Capitolo 1

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Nicolas stava montando il video per il giorno dopo, era ormai sera e ciò significava solo una cosa: era in ritardo sulla tabella di marcia stabilita, stranamente, da Dario. Ma Cesare sapeva che non gli conveniva commentare, dalla faccia del piccolo quel video sembrva particolarmente pesante e la probabilità che fosse colpa sua era abbastanza elevata; quindi preferì restarsene sulla sua sedia e guardarlo contrariato.

Dopo qualche minuto la sua impazienza si fece risentire e decise che per evitare di essere mandato a quel paese dall'amico spazientito dalla sua insistenza avrebbe fatto qualcosa, un caffè era l'ideale: utile ma anche un segnale bello chiaro per far sapere che lui aveva fretta.

Si avvicinò da dietro circondando le spalle dell'altro con il suo braccio, non era poi così difficile, mentre con l'altra mano gli porse la tazzina.

-Non fare così, sei tu che ti sei proposto di restare e accompagnarmi a casa. E poi il caffè avresti dovuto berlo tu prima di questo video, guarda qui: ti sei letteralmente impallato, io come dovrei far filare il tutto?-

Appunto, se ne sarebbe dovuto restare seduto, magari giocare un po'. Valutò per un attimo di andarsene davvero, però non era da lui lasciare le cose in sospeso quindi decise di vincere la discussione nell'unico modo che conosceva.

Poggiò la tazzina sul tavolo facendo attenzione che non fosse troppo vicina al computer, se si fosse rotto Nic avrebbe dovuto ricominciare a montare da capo e non se ne sarebbero andati mai più, a parte che forse non sarebbe stato troppo felice di avere un computer rotto. Gli sfilò le cuffie per poi sussurrargli all'orecchio: -Sì, ma pensavo che avremmo fatto altro-.

Aveva vinto, ne era sicuro.

Ora Nicolas avrebbe lasciato stare quel maledetto video e si sarebbero concetrati insieme su qualcosa di più stimolante. Sentiva la tensione dell'altro sotto di lui.

-Cesi devo finire qui, lo sai-

Probabilmente anche i vicini avevano sentito quello sbuffo e ora si stavano chiedendo cosa stava succedendo alle undici di sera sotto casa loro, un bel nulla.

Dopo due ore di lavoro per uno e infastidimenti sempre più creativi per l'altro il video era finalmente pronto, Cesare aveva preso in considerazione più volte di lasciarlo in studio a dormire sul divano mentre lui tornava a casa, con tanto di linguaccia. Però il suo lato gentile aveva sempre preso il sopravvento ed era restato con lui.

-Comunque avresti anche potuto lavorarci domani prima delle riprese, carichiamo alle 14, sai?-

-Mi sarei dovuto alzare presto e non è un'opzione contemplabile, poi domani non ci saresti stato tu a fissarmi- 

L'ultima parte era stata condita con un sorriso enorme e occhi spalancati, un po' troppo finto innocente perfino per gli standardi di Nicolas che venne leggermente spinto in macchina al più grande.

Il viaggio in macchina fu traquillo, come al loro solito Nic metteva una canzone che poi veniva cambiata sempre prima che finisse. Ormai conosceva la strada per casa dell'amico e in venti minuti erano arrivati, Cesare si fermò vicino alla porta, le luci di casa erano spente visto l'orario ed i due ragazzi si guardarno per un attimo prima che Nicolas aprisse la portiera.

-'Notte-

Spigoli || CesolasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora