il suo profumo chanel n.5

chapter 2

Ero appena tornato a casa. La mamma era più ubriaca del solito ed era anche più arrabbiata. Mi guardava e piangeva, continuava a ripetermi che era stata in pena per me ma io, non facevo altro che pensare alla ragazza della disco. Era come se mi avesse stregato. Senza nemmeno ascoltarla, dileguai la mamma e andai a dormire anche se il sonno sembrava fosse sparito. Solo poche ore dopo era mattino ed io, non avendo più sonno, andai a correre vicino al mare. Quando ero più piccolo mio papà mi ci portava sempre e finivamo bagnati dalle onde. Mi divertivo molto ma adesso non so nemmeno dove sia papà. Mi resi conto troppo tardi che avevo urtato una ragazza piuttosto familiare. Lei mi sbraitava addosso ed io ebbi un flashback. Era la bellissima ragazza della discoteca. Ero troppo imbarazzato quindi chiesi scusa e tornai a casa. (…) 
Erano passate ben 3 settimane da quell’incontro ed io non ero riuscito a togliermela dalla testa. Ero appena entrato in disco con i miei amici, se così si possono chiamare. Era il mio sedicesimo compleanno ed io non ero felice per niente. Avrei voluto soltanto tornare a casa e non uscire più. Ballavo, bevevo e mi strusciavo. Ero ormai ubriaco marcio ma a me non importava nemmeno di come fossi tornato a casa domani. Avevo un mal di testa atroce e in quel momento avrei solo voluto buttare giù un altro shottino di quella roba viola. Guardai il mio polso e l’orologio segnava le 5 del mattino. Mia madre mi avrebbe ucciso di sicuro ma a me, non importava per niente. Uscì da quel posto solo alle 7 del mattino e finalmente respirai l’aria pulita del mattino. Oggi non sarei andato a correre e non avrei pensato a papà che probabilmente, non ricorderà nemmeno del mio compleanno. Erano ormai le cinque del pomeriggio e io avevo pochissima voglia di festeggiare. Andai in salotto per prendere una coperta e sul divano c’era mia mamma che, con la sua voce sottile, mi cantava la solita canzone di compleanno. Forse dovrei imparare a dimostrarle di più il mio affetto.