La prima settimana trascorse in fretta e i due coinquilini non si incontrarono quasi mai se non la sera prima di mettersi a letto.
Essendo i primi giorni Jimin stava ancora cercando di abituarsi alla nuova routine e al nuovo ambiente e essendo uno studente modello, anche se dal suo atteggiamento non sembrava, si era già messo sotto con lo studio per essere avvantaggiato nei possibili futuri test.
Lo stesso valeva per il maggiore, che anche se conosciuto per il suo cattivo carattere, era anche conosciuto per essere il primo della classe e di certo non se ne stava con le mani in mano.
Jimin molto spesso usciva un'ora prima dell'inizio della lezione, poiché purtroppo passava le notti in bianco a causa della paura di avere altri incubi e recuperava alcune ore di sonno appena tornava dopo pranzo e quando era sicuro che il maggiore non ci fosse.
Jungkook anche se molto impegnato con lo studio, essendo il suo terzo anno, teneva comunque un occhio su quel biondino e aveva notato come la notte non dormisse mai, quando anche lui non riusciva ad addormentarsi subito o si svegliava quando aveva sete. Aveva deciso fosse il momento di chiederne il motivo al diretto interessato, così quella domenica mattina quando si svegliò e lo trovò in cucina, decise di affrontarlo.
"Buongiorno piccoletto" gli disse.
"Buongiorno, senti... penso che abbiamo iniziato con il piede sbagliato. So di essere un po' scontroso alle volte, perciò volevo farmi perdonare e ti ho preparato la colazione."
Quello che Jimin gli disse lo lasciò senza parole, non se lo sarebbe mai aspettato e ne era piacevolmente sorpreso, ma si riprese subito quando notò lo sguardo stanco del minore.
Jimin si accorse di quello sguardo e subito gli domandò se avesse qualcosa in faccia, il tutto abbastanza imbarazzato, in quanto non era suo solito dover interagire con le persone di sua spontanea volontà.
Jungkook quindi lo guardò serio e gli disse:
" Dobbiamo parlare."Il minore era un po' sconcertato da quel tono decisamente troppo serio, ma annuì e seguì il maggiore in soggiorno.
Una volta seduti uno di fronte all'altro sul divano e a gambe incrociate i due si guardarono negli occhi e rimasero in silenzio per alcuni secondi al quanto imbarazzanti.
Jungkook accorgendosi della situazione decise di parlare.
"Senti Jimin, è vero, abbiamo iniziato con il piede sbagliato e voglio essere sincero, non me ne frega molto delle persone..."
A quelle ultime parole Jimin sbarrò gli occhi, ma Jungkook continuò.
"... ma stranamente di te mi importa e sinceramente non ne so nemmeno io il motivo, perciò andrò dritto al punto..." prese un breve respiro "perché non dormi?"
Jimin di certo non si aspettava una domanda del genere e Jungkook capì di averlo sorpreso, perciò aggiunse "sei libero di non dirmelo se non v-"
"Faccio degli incubi" venne interrotto da Jimin che non appena si accorse di aver rivelato uno dei suoi segreti, uno di quelli di cui neanche i suoi genitori ne sono a conoscenza, iniziò a guardarsi intorno al quanto imbarazzato dalla situazione.
Jungkook ci mise un po' a processare ciò che il minore gli disse, ma quaando ssi riprese gli chiese: "Che tipo di incubi?"
Era un po' incerto perché non era sicuro che Jimin si sarebbe aperto con lui, ma tentar non nuoce, giusto?
Jimin al ricordare quegli odiosi incubi che si ritrovava a fare ogni notte strinse gli occhi, come per cercare di non piangere e il maggiore lo notò.
Il piccolo ragazzo prese quindi un profondo respiro e senza guardarlo negli occhi gli disse: "Jungkook, purtroppo non siamo abbastanza in confidenza e sinceramente ti ho già detto anche troppo, neanche i miei genitori sanno di questi incubi, perciò ti chiedo di rispettare la mia decisione di non dire di più per adesso. Sappi solo che sono orribili."
Jungkook era molto sorpreso e confuso.
"Quindi... è per questo che non dormi?"
Jimin annuì. "Sai ho paura di addormentarmi a causa di questi incubi che ho e non volevo neanche disturbarti..."
"In che senso?"
"Be... molto spesso ho dei risvegli piuttosto traumatici, del tipo urla e pianti vari... ah ah."
Concluse Jimin con una risata imbarazzata e grattandosi la testa.
Jungkook non se lo aspettava, non se lo aspettava per nulla.
"Senti Jimin, so di non essere la migliore delle persone, ma se vorrai io sono disposto ad aiutarti e ad affrontare questo problema insieme a te. Quindi per favore non avere paura di dormire, non mi disturberai, se ti sveglierai io sarò lì accanto a te."
Dire che Jimin era scioccato era dire poco, ma per la prima volta non si sentiva un peso per qualcuno, anzi era felice di aver condiviso questo suo problema con Jungkook e non ne sapeva il motivo, ma era felice e basta.
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𝙏𝙝𝙚𝙧𝙚 𝙛𝙤𝙧 𝙮𝙤𝙪 ♡
RomanceLa vita di Jimin prenderà una svolta quando incontrerà il 'bad boy' del college. Jikook/kookmin