I ragazzi continuano a fissarmi quando sono in corridoio e, quando si accorgono che li sto guardando anche io, scappano come delle furie.
Lydia, non mi parla.
Scott, non mi parla.
Stiles, non mi parla.
Andiamo bene direi.
Stiles ha una fidanzata, Scott anche.
E io sono sola, sola come un pesce in una piccola ampolla di vetro.
È proprio così che mi sento, a lezione sento i suoni ovattati anche se prendo sempre buoni voti.
E così, adesso, mi ritrovo sul mio letto a fissare il soffitto.
Mia madre e mio padre sono a lavoro e io fisso insistemente il bianco del mio soffitto.
Sento il campanello suonare, mi dirigo verso la porta d'ingresso.
Apro e mi ritrovo...
"Stiles?!" Urlo.
"Ciao" dice impassibile.
"V-vuoi entrare?" Chiedo.
Annuisce e lo faccio sedere sul mio divano.
Mi siedo a fianco a lui.
"Come mai sei venuto?" Chiedo guardandolo mentre mi scruta.
"Sai, Aury, sei sempre bella"
Arrossisco.
"Non ho mai smesso di pensarti da quando te ne sei andata e mi hai detto << di' a Scott che vi amo>>. Non mi dimenticherò mai di quella frase, come non mi sono mai dimenticato di te." Dice guardandomi con i suoi occhi ambrati.
"Sono venuto qui per chiederti di parlarmi di te, di quello che hai fatto in questo periodo. Se non riesci a convincere me, non riesci a convincere nessuno"
Sospiro.
"Sai, in questo periodo mi sento triste, costantemente. Perché? Bè, Allison è morta, tu non mi parli, Scott non mi parla e Lydia neanche. Non pretendo che mi perdoniate, assolutamente. Probabilmente avrei potuto anche aiutarvi con il Nogitsune, calcolando che era un demone come me. Calcolando che io sono come eri tu." Ammetto.
"In che senso sei come ero io?" Chiede incuriosito.
"Hai presente quando sentivi qualcuno dentro di te?"
Annuisce.
"Ecco. Io a volte ho una seconda personalità, che a volte mi fa avere istinti persino suicidi." Ammetto triste.
Spalanca gli occhi.
"Io riesco sempre a bloccarmi prima di fare qualcosa di cui potrei pentirmi. Il dottore mi aveva avvisata più volte su questo effetto. Mi ha anche detto che c'è un modo per mandarlo via" sospiro.
"Quale?" Chiede.
"Trovare la mia anima gemella"
"Come si fa a...a trovare l'anima gemella?" Chiede.
"Credo che si capisca e basta. C'è un momento in cui entrambi, sia che siano umani o meno, sentono come una carica di energia. Non so né come, né quando possa succedere."
Annuisce.
"Sai, mi sei mancata" dice.
Sorrido debolmente.
"Posso vedere i tatuaggi?"
Titubante, avvicino i polsi a lui.
"Sarcasmo..." Dice sorridendo.
Abbasso la testa.
Lui mette due dita sotto il mio mento.
"Quindi...come va con la tua ragazza?" Chiedo quando siamo pericolosamente vicini.
"Chi? Malia. Ah no, no, no. Non siamo più fidanzati da qualche mese. È Scott che è ancora fidanzato" dice scuotendo la testa, facendo scontrare in mio naso contro il suo.
"Sei bella" mi dice.
"Sei bello" gli dico.
"Sai, c'è stato un periodo, l'anno scorso, in cui ti ho seriamente amata" ammette sussurrando.
"Anche io ti ho amato" sussurro.
Lui annuisce e va verso la porta.
Mi saluta ed esce.
"E ti amo ancora" dico quando è troppo lontano per sentirmi.
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My Demon|| Stiles Stilinski and Scott McCall
Fanfic*sequel di My Angel|| Stiles Stilinski and Scott Mccall* demone /dè·mo·ne/ sostantivo maschile Spirito interposto fra il mondo del divino e quello dell'esperienza sensibile, partecipe e dispensatore di facoltà soprannaturali o ispiratore di passioni...