Capitolo 1

12 3 0
                                    


Dring , dring .

Lidia si girò , ancora con gli occhi impastati dal sonno, per cercare di spegnere quella che dovrebbe essere una sveglia.

Odio questo aggeggio infernale .

Ma ahimè , dimenticò di non avere un letto a due piazze e finì "dolcemente" sul pavimento gelido .

"buon giorno anche a te pavimento , morbido come sempre"

Mise fine all'interessante conversazione che stava intrattenendo con il suo pavimento , nel tentativo di alzarsi .

Ovviamente , sempre, con la delicatezza di un elefante in un negozio di ceramiche.

Entrò in bagno quando si soffermò a guardare la figura snella riflessa nello specchio.

Ma è mai possibile che al mattino sembri sempre un facocero che ha appena terminato una maratona?

Ebbene si ... i capelli lisci e rossi sembravano ospitare un nido di una specie rara di uccello .

Per non parlare degli occhi verdi, aperti in due fessure ,che scrutavano lo specchio con aria inorridita .

Cercò di darsi una sistemata , nel tentativo di apparire il più decente possibile per questo primo giorno di scuola.

L'estate era volata così in fretta .

Vorrei una macchina del tempo che mi riporti a giugno .

Prese un paio di jeans e una canottiera , indossò il tutto e guardò l'ora ...

"Oh cavolo , com'è possibile che siano già le 7:40.

Arriverò in ritardo ,anche il primo giorno di scuola"

Complimenti Lidia puntuale come sempre .

Corse giù per le scale , precipitandosi in cucina come se stesse cercando di vincere i 100 metri .

Come mise piede in cucina , un forte odore di bruciato le invase le narici.

"fammi indovinare ...Stai provando nuove ricette , mamma?"

Affermò la ragazza, ridacchiando.

"non capisco dove io abbia sbagliato. Eppure questa volta ho seguito la ricetta passo per passo".

Con molta cautele Lidia si avvicinò al bancone . E con una piccola smorfia indicò il piatto che vi era sopra."cos'è ... Vuoi avvelenarmi per caso?"

La madre storse il naso e alzò il mestolo per darne un colpo alla figlia , con fare scherzoso ...

"mancata"

Disse Lidia schivando il colpo per poi mettersi a ridere .

"ritenta , sarai più fortunata"

A questa ultima affermazione Ermen si fermò ad osservare la figlia, per poi scoppiare in una fragorosa risata.

"okay , facciamo che per questa volta ti lascio vivere" minacciò la madre ancora con il mestolo alzato .

"ma solo perché è il tuo primo giorno di scuola e sei già in ritardo"

Queste parole furono come uno schiaffo che risvegliò Lidia da quel momento di gioia condiviso con la madre .

"oh no ... perderò di sicuro l'autobus e dovrò fare tutta la strada a piedi"

Prese lo zaino che vi era all'ingresso ,infilò velocemente le scarpe per poi dare un veloce bacio sulla guancia alla mamma e uscire di casa.

ULTIMATEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora