SOGNO

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Sono in aula a testa bassa ad aspettare il mio turno. Non ricordo da quando né il perché, ma so che devo aspettare.
Il test sta per iniziare ed è tutto ciò che mi è dato conoscere.
Alzo il capo e osservo la fila di banchi asettici che mi sovrasta, sono circondata. A terminare l'arredamento una cattedra incolore mi fronteggia. È enorme e nasconde quasi totalmente la porta. Mi concentro su di essa. Appare socchiusa, fuori il buio assoluto.
Sento delle risate, mi volto...i banchi sono tutti occupati. Persone gracili, enormi, di ogni etnia e età ridacchiano. Potrebbero essere amici, parenti o sconosciuti, non credo che ne rammenterei alcuno. Le loro risate sembrano intime, sgradevoli, viscide. In un attimo mi sento fuori posto, devo andarmene.
Mi alzo e le risate cessano. Attendo per una frazione di secondo un silenzio freddo che non arriva..sento una dolce musica in sottofondo, mi avvicino alla porta spalancandola...l'attraverso aspettandomi un buio corridoio scolastico, ma vengo catapultata in una stanza gelida.

Ho gli occhi serrati..Bjök sta cantando una delle sue tristi canzoni, la sua voce è metallica. È una registrazione. Apro gli occhi e osservo una stanza spoglia con al centro un vecchio giradischi in funzione, lo riconosco immediatamente, è un vecchio regalo di mio padre. Mentre il disco ruota qualcuno mi afferra, prendendomi tra le braccia, stringendomi. La musica diventa più vivida, reale e Lui ride.
Lo riconoscerei tra mille, il suo odore mi riempe i polmoni e mi conduce, balliamo.
Mi guarda e il suo sorriso è una tacita richiesta di restare, il suo sguardo però trasuda dispiacere, colpa, come se cercasse perdono. Vorrei rimanere, rendere tutto questo stabile, reale, ma sento qualcosa o qualcuno strapparlo dalle mie braccia.

Un vento mi scompiglia i capelli, sono in un bosco e corro a perdifiato. Vorrei fermarmi, ma non posso. Sto scappando da qualcosa, da qualcuno. Attraverso dei posti indistinti, boschi,edifici, cimiteri fino allo stremo. Mi accascio al suolo, esausta. L'ho perso, il mio tempo è finito. Sento qualcosa afferrarmi e spalanco gli occhi.

Mi sveglio. Sono io..solo io.

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