«È stata una pessima idea», borbotto, sfregando le mani sulle braccia. L'aria fresca della sera mi fa rabbrividire e dal marciapiede fisso come un cane bastonato, l'insegna luminosa del Déjà-vu.
Non ce la posso fare.Scorro la lunga fila di persone che stanno aspettando di entrare, mentre dentro di me un moto di agitazione mi destabilizza. Deglutisco rumorosamente, saranno più di trenta.
Fuori. Figuriamoci dentro.
Non ce la posso fare.«Dovevo fingere di avere l'influenza», continuo, «O un virus mortale, tipo quelli alieni e geneticamente modificati»
«Piantala, Mimi!», Kelly mi tira una manata sul braccio ed assottiglia gli occhi blu, riducendoli a due fessure.
«E smettila anche di guardare quei film fantascientifici. Lo sai che ti fanno venire gli incubi», sibila.«Scusa, è colpa dell'ansia», piagnucolo, torturandomi le mani.
«Santo Faustino, aiutami tu», la mia amica ruota gli occhi al cielo e si sistema la spallina del suo vestito; osservo il tessuto scarlatto che risalta le forme generose del suo corpo, mentre i tacchi dorati la fanno sembrare più alta di quello che è in realtà. L'ombretto nero le enfatizza il colore blu degli occhi e il rossetto rosa perla, conclude un trucco da far invidia alle star.
«Sei stupenda», le dico sorridendo.
«Anche tu non scherzi, dolcezza!», strizza un occhio indicando i boccoli che mi sono fatta ed il mio sorriso si tramuta in una smorfia, quando abbasso lo sguardo sul mio abito; per l'occasione ne ho scelto uno in pizzo bianco, con un fiocco nero sotto il seno ma adesso, accanto a lei, temo che la mia seconda scarsa non potrà mai sortire lo stesso effetto del suo.
Pensa positivo, Michelle: almeno hai la pancia piatta.
«E visto che ci siamo messe in tiro...», prosegue lei, «Perché non ci concentriamo su quei due gran fighi, con cui siamo venute?», fa un cenno verso Josh ed il suo amico "bello-ma-stronzo", che a pochi metri di distanza, stanno parlando con il buttafuori.
«Hai ragione», annuisco con convinzione, guardando l'ex giocatore di basket; stasera indossa dei pantaloni chiari, stetti sulle gambe, ed una camicia celeste che sembra essergli stata cucita addosso, mentre i capelli castani tirati in su con il gel, lasciano scoperto il viso abbronzato.
Non ce la posso fare.Soffio un po' d'aria fuori dalla bocca, portando poi la mia attenzione sul moro al suo fianco che, in netto contrasto con Josh, indossa dei jeans scuri sotto ad una semplice maglia bianca. Beh, semplice si fa per dire... È così aderente che lascia poco spazio all'immaginazione.
Attorciglio distrattamente una ciocca di capelli ramati intorno all'indice, e mi incanto a guardare il modo in cui il moro avvicina la sigaretta alle labbra: socchiude le palpebre, godendosi quel veleno che gli entra nei polmoni e pochi secondi dopo le riapre, mostrando quegli specchi d'acqua che ha al posto delle iridi.
Non dovrei guardarlo, il fumo mi fa anche schifo, però trovo ammirevole come riesce a produrre perfetti cerchi concentrici. Dev'essere l'unica sua qualità, visto che quel tipo non è altro che un vero cafone.E non lo dico tanto per dire.
Quando sono venuti a prenderci, il signorino nemmeno mi ha degnata di uno sguardo, concentrandosi unicamente su Kelly e Donovan che, al contrario suo, mi ha parlato e sorriso per tutto il tempo. Non che io abbia spiccicato granché, per carità, ma almeno l'ho salutato.
Io. Lui, no.I miei pensieri vengono interrotti dal soggetto in questione, che dopo aver spento il filtro sotto la suola delle scarpe, solleva quegli occhi cristallini dritto su di me; dilato le pupille, colta in flagrante, ma lui non sembra essere turbato dal mio gesto.
Anzi, lo prende come un invito a ricambiare il favore...
Il suo sguardo scivola sul mio collo, accarezzandone ogni centimetro di pelle fino alla scollatura a cuore del mio vestito, poi slitta sui fianchi e scende lentamente sulle gambe nude.
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Come il canto della Sirena
Romance~IN CORSO~ *Tutti i diritti riservati* (Certificazione Patamu) 🔞 vietato ai minori. "Possono due melodie opposte, creare una perfetta sinfonia?" Data inizio: 26/03/20