dolce espressione innocente di quest'ultimo... egli non riuscì a dirgli la verità, optando col mentirgli.

Entrambi si diedero nuovamente la buonanotte abbracciati. Un'altra notte era passata, ma questa volta con dei sentimenti diversi.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 12, 2020 ⏰

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