PARTE UNO

17 0 0
                                    


"Pensando, assumono nobili pose da grandi sfingi

accorciate in fondo a solitudini

e sembrano addormentarsi in un sogno senza fine"

Charles Baudelaire – I Gatti

Ho avuto molte forme e nomi. Molti non sapevano cosa e perché fossi lì con loro. Osservare senza poter fare qualcosa per aiutare veramente. Sono stato il compagno di streghe fin da che ho memoria. E i ricordi sono veramente tanti. Quando il mondo magico aveva cominciato a parlare di una giovane strega, cresciuta all'oscuro della sua natura, le mie orecchie si erano subito interessate. Le voci dicevano che la ragazza era una discendente di Marguerite Blanche.

Marguerite era famosa per la sua bellezza. La sua pelle bianca risplendeva sotto la luce tenue della luna, potevi perderti dentro i suoi occhi scuri e i suoi capelli erano scuri come il fondo di un ruscello. Tutti la invidiavo. Tutti ne erano innamorati, ammaliati e, per questo, le altre donne cominciarono ad additarla. Non poco tempo dopo il mio arrivo, iniziarono a chiamarla Dame Blanche. A lei piaceva questo soprannome. Lei che era sempre stata affascinata dal folklore francese. I popolani la detestavano e la tenevano a distanza, non solo fisicamente, anche politicamente. Non aveva né diritti né doveri. Mentre, invece, i giovani signori della zona si servivano delle sue abilità per sapere su quale affare era meglio imbarcarsi, se avessero avuto una discendenza e chi, troppo paranoico, voleva assicurarsi che non cercassero di avvelenarlo.

La sua bellezza era pari alla sua forza. Mi avevano mandato da lei promettendomi una strega con un lato selvaggio. Questo era quello che cercavo nelle mie protette. Donne che fossero buone, dolce alla luce del sole e feroci, indomabili quando la luna le illuminava. La mia famiglia ha sempre e solo servito donne di questo tipo. Marguerite aveva un potere inimmaginabile. La natura si era concentrata in un'unica persona. Padroneggiava tutti gli elementi con estrema facilità. Ma, se non sei nello stato d'animo ottimale, questi poteri rischiano di ucciderti dall'interno. E così successe. La sua fragilità le costò la vita. La solitudine le costò la vita. Il non poter mettere in pratica quello che conosceva perché nessuno la voleva far avvicinare ai propri figli. State lontano! Il diavolo le fa visita! La stupidità umana non aveva paragoni. Qualunque cosa non capissero era la diretta conseguenza di un atto del Diavolo. Chissà cosa avrebbero pensato di un gatto che, solo in casi di estrema necessità, resuscita le proprie streghe.

Una notte, un urlo squarciò il cielo della Normandia, simile al rombo di un tuono. La casa di Marguerite era un quello che, molto dopo, avrebbero definito cottage. Girandomi intorno non vedevo altro che i suoi fiori appesi a testa in giù per essiccarsi. Subito non mi preoccupai. Sapevo che la notte Marguerite usciva per andare a trovare un amico. E sapevo che, alle prime luci dell'alba, lei sarebbe tornata. Ma, al secondo urlo, comincia a preoccuparmi. Uscì piano dalla casa e seguì il suo odore fino ad una piccola radura nel bosco dietro la casa. Marguerite era affetta da crisi a cui nemmeno io sapevo dare un nome. Quella notte, una crisi me la portò via. Quando riuscì a raggiungerla, un groviglio di rami a proteggeva e il fuoco segnava il confine oltre il quale nessuno poteva addentrarsi. Il vento soffiava forte e i tuoni squarciavano il cielo. Non potevo fare niente. La guardavo sgretolarsi davanti ai miei occhi e non potevo fare nulla. Aveva accumulato così tanto dolore e solitudine che, mescolato con la sua forza distruttrice, non riusciva più a sopportarlo. Il mio continuo miagolare riuscì a raggiungerla quel poco da far abbassare il fuoco e farmi entrare. Il suo viso era sfigurato dalle lacrime e i suoi splendidi occhi scuri erano circondati da profondi segni rossi. La vidi accucciarsi sul terreno e accostare la sua fronte alla mia.

"Mi dispiace. Vorrei essere più forte" - lo sei. Quella notte, la Luna si prese la mia migliore amica. Marguerite svanì in un grande rogo. Non urlò di dolore. Anzi, morì con il sorriso sulle labbra. Finalmente era libera di essere sé stessa.

CagliostroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora