往ぐクカ。
boku no hero academia
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❝ Ti prego Kacchan prendi la mia mano perché...
perché...
questa volta non la lascerò andare!- ❞
(𝐛𝐚𝐤𝐮𝐠𝐨) (𝐦𝐲 𝐡𝐞𝐫𝐨 𝐚𝐜𝐚𝐝𝐞𝐦𝐢𝐚)
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02
いまいっぽ
(one step back)
Il bollitoreelettricofra i due uomini emise due acuti suoni ravvicinati, illuminandosi brevemente.
Yagi Toshinori, una volta conosciuto come All Might, il Simbolo della Pace, si sporse sul bordo del divano facendo leva con le braccia prima che Kitaro lo fermasse.
"Permetti?" si offrì l'uomo sorridendo cordialmente, con un cenno della testa indicò le due tazze poste sul tavolino di fronte a loro, ma i suoi occhi dorati indugiarono per un momento sulle gambe del vecchio amico. Apparivano così fragili e magre.
Sebbene preso di sorpresa, alla fine Toshinori annuì, serrando la mascella con uno schiocco della lingua.
Kitaro vide gli occhi di All Might abbassarsi sulle proprio mani, scheletriche e tremanti, prima di serrarle sul tessuto dei pantaloni. Hoshikuzu abbassò la testa, fingendo di non vedere quel momento di debolezza, mentre lentamente versava l'acqua calda del bollitore nella tazza dell'amico.
Il silenzio si protrasse a lungo all'interno dell'accogliente sala insegnanti in cui Toshinori lo aveva fatto accomodare. Il lieve scorrere dell'acqua che si infrangeva sul fondo della ceramica riecheggiava fra di loro con l'intensità di una cascata.
Nessuno dei due sembrò voler infrangere quella pace.
Gli occhi infossati sul volto scarno di Yagi si fissarono su una piccola foglia di tè verde che galleggiava nella tazza di fronte a lui, disturbando la superficie del liquido.
Kitaro lo osservava in silenzio, sapendo fin troppo bene cosa stesse passando per la testa dell'amico.
La foglia di tè affondò, sparendo sul fondo e Toshinori emise un sospiro, serrando con forza la presa sulle sue gambe fino a far sbiancare le nocche.
"Curioso il tempo non credi?" si incrinò la sua voce alla fine, mentre un sorriso gli increspò le labbra, senza che raggiungesse gli occhi "L'ultima volta che ci siamo visti ero al culmine della mia carriera e guardami ora..." Yagi rise piano, coprendosi il volto con una mano fasciata dalle bende "definirmi le ceneri di quello che ero sarebbe una definizione ancora troppo gentile. Ormai dell'uomo che hai conosciuto non è rimasto più nulla"
La verità era che entrambi non erano più i giovani ragazzi scapestrati e senza pensieri di molti anni fa.
La vita li aveva cambiati profondamente entrambi. Il destino però, era stato meno clemente con Yagi Toshinori. Ogni battaglia aveva lasciato un segno indelebile sul suo corpo martoriato, un tempo emblema della forza, scudo per gli innocenti.