Parte 1 senza titolo

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Clarke era morta.Nonostante tutto quello che lui aveva fatto, il cuore di Clarke aveva smesso di battere.
Octavia gli passò una mano sulla schiena in segno di conforto e poi, dopo aver fatto un cenno a Gabriel, uscì dalla tenda seguita dal ragazzo, lasciando al fratello la privacy che Bellamy desiderava.

Bellamy si sedette di fianco al lettino su cui giaceva ormai senza vita il corpo di Clarke.
Era piccola, osservò il ragazzo guardandola.
I capelli corti, biondi e disordinati le circondavano il viso tondo dai lineamenti affilati: i tratti di una donna sul viso paffuto di una bambina.
Gli occhi azzurri erano, una volta per tutte, chiusi.
Le labbra sottili, quelle labbra che avrebbe voluto riempire di baci e contemporaneamente zittire con una leggera botta data con il dorso della mano, non avrebbero mai più emesso neanche un suono.
Bellamy non le aveva mai detto, e neanche mai mostrato a dirla tutta, quello che aveva iniziato a provare per lei tanto tempo prima, quando avevano dovuto collaborare per riuscire a sopravvivere alle ostilità terrestri, e adesso non avrebbe più potuto farlo.
Grosse lacrime iniziarono a scendere, solcandole, lungo le guance di Bellamy.

"Sai, all'inizio ti ho odiata." un sorriso sghembo gli incurvò le labbra "Eri migliore di me in tutto, anche nel dare la morte. Ti ricordi quando hai ucciso Atom? Gli cantavi una ninnananna e lui si è affidato a te, completamente..." le carezzò il viso come non aveva mai fatto prima, con infinita dolcezza "O quando hai ucciso Finn, preferendo farti carico della rabbia e del dolore di Raven piuttosto che lasciarlo nelle mani dei terrestri. Oppure-"

Un rumore fortissimo, come di un elicottero in atterraggio, interruppe il ragazzo che non fece in tempo ad alzarsi per andare a vedere che cosa stesse succedendo che un vento fortissimo e un'accecante luce verde investirono lui, la tenda e il cadavere di Clarke.
L'Anomalia li avvolse e Bellamy chiuse gli occhi.

                                                                                      ∞

Bellamy?! Bellamy rispondi! BELLAMY!"

Bellamy aprì gli occhi lentamente, sbattendo ripetutamente le palpebre per mettere a fuoco, sentendosi scuotere per le spalle e chiamare per nome.

"CLARKE?!"

Il ragazzo si tirò su di scatto, chinandosi in avanti e afferrando per la braccia magre la ragazza che aveva, inginocchiata e dall'aria preoccupata, di fronte.

"Tu...tu eri morta!" Le toccava il viso mentre parlava "Ho provato a rianimarti ma-" Le sfiorò le labbra con la punta delle dita "Ti prego, di' qualcosa..." La supplicò infine a bassa voce.

"Qualcosa..."

Bellamy la guardò, incredulo e sollevato, per un attimo prima di scoppiare a ridere come non aveva mai fatto, abbracciandola così stretta da toglierle il fiato e farle scricchiolare le coste* per poi trascinarla, ridendo, a terra con sé.

"Bell! Così mi uccidi di nuovo!" protestò Clarke, tossicchiando e colpendolo debolmente sulle spalle larghe e forti.

"Mio dio...sono così felice di sentire la tua voce petulante...." rispose lui, tirandosi lentamente su e porgendole una mano. "Ma che cosa è successo? Tu eri..."

"Non lo so. Ero morta, ricordi?" lo interruppe lei. "È successo qualcosa di strano mentre ero morta?"

"L'Anomalia. Ha investito la tenda di Gabriel poco dopo che lui e Octavia mi avevano lasciato lì con te- Octavia!"

"Forse ha fatto da defibrillatore..."

"Dobbiamo andare a cercare Octavia, controllare che stiano bene..." Bellamy si alzò in piedi concitato "Se l'Anomalia li ha investiti..." porse una mano a Clarke per aiutarla ad alzarsi.

Ultima verba || Bellarke AU! ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora