adolescenza

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Avete presente quando ti senti perso e solo? Quando non sai più chi sei o cosa vuoi, o entrambi ?Quando senti di non poter contare su qualcuno? O quando ti senti inutile e che sei stata messa sulla Terra solo per respirare, mangiare, dormire e rompere le palle? Ecco, è così che mi sento. Un bel casino eh? Gli scienziati però definiscono tutte queste emozioni, paure e pensieri solo con una semplice parola (vorrei dire piccola ma avendo più di quattro lettere non si può definire tale): A D O L E S C E N Z A. Spero di essere l'unica a trovare irritante il fatto che davanti ad un problema c'è sempre questa risposta: "Maria Sole è l'adolescenza, è normale che ti senti così. Tutti si sentono così" Col cavolo che tutti si sentono così! Come si fa a dire ad una ragazzina adolescente, già che tutti amano molto questa parola la utilizzo anche io, che è normale sentirsi tristi, inutili e  arrabbiati con tutti. Forse è vero che tutti si sentono così una volta nella vita ma non deve per forza succedere ai ragazzi, ad esempio ho visto molti film dove c'era un signora adulta in piena di una crisi personale ed esistenziale e pure non era mica un'adolescente. Voglio solo dire che secondo me è un termine riduttivo e che non ti lascia vedere grigio, ho vedi nero o bianco.

So che avrete sentito mille volte la definizione di "adolescenza" a scuola o a casa ma voglio ripeterla ancora una volta, citando parola per parola quello che dice Wikipedia: 

"L'adolescenza (dal adolescentia, derivato dal verbo adolescĕre, crescere, da alĕre, 'nutrire') è quel tratto dell'età evolutiva caratterizzato dalla transizione dallo stato a quello dell'individuo . Quando si parla di adolescenza, è importante ricordarsi che essa è un tema di carattere prettamente psicologico, e darle limiti fissi è un'impresa ardua."

Per la prima volta Wikipedia dice una cosa giusta; l'adolescenza è prettamente psicologica. Per quanto sia giusto e concordi con questo, secondo me è ancora troppo riduttiva come definizione. Per me la definizione più giusta è la seguente:

L'adolescenza è quel periodo della vita dove non sei più considerato un bambino, e quindi non puoi comportarti come tale, ma non sei considerato neanche un adulto, perciò non puoi comportarti così neanche in questo caso perché sei troppo piccolo per decidere, farti un tatuaggio, un pearcing, andare a vivere da solo, prendere autonomamente delle decisioni importanti, ecc... L'adolescenza però è anche quel periodo dove scopri la scienza senza la i (lo so questa battuta era pessima). Tornando a noi però. Tutti da ragazzi fanno pazzie, ci sentiamo diversi, soli e incompresi. Ma non ci comprendiamo neanche noi quindi come possiamo pretendere che gli altri ci capiscono? Ma lo vogliamo e pensiamo che sia possibile.                             
Non tutte le situazioni sono uguali però, ad esempio, c'è chi magari a perso uno o più genitori, chi ha dovuto affrontare un divorzio dei genitori (come la sottoscritta), chi ha una grave malattia o chi ha sofferto o che sta soffrendo di bullismo. Per questo motivo ritengono inaccettabile  che si fa tutto d'erba un fascio. Non è colpa dell'adolescenza se sono triste, arrabbiata con tutti, scontrosa, più fragile, cambiata, ma è solo e unicamente colpa delle cose che succedono ad ognuno di noi. Per questo odio tutti quei ragazzi che dicono "ti capisco" "anche io ci sono passata" "l'adolescenza è difficile", perché per quando tu posso aver affrontato lo stesso che ho passato io non l'abbiamo vissuta nelle stesse circostanze e nello stesso modo.

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