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Avevo appena consegnato il mio rotolo di pergamena sulla pozione trattata nella mattinata a Piton, quando, nel corridoio antecedente al Bagno dei Prefetti, avevo sentito diverse urla e scoppi.
Da brava Prefetto mi ero precipitata verso il bagno per capire cosa stava succedendo: mille erano gli scenari che mi passavano per la testa, come un troll di montagna entrato nelle mura, un duello fra due giovani maghetti inesperti... sapevo solo che dovevo sbrigarmi.
Avevo accelerato il passo, sin a trovarmi di fronte alla porta del bagno, che era stata lasciata socchiusa. Con solo la porta davanti a me, riuscivo a distinguere ogni singolo rumore all'interno della stanza: lavandini che esplodevano in mille pezzi, acqua che gocciolava sul pavimento, ansimi... all'interno era in atto un vero e proprio duello. Se mi affacciavo ogni tanto riuscivo a intravedere delle figure maschili, con le camicie bagnate dall'acqua che sgorgava dai rubinetti rotti.
Con movimenti decisi, avevo scostato il mantello nero che mi copriva le spalle, per prendere in mano la bacchetta. Una volta con il legno in mano, avevo aperto lentamente la porta per non fare troppo rumore, e la scena davanti ai miei occhi era a dir poco surreale. Harry Potter e Draco Malfoy si trovavano faccia faccia, con le loro bacchette puntate verso il petto dell'altro. Ad entrambi una smorfia di rabbia mal celata spuntava sul viso paonazzo. A spezzare il silenzio colmo di  tensione vi era soltanto il loro respiro affannato e pesante.
-Incarcerarmus!- avevo sussurrato prima di vedere spuntare dalla mia bacchetta due spesse catene, che si sarebbero avvolte attorno al torace dei due ragazzi. I due si erano guardati intorno attoniti, con il timore di vedere spuntare la professoressa McGonagall, quando invece ero solo io.
Mi ero fatta avanti e avevo detto:
- Esigo delle spiegazioni da entrambi... cosa vi ha spinto a duellare nel bagno? Potevate farvi scoprire da un professore che mi avrebbe messo in punizione... o peggio, espulso! - e mentre dicevo quello, avevo appoggiato le mani sui fianchi, posa che assumevo soprattutto quando dovevo fare la ramanzina a qualcuno.
- Herm, è come pensavo io! Avevo ragione, ma voi non mi avete dato ascolto: Draco è un M - aveva cercato di dire Harry, prima di venire interrotto da Malfoy.
- Sta' zitto Potter! Mammina non ti ha insegnato a non dire le cose degli altri ai quattro venti?- aveva sibilato in modo minaccioso Malfoy, guardando in cagnesco il mio migliore amico, prima di dimenarsi tra le catene che lo circondavano.
- Calmati, Malfoy. Ora, per Merlino, mi spiegate cosa è successo? - avevo chiesto con tono spazientito, mentre pensavo se lasciarli lì legati ancora per un po' oppure far finta di niente.
- Posso iniziare io? - aveva chiesto Harry, aspettando il mio consenso che ricevette poco dopo.
- Herm, non ti sei mai chiesta come la collana maledetta sia arrivata a scuola? Oppure, come l'idromele avvelenato sia riuscito ad eludere i controlli? Non pensi anche tu che, dietro a tutto questo, ci sia una persona? - e aveva fatto una pausa, aspettando che io ragionassi su ciò che aveva appena detto.
- E se questa persona fosse un Mangiamorte? Magari tra noi studenti... non sarebbe tutto più facile? -. Se stava alludendo a qualcuno, io non lo avevo capito. Ero ancora più confusa di prima e gli avevo chiesto cortesemente di continuare il suo discorso.
- Ti ricordi quando a Notturn Alley avevamo incrociato Malfoy e sua madre? Che eravamo saliti sul tetto di "Magie Sinistre" per vedere cosa avessero in mente? Quando Malfoy aveva iniziato a esaminare l'armadio, tu mi avevi detto che sembrava un'iniziazione di qualcosa che, però, non sapevamo cosa fosse... ti ricordi anche di quando sull'Espresso ti avevo detto che si stava unendo ai Mangiamorte?-.
E d'un tratto, Harry aveva iniziato a scrutare Malfoy.
Quest'ultimo era impallidito, gli tremavano le mani e deglutiva a vuoto; poi mi aveva guardato... nei suoi occhi c'era un'emozione che non gli avevo visto mai, era dispiaciuto e allo stesso tempo umiliato. Poi Harry aveva rotto il silenzio che si era creato e, continuando a mantenere il contatto visivo con Malfoy, aveva detto una frase che non volevo sentire.
- Hermione... Malfoy è un Mangiamorte -.
Quella parola, Mangiamorte, rimbalzava da una parete all'altra della mia testa. Non volevo credere a ciò che Harry aveva detto, non mi sembrava davvero reale. Nonostante gli insulti e quel pugno che mi aveva "costretto" a dargli al Terzo anno, Malfoy non mi era mai sembrato così cattivo da unirsi a loro: sembrava già irreale sentire il suo nome, Draco, in una frase in cui c'era anche il termine Mangiamorte.

