A winter's tale - Queen (Songfic su He Tian e Mo Guan Shan)

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It's Winter-fall
Red skies are gleaming, oh
Sea-gulls are flyin' over
Swans are floatin' by
Smoking chimney-tops
Am I dreaming
Am I dreaming?

L'inverno era ormai giunto in città e non facevo altro che sgobbare come un dannato nel ristorante del signor Li.
Poco male; i soldi erano la mia priorità, come al solito.
Finalmente il turno era finito. Sbattei la porta sul retro, mi appoggiai allo scooter e iniziai a fumarmi una sigaretta in quella stradina semibuia. Che diamine! Faceva davvero freddo a quell'ora di notte.
Tuttavia, nonostante l'aria gelida, quel vicolo angusto mi rilassava.

(Dreaming) So quiet and peaceful
(Dreaming) Tranquil and blissful
(Dreaming) There's a kind of magic in the air
(Dreaming) What a truly magnificient view
(Dreaming) A breathtaking scene
With the dreams of the world in the palm of your hand

Finita la sigaretta, misi il casco e presi la strada verso casa.
Cazzo..! Avevo davvero una fottuta voglia di dormire.
Non appena girai l'ultimo angolo, scorsi qualcuno e non persi molto tempo a capire di chi si trattasse.

"Ehi, piccolo Mo! Ti stavo aspettando!"
Gridò He Tian accanto alla porta di casa, col suo solito sorriso smagliante.

"Che diavolo ci fai qui? Pensavo non venissi questo mese", risposi stizzito, mentre parcheggiavo lo scooter.

"Ho cambiato programmi e questa volta mi fermo qualche giorno in più. Non sei contento?"

"E per quale motivo dovrei essere contento? Al diavolo".
Presi le chiavi e mi avvicinai alla porta senza degnarlo di uno sguardo.

"Posso restare a dormire qui piccolo Mo?"
Eccolo che ricominciava, come al solito, con quel tono di voce affabile.

"Scordatelo", risposi categorico.

"E dai piccolo Mo! È notte fonda ormai e lo sai quanto io abbia paura del buio!"

Già la fobia del buio. Da quanti anni lo conoscevo, cinque? Sei? Non avevo mai capito questa sua stranezza.
Possibile che avesse una qualche assurda malattia? Ah, dannazione! Cosa mi mettevo a pensare?!

Quasi gli chiusi la porta sulla faccia.
"Fa' come ti pare, ma non osare addormentarti sul letto. Dormirai sul pavimento".

"Cosa? Ma morirò di freddo! Non sei affatto carino, piccolo Mo!" Lo sentii replicare, negandogli una risposta.

Tolsi le scarpe, mi sfilai il giubbotto e lasciai cadere le chiavi e il casco sul tavolo.
Un brivido mi percosse la schiena.
Era abbastanza chiaro che, nonostante il riscaldamento centralizzato, in quella specie di tugurio faceva davvero freddo durante l'inverno.
In realtà, come sistemazione temporanea, non era tanto male.
Era un monolocale dotato di cucina, tavolo da pranzo, un ampio letto matrimoniale e un bagno. Certo c'era da fare qualche lavoretto, ma ci avrei pensato successivamente.

Mentre continuavo ad ignorare He Tian, decisi che fosse meglio sistemare subito il letto per la notte.
Sentivo il suo sguardo posarsi su di me ad ogni mio movimento ed era davvero una sensazione insopportabile.
Stavo cercando di recuperare una coperta dall'armadio quando, improvvisamente, decisi di interrompere quel silenzio assordante.

"Piantala di fissarmi. Che c'è? Hai problemi col freddo? E chi se ne freg-"

Non feci in tempo a finire la frase che avvertii immediatamente il suo corpo dietro alle mie spalle, il suo viso sulla mia testa e le sue braccia intorno al mio corpo. Sentivo il suo profumo intenso e rimasi leggermente stordito.
Quasi sussurrò:

"Ti chiedo scusa se l'ultima volta non sono riuscito a passare. Mi sei mancato...Da morire".

Percepivo il suo respiro profondo e ciò mi provocava dei brividi lungo tutta la nuca, fino alla schiena. Le sue braccia, forti e possenti, riuscivano ad avvolgere tutto il mio corpo, a cui trasmettevano il loro calore.
Il cuore quasi saltò un battito.

"Lasciami. Sei davvero strano", risposi a malapena.

"Lo so che sei arrabbiato piccolo Mo. Ti prometto che non succederà più".

Ok non ci vedevamo da due mesi, ma perché dovevo essere arrabbiato? L'ultima volta aveva rimandato il nostro incontro, ma alla fine era ripartito senza che ci fossimo visti.
E allora? Non ero arrabbiato.
O forse sì, solo un po'...Ah, dannazione!

He tian, con una mano, volse il mio viso verso il suo e finalmente i nostri sguardi si incrociarono.

"Allora, mi perdoni?"

I suoi occhi erano grigi ed intensi.
Tolsi la sua mano calda dal mio viso e abbassai lo sguardo.
In verità mi accadeva spesso di non riuscire a guardarlo per troppo tempo negli occhi. Mi rendeva nervoso.

"Tsk. Guarda che per me puoi anche sparire per un anno", risposi con rabbia.

"Sai che sembri proprio un piccolo pomodoro?"
Ridacchiò scompigliandomi i capelli.

"Smettila! Fanc..."

Bastò un istante.
He Tian posò con forza le sue labbra sulle mie; io le morsi subito e lui fece un ghigno.
Mi baciò di nuovo.
Sentivo il sapore delle sue labbra e le sue dita che mi premevano il viso.
He tian era così. Lui era capace di rompere tutte le mie difese e a volte lo odiavo per questo.
Sì, erano passati due mesi e anche lui mi era mancato da morire. Ma io non potevo dirglielo; non glielo dicevo mai in verità.
Era forse per orgoglio?
Può darsi; per me era molto più semplice fingere indifferenza.
Ciononostante, con lui le parole non servivano perché mi conosceva meglio di chiunque altro.
È vero...Lui mi aveva baciato per primo, ma ero io che non riuscivo a separarmi da lui.
Quei due mesi erano stati lunghi, troppo.
Era difficile ammetterlo a me stesso ma, in quel momento, desideravo soltanto che quella folle danza tra le nostre labbra non finisse mai.

Fu He Tian, infatti, a interrompere quel momento di intimità tra noi.

"Quindi posso dormire sul letto?" Disse con lo sguardo furbo, il sorriso stampato sul volto e le sue mani ancora sul mio viso.

"Il letto dici? Cosa ti fa pensare che abbia cambiato idea?"

My world is spinning and spinning and spinning
It's unbelievable
Sends me reeling
Am I dreaming
Am I dreaming
Oooh it's bliss

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