LEI

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Mi chiamo Sharon Victoria Jones, sono la principessa del regno di Sardegna, io AMO il mio regno e adoro i suoi abitanti, sono simpatici e gentili, ma soprattutto si aiutano a vicenda.

Cmq ho i capelli castani e gli occhi grandi e castani, ho un bel fisico e le mie giornate sono molto impegnate.

Oggi è il 18 luglio, alias il giorno peggiore dell'anno. Per 2 semplici motivi:
1. È il mio compleanno, e io odio profondamente il mio compleanno per il secondo motivo.
2. 5 anni fa, oggi, mia madre, la regina, è venuta a mancare in una guerra per il nostro popolo, la ammiro molto per quello che ha fatto, lei si sarebbe sacrificata per il suo regno senza batter ciglio, come ha fatto, e ha lasciato me e mio fratello di 7 anni, Jane Cole Jones, con nostro padre, il re, Albus Edward Jones.

Ora sono sola al cimitero che canto sulla tomba di mia madre la sua canzone preferita in sua memoria. Mi scende una lacrima amara quando finisco.

D'un tratto sento dei rumori, quando sento il popolo con mio padre avvicinarsi per l'annuale ritrovo per la sua memoria.

Mi alzo e corro via, non è che odio questo 'incontro', anzi mi apprezzo che vogliano ricordare mia madre, ma non mi piace ricordarla con qualcuno. I miei momenti con mia madre erano i nostri, loro non possono capire, mi ha insegnato a lottare con la spada, a capire gli animali, a montare un cavallo, a rapportarmi con le persone e molte altre cose tutte molto importanti per me, quindi non mi sembra giusto di ricordarle con gli altri.

Il secondo motivo è che oggi compio 16 anni...quindi mio padre mi stressa perché devo scegliermi uomo e devo sposarmi tutto entro i 18 anni, perché sennò non posso ereditare il regno...ma questa decisione mi ha fatto perdere tutti gli amici maschi. Vogliono solo che io li scelga come marito, sono ridicoli.

Ho corso per 10 min, ora mi trovo sotto alla quercia dove vengo a pensare. Non c'è niente di che. È una collina verde, cirvondata da alberi e cespugli con una quercia secolare al centro.

Sono stesa sotto ad essa con il mio cavallo Ginkore De La Reggia, detto semplicemente Ginko, uno shire di 12 anni (imm capitolo) che monto rigorosamente a pelo, solo con la testiera, il perché è che lo stallone padre di Ginko era il cavallo di mia madre e lei lo montava solo a pelo, quindi lo faccio anche io.

Cmq...sono stesa, Ginko pascola mentre io penso e faccio discorsi con lui, come:

Io: sai Ginko...io non credo nell'amore, come faccio a sposare qualcuno tra meno di 2 anni se non credo ne nell'amore ne nel matrimonio...dai su...'TI AMO' è solo una frase fatta, lo dici al vento. Cioè, puoi dirlo a 1000 persone diverse, ma lo provi con 1 sola, allora perché dovremmo mettere a parole quello che posso fare a gesti?

Facciamo discorsi molto filisofici noi, cioè io parlo e lui mangia e ogni tanto mi risponde con un nitrito che interpreto come voglio hahah

Stavamo facendo un discorso sul fatto che sono riuscita a convincere mio padre a far scegliere a me lo sposo, quando sento un rumore da un cespuglio, mi sto per avvicinare quando sento un forte frastuono provenire dal regno, così accorro al castello.

...

Sono dentro il castello e sto per andando da mio padre che mi ha chiamata a corte.

Albus: sharon, figlia cara stai bene!
E accorre ad abbracciarmi.

Sharon: certo padre. Perché non dovrei?

Albus: ehm...lascia stare cara...vai in camera con tuo fratello e tienilo d'occhio

Era strano...ma meglio fare come dice lui.

Sharon: come desidera

La guardia mi scorta fino davanti alla camera di mio fratello, aspetta fuori, ma quando entro lo trovo beato a giocare con dei pupazzi e delle statuine in legno.

Jane: sorellona vuoi giocare?

Sharon: certo. A cosa vuoi giocare?

...

Adoro passare del tempo con mio fratello.

Ma quel tempo di oggi è stato interrotto da del frastuono che ho sentito provenire dal villaggio.

Mi affaccio alla finestra e vedo il mulino dei Trevis che va in fiamme.

Bisbioglio un "oddio" che non è passato inosservato a mio fratello.

Jason: che succede sorellona?

Sharon: niente tranquillo. È solo che mi sono dimenticata che oggi d-dovevo, dovevo andare dai Connor per certe cose sii loro cani e quindi ora i-io devo andare. Ti faccio fare compagnia dalla guardia ok?

Jason: ok, ma torna presto!

Sharon: contaci!

...

Lo lasciai con la guardia ed io accorsi dai Trevis, ma fuori dalle mura del castello e mi avvicinai alla casa dei signori Trevis mi trovai a qualche metro con un gruppo di 7 ragazzi, tra maschi e femmine.

Hanno indumenti e portamenti molto strani e trasandati.

Sgn Trevis: PRINCIPESSA TORNI DENTRO! SONO PIRATI!

Pirata 1: ah quindi è lei la principessa?

Io non risposi mi limitai a fissarlo con disprezzo e leggera agitazione, perché dai...pirati!

Pirata 1:cosa c'è? Non sai parlare?

Sharon: so parlare ma non spreco fiato per voi.

Pirata 2: tu brut-

Sharon: finisci quella frase e ti spacco la faccia, chiaro?

Piratessa 1: uhhh qualcuno tira fuori gli artigli!

Sharon: cosa volete da noi?

Pirata 1: beh, vogliamo una cosa a cui il regno tiene molto...

Sharon: cioè?

Pirata 1: tu.

Cosa? Vogliono me? Perché? Oddio e ora? Bene premettiamo con im fatto che non mi avranno mai (MUHAHA) senza combattere.

Sharon: ah, beh...se proprio mi volete dovrete prendermi

Fischiai, loro mi guardarono e si misero a ridere, ma pochi secondi dopo Ginko arrivò ed io salì al volo.
Iniziammo a correre verso fuori il villaggio, loro ci inseguirono un po ma non potevano starci dietro, ci addentrammo nella foresta arrivando fino alla spiaggia, vicino ad una grotta. Scesi da Ginko.

Sharon: hei Ginko, tiorna al villaggio senza di me. Non fare la strada appena fatta, ok? Io starò bene.

Lui nitrì, lo abbraciai e lo feci andare. Io mi nascosi dentro la grotta e aspettai un po'. Dopo 1 ora e mezza circa decisi di uscire e rientrare a regno sperando che la situazione si sia calmata.

Cammino un po' per il bosco, quando sento dei rumori, mi giro ma non c'è nessuno, mi rigiro e mi ritovo uno di quei pirati. (Minchia che infarto).

Pirata: ciao principessina, sai...è da un po' che tu stiamo cercando.

Tentai di scappare ma lui mi prese per la vita, mi legò le i polsi dietro la schiena e mi imbavagliò...mi prese sulla spalla e cominciò a camminare fino ad arrivare al castello.

All'inizio mi dimenai, ma poi sia capii che era inutile sia ero curiosa di sapere perché mi volevano.

...

Fuori dalla porta della sala del trono mi mise giù, finalmente, e mi 'incoraggiò' ad entrare con l'aiuto della sua spada puntata sulla mia schiena.

Quando entrai vidi...

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