Cesare era convinto che arrivare in orario in studio solo per poi mettersi a dormire sul divano non potesse contare come puntialità, e questo non aveva assolutamente nulla a che fare con il fatto che Nicolas l'avesse ripreso per i dieci minuti di ritardo la mattina. Proprio per questo la sua decisione di andare ad abbracciarlo sul divano era dettata solo dalla voglia di infastidirlo.
Sentendo l'altro stendersi accanto a lui Nicolas produsse un suono che probabilmente avrebbe dovuto indicare uno scontento, ma visto che a ciò non seguì nulla Cesare decise che non era un problema e lo abbracciò sistemando la sua testa nell'incavo della spalla. Doveva ammettere che stare così era davvero bello, molto meglio di dormire con un cuscino, e poi visto che gli altri non sapevano cosa c'era tra di loro, non che loro avessero un'idea precisa, erano gli unici momenti in cui potevano avere una parvenza di intimità al di fuori della camera da letto.
Peccato che fossero lì per lavorare e il gesticolare di Nelson dall'altra parte della stanza significava che stavano per ricominciare le riprese, il maggiore si alzò spingendo leggermente Nicolas giù dal divano per fargli capire che era ora di svegliarsi, anche se spettava che non dormisse più da quando si era messo lì con lui. Il video del giorno ero uno dei suoi preferiti: "Verità o Bugia", detto anche l'unico nel quale riuscisse a battere il compagno.
Le risate degli altri stavano facendo ricredere il ragazzo che senza esitazione aveva deciso che avrebbe assaggiato lui quel piatto, ma a quanto pare la sua scelta non era affatto condivisa, perfino Nels stava festeggiando di non doverlo mangiare lui, e si sa che quando si parla di cibo lui non si tira mai indietro. Eppure un panino di pasta al cioccolato non gli sembrava così male, strano sì, ma dopotutto aveva sicuramente già mangiato di peggio.
Nemmeno il tempo di esprimere a voce i suoi pensieri, positivi, che Nicolas aveva abbandonato la seconda camera ed era dietro di lui con un sorriso adorabile pronto a finirgli il sandwich, e Cesare non aveva intenzione di opporsi. Spostò leggermente la sedia per farlo mangiare sul tavolo comodamente, ma evidentemente il suo gesto venne frainteso e si ritrovò il piccolo sulle ginocchia a mangiargli il panino dalle mani.
-Cesare la riunione!-
Giusto, la riunione, rimise in casco al suo posto contrariato, la mattina era uscito in moto per evitare di peggiorare il ritardo e ora non aspettava altro che risalirci, portandolo a dimenticarsi di dover restare in studio per minimo altre due ore. La velocità non era l'unico aspetto positivo dell'andare a lavoro in moto, anche il fatto che vestito così Nicolas non gli togliesse gli occhi di dosso non guastava, decise che già che c'era potevano giocare un po' e si sedette accanto a lui.
Cesare non osava girarsi a a gurdare Nicolas mentre risaliva con la mano la sua coscia, ma dalle occhiare che riusciva a lanciargli e quello che sentiva era probabilmente bello teso, avrebbe pagato per potersi godere a pieno la sua espressione pietrificata. Gli altri stava discutendo dell'argomento del prossimo salotto, coperto dalle loro voci Nicolas sussurrò un: "Cesare" con tono innervosito per fargli capire di smetterla, tentativo miserabilmente fallito, anzi, ciò lo spinse a rimanere fermo così e mettere su un sorriso soddisfatto.
Ritrovarsi Nicolas a pochi centimentri che ti fissa mentre cerchi di lavarti le mani ha un qualcosa di mistico, soprattutto se sai che il motivo del suo broncio sei tu.
-Stasera ho casa libera, i miei e mia sorella sono finalemnte andati a trovare il prozio dei gufi. Passi da me?-
Cesare annuì sorridendo e si abbassò per lasciargli un bacio a stampo.
-Certo, mi cambio un attimo e arrivo-
E rimase lì, con le mani ancora bagnate, a pregustarsi la serata.
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Spigoli || Cesolas
FanfictionNicolas e Cesare sono amici, ma forse un po' di più, ma è meglio non chiedere. I primi tre capitoli sono collegati tra di loro, dopo diventa semplicemnte una raccolata di one shots.