Dopo alcuni secondi di silenzio, con un movimento stanco e meccanico, avevo puntato la bacchetta contro Harry pronunciando l'incantesimo per slegarlo e la stessa cosa avevo fatto con Malfoy.
Poi mi ero rivolta al mio migliore amico, con una voce monotona:
- Harry, vai pure... ti raggiungo dopo. Malfoy, ti fermeresti due minuti? Vorrei parlare con te... -.
A quelle parole Harry si era irrigidito e mi aveva lanciato uno sguardo preoccupato. Sapevo che voleva restare, voleva proteggermi da Malfoy. Ma non serviva la sua protezione, o quanto meno non a me.
L'avevo guardato a mia volta, sorridendogli debolmente e facendogli un cenno della mano verso l'uscita. Lui si era avviato verso la porta e, solamente dopo aver visto l'uscio chiudersi, mi ero girata verso Malfoy.
Per la prima volta da quando lo conoscevo, mi ero resa conto di quanto lui fosse indifeso e criticato da tutti per i suoi modi di fare; che il suo atteggiamento arrogante era solo una corazza.
Le sue mani ora tremavano violentemente, la sua schiena era curva, il suo capo chino... mi ero avvicinata a lui, nonostante il suo brusco tentativo di allontanarsi da me che, purtroppo, era fallito miseramente vista la mia vicinanza.
- Non dovresti starmi vicina, Granger... sono un Mangiamorte, non ricordi? - e mentre parlava, una lacrima solitaria era scesa lungo il suo zigomo appuntito. Dopo essersela asciugata con il bordo della camicia, gli avevo preso le mani tra le mie. Lui aveva guardato stupito prima le nostre mani, poi me. Aveva aperto diverse volta la bocca per cercare di dire qualcosa, ma non un sol suono era uscito. Neanche io sapevo cosa dire, ma il silenzio in quel momento valeva più di ogni frase. Poi lo avevo abbracciato dolcemente.
Lui, subito, non lo aveva ricambiato e si era irrigidito. Poi, con movimenti lenti e impacciati, aveva ricambiato la stretta.
- Non importa se sei Purosangue, Mezzosangue, babbano, Mangiamorte o chissà cos'altro... queste sono solo delle etichette che spesso ci affidano non sono nemmeno veritiere e non rendono giustizia a ciò che siamo davvero. Smettila di sentirti in colpa per ciò che sei o che ti hanno fatto diventare, perché spesso la società e le persone ci modellano a loro piacimento, rovinandoci per sempre. Non devi considerarti un essere spregevole per esserti unito a Tu-sai-chi, perché non lo sei e non lo sarai mai-.
- Lo pensi davvero, Granger? - aveva chiesto sussurrando al mio orecchio, facendomi il solletico con il suo fiato sul collo.
- Sì, lo penso davvero - gli avevo risposto sussurrando a mia volta.
Malfoy aveva alzato la testa per appoggiarla alla mia, fronte contro fronte.
Eravamo rimasti abbracciati in questa posizione per molti minuti prima che mi staccassi. Non appena avevo messo pochi centimetri tra me e Malfoy, avevo sentito una sensazione di vuoto attraversarmi il petto; poi dei brividi di freddo mi avevano percorso le braccia e le gambe.
Senza pensarci due volte mi ero di nuovo avvicinata a Malfoy e, dopo avergli avvolto le braccia al collo, avevo appoggiato le mie labbra alle sue. Avevo sentito il suo corpo irrigidirsi dallo stupore per qualche secondo, per poi rilassarsi e ricambiare quel bacio.
In quel momento non eravamo più un Mangiamorte e una Mezzosangue, eravamo due ragazzi che si erano mentiti a vicenda per troppo tempo.

Authors' corner
Ehilaaa!
Questo è diciamo un format un po' diverso dalle solite scene divertenti dei capitoli precedenti. Abbiamo deciso che ogni 10 capitoli, ci sarà una piccola storia o headcanon; chiamatela come volete.
Speriamo che vi piaccia!

Enjoy💫,
S&E

DRAMIONE HUMORDove le storie prendono vita. Scoprilo ora